La rievocazione storica
La manifestazione è nata con l’intento di valorizzare l’antica civiltà contadina, la cultura e la gastronomia venete del dopoguerra, ma soprattutto di rivalutare un prodotto simbolo di questa cultura: la polenta. Questo alimento, considerato da sempre la base dell’alimentazione del territorio, è presente sulle tavole, soprattutto nei momenti di convivialità.
All’evento partecipano le quattro contrade o ‘cantoni’ di Castelminio (Fornasa, Marta, Motte e Seolara di Santa Brigida) che sfilano ognuna in costumi d’epoca e con il foulard del colore tradizionale della propria contrada. La sfida inizia con il fischio dello storico vapore della trebbiatura. I figuranti delle quattro squadre, vestiti con abbigliamento d’epoca ed accompagnati dalla banda musicale, si sfidano in diverse prove tipiche della vita contadina della zona, come lo scartossare e lo sgraneare le pannocchie a mano, per ricordare la lavorazione che a quel tempo veniva fatta a mano.
Segue poi la cottura della polenta con il metodo tradizionale. Una volta pronta, viene versata sui taglieri di legno, tagliata con lo spago e degustata da tutti i presenti. La giuria, composta da cinque giudici e quindici consulenti, dopo aver valutato aspetto, consistenza e sapore della polenta, aggiudica il palio alla contrada vincente.
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