Un progetto demoetnoantropologico

ICPI – SIMBDEA

Foto di Roberto Monasterio – Archivio ICPI

Un'ampia ricognizione nazionale delle

rievocazioni storiche

foto di Daniele Quadraccia – foto ICPI

Rievocazioni storiche, espressione diffusa del

patrimonio immateriale

Foto di Daniele Quadraccia – foto ICPI

Storie da conoscere

passati da rievocare

Foto di Francesca Uccella – Archivio ICPI

Valorizzazione delle

comunità rievocative

Foto di Bianka Myftari – archivio ICPI

Un viaggio nella vitalità e varietà del mondo

delle Rievocazioni

Foto di Bianka Myftari – archivio ICPI

Mappatura delle rievocazioni storiche sul territorio nazionale

 

ELENCO  EVE  ICH

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Mappatura

Le rievocazioni storiche sono eventi pubblici centrati sulla ricostruzione e messa in scena di episodi o forme di vita del passato, i cui protagonisti sono impegnati nel rivivere contesti storici in modo immersivo. Sono fenomeni contemporanei e in crescita che, in molti casi, rappresentano dispositivi identitari importanti, impegnando le comunità in attività sociali e simboliche che danno luogo a una dialettica vivace e creativa tra passato e presente. Attorno alle rievocazioni storiche si formano e rinsaldano legami, sentimenti di appartenenza e comunità, animando la vita culturale e sociale di paesi e città.

Al fine di condurre una prima ricognizione sistematica delle rievocazioni storiche presenti sul territorio nazionale, si è scelto di adottare, come punto di partenza della ricerca, una prospettiva il più ampia e inclusiva possibile. Ciò anche in riferimento alla definizione fornita in un testo fondativo di questo settore di studi in ambito nazionale in virtù della quale, per “rievocazione storica”, si intende “quella sempre più ampia gamma di eventi e pratiche pubbliche accomunate dalla volontà di rivivere o mettere in scena momenti del passato storico, attraverso performances di massa caratterizzate dall’uso di costumi e di ricostruzioni di ambienti e manufatti d’epoca” (Dei F., Di Pasquale C., “Premessa”, in Dei F., Di Pasquale C. (a cura), Rievocare il passato: memoria culturale e identità territoriali, Pisa University Press, Pisa, 2017, p. 7). Al tempo stesso, però, si sono voluti indicare alcuni aspetti di interesse demoetnoantropologico da tenere maggiormente in considerazione ai fini della selezione delle rievocazioni storiche da documentare nel corso della ricerca. Tra questi, l’indicazione di considerare una varietà tipologica più ampia possibile, per sondare l’eterogeneità del fenomeno, rappresentandone anche la distribuzione regionale. Al fine di intercettare eventi con un radicamento territoriale, inoltre, si è considerato opportuno privilegiare manifestazioni che fossero presenti, in maniera continuativa, ovvero da almeno cinque anni, e che traessero ispirazione e riproponessero un avvenimento, reale o percepito come tale, facente parte della storia o della memoria locale e/o che avessero un legame con luoghi o edifici del posto. Criteri ulteriori, infine, sono stati ritenuti l’autorappresentazione locale (ovvero l’autodefinizione dell’evento quale “rievocazione storica” da parte dei partecipanti), la vitalità e la capacità di ampio coinvolgimento delle comunità di riferimento, aspetto che comprende la partecipazione delle associazioni locali agli eventi che si svolgono nel corso dell’anno, anche oltre i giorni della manifestazione vera e propria. Sono stati esclusi, invece, da questo specifico progetto di documentazione, gli eventi in cui gruppi di rievocatori “trasportano” uno stesso format in vari territori, senza connessione con i relativi contesti.

Tali parametri sono stati considerati comunque flessibili, dando indicazione ai ricercatori di verificarli operativamente e applicarli in maniera facoltativa in relazione alle peculiarità e specificità dei diversi territori. Per quest’ultimo motivo, nonché a causa delle differenze nelle scelte soggettive compiute dai singoli ricercatori, in relazione ai rispettivi background di formazione e interesse, il quadro finale risulta sicuramente non esaustivo e spesso non omogeneo, dando tuttavia ragione della profonda varietà e poliedricità delle manifestazioni del fenomeno sul territorio nazionale.

Foto di Mario Pesce – Archivio ICPI

Progetto

Il Progetto “Mappatura delle rievocazioni storiche” è stato ideato e condotto dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura, con la collaborazione della Società Italiana per la Museografia e i Beni DEA (SIMBDEA), con l’obiettivo di realizzare un’ampia ricognizione sul territorio nazionale a carattere demoetnoantropologico volta a conoscere la varietà di queste espressioni culturali contemporanee in crescita, caratterizzate da una grande vitalità. È stato innanzitutto istituito un Comitato scientifico formato da esperti del settore ed elaborato un elenco di 1294 manifestazioni a partire da diverse fonti. In questa fase è stata preziosa la collaborazione dei funzionari responsabili dell’area V – patrimonio demoetnoantropologico e dei funzionari demoetnoantropologi delle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio così come dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI). Otto antropologi culturali coinvolti nel progetto hanno approfondito 418 rievocazioni compilando le “schede evento” elaborate dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), un nuovo strumento che questo progetto ha permesso di sperimentare. Successivamente, 25 di queste rievocazioni sono state documentate qualitativamente dai ricercatori, realizzando ricerche sul campo e utilizzando la scheda R.E.I.L. – Registro delle Eredità Immateriali di Lombardia. Si tratta di uno strumento elaborato dalla Regione Lombardia per documentare in forma partecipata il patrimonio culturale immateriale e qui presentato con piccole modifiche come “scheda ICH”.

Per ripercorrere in dettaglio le tappe del progetto, visita la pagina del sito ICPI: https://icpi.beniculturali.it/tutela-e-salvaguardia-delle-rievocazioni-storiche/

Foto di Paolo Borea – Archivio ICPI

Sito

Questo sito restituisce al pubblico i risultati della ricerca svolta nell’ambito del progetto “Mappatura delle rievocazioni storiche”. È incentrato sulla mappa georeferenziata che riporta le rievocazioni schedate mediante tre diverse tipologie di schede che corrispondono ad altrettanti livelli di approfondimento. Grazie ad una prima ricognizione di 1294 rievocazioni, la mappa riporta in forma sintetica i principali dati utili a collocarle nello spazio, individuando il periodo di svolgimento e la data della prima edizione. Ad un secondo livello, 418 manifestazioni sono state approfondite tramite la compilazione di “schede evento”, che riportano alcune informazioni relative ad esempio all’evento rievocato, allo svolgimento delle rievocazioni e ai loro protagonisti, quali gli organizzatori. Infine, un’ulteriore selezione di manifestazioni è stata documentata attraverso un’altra tipologia di scheda, la “scheda ich”, che restituisce in maniera più analitica vissuti e prospettive dei protagonisti.

Si tratta di una prima ricognizione esplorativa svolta a livello nazionale con l’intento di indagare e presentare una panoramica, seppur inevitabilmente parziale che, vista la vastità del fenomeno, offra al pubblico e alle istituzioni uno spaccato di queste realtà, numericamente in crescita. L’approccio demoetnoantropologico adottato nella restituzione degli esiti permette una lettura qualitativa delle rievocazioni approfondite, consentendo a chi naviga il sito di saggiare molteplici aspetti: la varietà e la ricchezza culturale di questi eventi che coinvolgono le comunità locali, le loro storie, memorie e racconti, le forme dell’artigianato, lo scambio intergenerazionale, lo stare e il fare insieme nell’elaborazione di immaginari e valori comuni all’insegna della pluralità e della stratificazione di vicende storiche che hanno attraversato il nostro paese.

Foto di Valentina Gamberi – Archivio ICPI

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