La rievocazione storica
La rievocazione commemora la dedizione della città di Feltre alla Serenissima Repubblica di Venezia avvenuta il 15 giugno 1404. L’anno paliesco feltrino inizia la domenica che precede il 14 maggio con la Santa Messa in costume al Santuario dei SS. Vittore e Corona (nella frazione di Anzù), patroni della città . In quest’occasione viene riconsegnato il drappo dei quindici ducati d’oro andato in premio al quartiere vincitore dell’anno precedente e viene annunciato l’artista del drappo dipinto incaricato per il palio di agosto.
Nell’ultimo fine settimana di luglio ha luogo la presentazione del Palio, a corredo della quale si tiene anche la “Sfida delle Cernide”, competizione tra i gruppi sbandieratori e musici dei quattro Quartieri. Il Palio si svolge nei tre giorni di venerdì, sabato e domenica del primo fine settimana di agosto. Il venerdì sera il centro cittadino ospita le cene propiziatorie dei quattro quartieri, in preparazione alle gare dei giorni successivi. Nelle giornate di sabato e domenica hanno luogo gli eventi principali della manifestazione: rievocazione, palio e corteo storico.
La rievocazione storica mette in scena della spontanea dedizione di Feltre a Venezia avvenuta il 15 giugno del 1404, quando Vittore Muffoni a nome dell’intera città di Feltre consegnò a Bartolomeo Nani, rappresentante della Serenissima Repubblica di Venezia, le chiavi della città e il basto bianco, segno del dominio. Una delle caratteristiche del Palio di Feltre è la presenza di quattro gare. Il sabato sera in Piazza Maggiore si svolgono, a seguito della rievocazione storica, le prime due gare: la staffetta, che prevede come tracciato le vie Paradiso e Mezzaterra, e il tiro con l’arco.
Nella giornata di domenica hanno luogo gli ultimi eventi della manifestazione. Durante la mattina presso la concattedrale di Feltre si celebra la Santa Messa in costume, rievocazione della celebrazione citata anche negli statuti quattrocenteschi come parte fondamentale del Palio. Nel pomeriggio, invece, i numerosi figuranti che impersonano i nobili feltrini di inizio Quattrocento sfilano in un lungo corteo percorrendo le strade feltrine fino ad arrivare a Pra’ del Moro. Questo luogo è l’arena adibita per le ultime due competizioni: il tiro alla fune e la famosa corsa equestre.
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