La rievocazione storica
La Giostra del Monaco rievoca la Battaglia di Cassano d’Adda, nel 1250, tra Azzo VII d’Este, marchese di Ferrara e guelfo, ed Ezzelino III da Romano, signore della Marca Trevigiana e ghibellino. La battaglia fu vinta da Azzo VII e determinò la fine del progetto imperiale di fare della penisola italica un unico regno.
I cavalieri, facenti parte delle Città del Consorzio Terre e Castelli Estensi (la contrada di San Giacomo a Ferrara, il Gruppo Storico Este Medievale (PD) e l’Ente Rievocazioni storiche di Grottazzolina (AP), devono colpire con una mazza ferrata un bersaglio, ovvero tre scudi di diversa grandezza e posti a tre metri d’altezza su una speciale “forca.” Ad ogni bersaglio colpito viene attribuito un punteggio, crescente a seconda delle dimensioni dello scudo. Chi ha totalizzato il punteggio più alto viene proclamato Paladino Estense. Ciascuna domenica dell’evento è dedicata ad una giostra. Quest’ultima è prevista sia per i cavalieri, sia per le amazzoni delle tre città estensi. Nel caso della giostra per le amazzoni, esistente da circa tre anni, la vincitrice è detta Paladina Estense.
Le edizioni dell’evento, nel corso degli anni, hanno registrato dei cambiamenti nei termini della struttura e calendarizzazione degli eventi. Per esempio, nel 2018, la Giostra cominciò già lunedì 27 agosto, mentre nel 2021 soltanto il giovedì. Tuttavia, la tipologia di eventi è rimasta pressoché invariata, con spettacoli equestri, spettacoli teatrali, spettacoli di focoleria ed esibizioni di sbandieratori. Ogni edizione prevede, inoltre, la presenza di conferenze, dibattiti e letture sull’epoca estense, ma anche su episodi più ampi del Medioevo, come, ad esempio, la figura di Dante Alighieri.
I primi cinque anni della Giostra evocavano la Battaglia di Cassano d’Adda per cinque giorni, mentre nelle ultime edizioni la rievocazione si è ridotta ad una sola giornata, solitamente il sabato prima dell’ultima domenica dell’evento. In quest’ultimo caso, si ha l’entrata in campo della corte d’Azzo VII d’Este attraverso un corteo storico, suggellato da uno spettacolo di focoleria. La rievocazione della battaglia è narrata attraverso la lettura di una cronaca d’epoca da parte di un araldo, un attore selezionato per l’occasione. Durante la Giostra, vengono ricostruiti un accampamento militare, aree mercantili e artigiane, nonché aree di gioco e locande, tutte ambientate all’epoca di Azzo VII d’Este. A queste ricostruzioni d’ambiente si aggiungono laboratori per bambini e il maneggio per i cavalli. L’intera area della Giostra si estende sul Baluardo di Santa Maria della Fortezza in viale IV Novembre, una zona non distante dalla sede della Contrada di San Giacomo (in via Ortigara).
Nell’ultima domenica della Giostra si ha anche un Torneo dell’Aquila Bianca, istituito alla memoria di uno sbandieratore della Contrada San Giacomo. Il nome del torneo prende spunto dallo stemma della contrada, un’aquila bianca su sfondo azzurro-giallo. L’aquila bianca, inoltre, faceva parte dello stemma araldico degli Estensi.
Protagonisti
Contrada di San Giacomo (ideatore dell'evento, ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
Consorzio Terre e Castelli Estensi (ideatore dell'evento, ente promotore dell’evento)
Localizzazione
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