La rievocazione storica
La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare o Palio delle Antiche Repubbliche Marinare รจ una manifestazione sportiva e, contestualmente, una rievocazione storica, nata per celebrare le imprese e la rivalitร delle principali Repubbliche marinare: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, la manifestazione, dal 1955, si svolge ogni anno in un giorno compreso tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, ed รจ ospitata a rotazione dalle quattro cittร .
Prevede un corteo storico ed una regata di galeoni nella quale si sfidano i quattro equipaggi che rappresentano le Repubbliche. Si tratta di galeoni realizzati sulla linea delle antiche โGalereโ o โFeluche di Rappresentanzaโ e dipinti con i colori tradizionali e i simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: bianco con drago per Genova, rosso con aquila per Pisa, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi. Gli equipaggi sono composti da otto vogatori e un timoniere, piรน delle riserve. Il Corteo storico sfila abitualmente il sabato pomeriggio ed รจ formato dai cortei delle quattro Repubbliche che mettono in scena un momento rappresentativo della propria cittร . Ogni cittร รจ impegnata con circa 80 figuranti che indossano costumi preziosi, riproduzioni dโepoca spesso divenuti, con il tempo, dei pezzi unici usati solo in esposizioni museali. I 320 figuranti interpretano fatti ed avvenimenti dellโepoca e scorrono nel corteo con lโausilio di cavalli e portantini al ritmo dettato da timpanisti, tamburini e trombettieri.
Nel corteo di Amalfi sfilano il duca, massima autoritร cittadina, e i cavalieri con spadone, i cui paramenti furono poi ripresi dai membri dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il corteo rappresenta il matrimonio avvenuto il 26 aprile 1002 tra Sergio, il giovane primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, e la longobarda Maria, figlia del principe di Capua e di Benevento. La coppia di sposi รจ affiancata da cavalieri e dame della corte ducale protagonisti della storia marinara amalfitana quali Mansone I, avo dello sposo, i giudici suoi collaboratori, il console del mare, i consoli della repubblica giunti dalle colonie dโoltremare, il vessillifero che reca il gonfalone della repubblica, circondato dai valletti, gli alfieri, con la bandiera evocativa della romanitร di Amalfi.
Ancheย il corteo di Pisa mette in scena una sequenza di figure evocativeย della propria storia, con l’eroina Kinzica deโ Sismondi. Secondoย la leggenda, la giovane in una notte del 1044 balzรฒ a cavalloย correndo a perdifiato per avvertire i concittadini del pericoloย incombente sulla cittร , rimasta priva di difese fluviali (la flottaย pisana era impegnata alle isole Baleari). Salvรฒ cosรฌ la patriaย dallโassalto e dalla razzia dei Saraceni svegliando i Consoli,ย allertando cittadini e soldati con le campane della Torre delย palazzo degli Anziani e mettendo in fuga i nemici che, vistiย scoperti i loro piani e scoraggiati dalla resistenza dei Pisani,ย decisero di ritirarsi e fecero subito rotta verso la Sardegna daย dove erano partiti. L’eroina appare al centro del corteo che vedeย sfilare le massime autoritร della Repubblica Marinara al culmineย della sua grandezza, prima, cioรจ, della battaglia della Meloria (6ย agosto 1284): il Podestร , il Capitano dei Giudici, i Senatori, ilย โCollegio degli Anzianiโ che costituivano il governo eย nominavano le altre magistrature, il Capitano del Popolo, ilย Console della Corporazione dei Mercanti, i Priori delle Artiย Minori, lโAmmiraglio della Flotta, i Consoli del Mare ed il Capoย della Corporazione delle Arti. In tutto, circa ottanta personaggi inย costume.
Venezia con il suo corteo celebra l’arrivo nella cittร lagunare di Caterina Cornaro, regina di Cipro. La regina nel 1489 succedette al marito Giacomo di Lusingano e consegnรฒ lโisola alla Repubblica Serenissima, che potรฉ cosรฌ rafforzare la propria influenza sulle vie dellโOriente e per questo donoย proclamรฒ Caterina โFiglia prediletta di Veneziaโ. Apre la sfilata ilย gonfalone scortato da due nobili, seguono sei trombettieri eย quattro tamburini. Poi sfila il secondo gruppo, costituito da ottoย nobili, ognuno dei quali regge un vessillo di San Marco,ย assegnato a Venezia nel 1177 dal Papa Alessandro III comeย segno della riconosciuta autoritร a dominio della Repubblica diย San Marco. Seguono i dieci Senatori della Serenissima Signoriaย ed un valletto che regge su un cuscino di velluto rosso ilย copricapo da riposo del Serenissimo Doge. Compare quindi ilย Doge stesso, in tunica ed ampio mantello rosso e oro con loย storico Corno ducale sul capo. Due valletti sorreggono il mantoย e il porta stocco. Quattro ambasciatori orientali (Siriano,ย Persiano, Egiziano e Turco) e otto damigelle scortano la reginaย seduta su una portantina sostenuta da otto schiavi moriย attorniata da sei componenti della delegazione cipriota. Chiudeย il corteo un โcapitano da marโ che comanda un drappello diย โschiavoni armatiโ.
Il corteo di Genova celebra la figura diย Guglielmo Embriaco, grande condottiero navale e architetto,ย detto โtesta di Maglioโ โโCaput Malleiโ, figlio di Guido Spinolaย Visconte del ramo dei Manesseno, vissuto nella seconda metร ย dell’XI secolo. Il condottiero crociato fu cantato nellaย โGerusalemme Liberataโ del Tasso. Fu sua la decisione di farย sbarcare gli equipaggi, gli attrezzi e i viveri, di smontare le naviย fino all’ossatura e di trasportare per mezzo di carovane ilย materiale recuperato, legno e cordame in particolare, aย Gerusalemme, a una ventina di chilometri verso l’interno perย trasformarlo in macchine da guerra o in dispositivi da assedio. Ilย 15 luglio del 1099 Gerusalemme cadde e l’Embriaco si acquistรฒย la fama di liberatore del Santo Sepolcro. Al ritorno in patriaย ricevette il titolo di โConsul Exercitus Januensiumโe portรฒ in cittร ย il Sacro Catino, che secondo la tradizione, Gesรน utilizzรฒ duranteย lโultima Cena per mangiare lโagnello pasquale. Davanti allโeroeย genovese compare il gonfalone della cittร , con gli stemmi delleย otto antiche Compagne di Genova โ Porta, Maccagnana, Borgo,ย Castello, San Lorenzo, Piazzalunga, Portanuova, Sozigliaโ ,ย seguono una fanfara di sei trombe e sei tamburi, alfieri eย capitani. L’Embriaco, con il suo seguito di Capitani e Alfieri con iย vessilli delle Casate di appartenenza โ Fregoso, de Fornari,ย Grimaldi, Pallavicini, de Nigro, de Marini โ procedeย solennemente verso la Cattedrale di San Lorenzo per deporre laย reliquia, ancora oggi custodita insieme alle Ceneri del Battista, prelevate dai crociati genovesi a Mira in Licia. Un guerrieroย armato di spadone precede il paggio che sostiene il catino,ย seguono lโAlfiere con le insegne dellโEmbriaco e un paggio conย lo spadone del condottiero, quindi il leggendario โtesta diย Maglioโ, seguito dallโanalista Caffaro di Rustico, Signore di Caschifellone. Chiude il corteo una delegazione di nobili eย popolani nei tipici costumi dellโepoca, preceduta da soldatiย armati di spada, balestrieri, crociati e armati di lancia.
La regata si svolge la domenica mattina su un percorso lungo 2 chilometri, che si differenzia a seconda della localitร : a Genova รจ all’interno del bacino portuale (nelle ultime edizioni nel canale di calma della fascia di rispetto di Genova Pra’). Prima dell’inizio della gara remiera si procede al sorteggio delle corsie. Il dispositivo di partenza รจ costituito da quattro ancoraggi fissi allineati e il via รจ dato dal giudice arbitro. La giuria provvede, invece, a valutare l’arrivo, giudicando il “taglio” del traguardo da parte della polena di ogni barca (per Amalfi la punta dello zoccolo anteriore del cavallo alato; per Genova la punta delle narici del grifone; per Pisa l’estremitร degli artigli dell’aquila; per Venezia metร della spada impugnata dal leone alato).
ร vietato, durante la gara, invadere la corsia di un avversario, pena la retrocessione all’ultimo posto decretata dalla giuria. ร permesso, invece, il cambio del numero d’acqua solo nel caso in cui un equipaggio si porti di un’imbarcazione avanti rispetto ad un avversario. La cittร vincitrice della Regata riceve in premio un trofeo in oro ed argento, realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, che rappresenta un galeone a remi (come quello usato per la gara) sorretto da quattro ippocampi, al di sotto del quale compaiono gli stemmi delle quattro Repubbliche Marinare. Essa lo detiene per un anno, fino alla nuova messa in palio nell’edizione successiva. Sulla base del trofeo, inoltre, viene apposta di anno in anno una medaglia con il simbolo della cittร vincitrice della Regata;ย pertanto vi sono tante medaglie quante edizioni disputate.
Periodo | Occasione
Due giorni (senza data fissa) ad anni alterni nelle quattro antiche Repubbliche Marinare
Localizzazione
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