La rievocazione storica
La Giostra dell’Arme è una rievocazione storica che si organizza a San Gemini, paese umbro in provincia di Terni con circa cinquemila abitanti. Essa fa riferimento ad un periodo storico di cinquanta anni che vanno dal 1370 al 1420, tutti compresi quindi in pieno Medio Evo. La Giostra dell’Arme nasce in onore del Santo Patrono, Santo Gemini, che si celebra il 9 ottobre. I festeggiamenti hanno una durata di 16 giorni in totale. Nel corso di questi giorni, si susseguono diverse manifestazioni curate dai due rioni della cittadina, chiamati Rocca e Piazza, e da alcune associazioni come il Gruppo Sbandieratori di San Gemini, la Compagnia dell’Ariete di Corrado Aldigeri, la parrocchia e l’Ente Giostra. Quest’ultimo ha il ruolo di promuovere e coordinare il tutto. La prima edizione della Giostra dell’Arme risale al 1974, anno in cui vinse il Rione della Rocca. Nei quattro anni precedenti, dal 1970, si organizzarono però dei giochi popolari che diedero il via alla Giostra.
Le giornate più importanti sono l’ultimo sabato di festa, con il Corteo Storico, e l’ultima domenica di festa, nella quale si svolge la corsa equestre denominata, appunto, “Giostra dell’Arme.” I due rioni, Rocca e Piazza, si contendono il Palio d’Argento in una difficile gara equestre: un torneo in cui si misurano sei cavalieri, ripartiti nelle due fazioni rivali che si sfidano per tre tornate. La disfida impegna il cavaliere giostrante nell’affrontare al galoppo, nel minor tempo possibile, un circuito ellittico, mentre con la lancia deve infilare un anello di diametro ridotto e scagliarla su uno scudo gentilizio. Tale scudo – detto l’Arme – è suddiviso in settori colorati, ognuno dei quali fa guadagnare al cavaliere un punteggio specifico. L’anello, se preso, dà diritto ad un punteggio supplementare di15 punti; lo stesso dicasi per il tempo impiegato. Esistono delle penalità legate al tempo e ad atteggiamenti scorretti, o non previsti dal Regolamento di Campo. Il Rione che si aggiudica la sfida vince il “Palio”: un drappo in velluto rosso con al centro uno scudo d’argento inciso con l’antico stemma gentilizio del Comune di San Gemini e con l’anno di aggiudicazione della gara.
Il culmine dei festeggiamenti è la Giostra dell’Arme ma, prima di questa, nei quindici giorni precedenti, si organizzano diverse manifestazioni rievocative organizzate dai due rioni e dall’Ente: “l’Investitura del Podestà” e “la Pesatura dei Ceri”. Ogni rione, inoltre, dedica una giornata a rievocare il rituale dell’Investitura del Cavaliere Giostrante, con una serie di operazioni che si svolgono nelle chiese del paese. Durante il fine settimana centrale, i responsabili dei rioni organizzano due giornate che ricreano l’atmosfera medievale con l’allestimento di mercati, banchi didattici per bambini e adulti, spettacoli di giullari, musici itineranti, trampolieri, attori, falconieri, ecc. La sera le attività si tengono nelle due piazze principali.
L’altro evento molto atteso in paese è il Corteo Storico che ha luogo l’ultimo sabato di festa, nel quale i rievocatori sfilano con abiti storici che traggono ispirazione da fonti bibliografiche e da opere d’arte. Il Corteo Storico è un elemento di attrazione per i turisti che vi assistono: esso si snoda per le vie del centro storico con circa quattrocento rievocatori. Così si legge in ENTEGIOSTRADELLARME WEB: «Il corteo è chiuso dagli Sbandieratori di Sangemini, le cui esibizioni sono ormai celebri in tutto il mondo. La luminaria, così costituita, percorre le vie cittadine per giungere alla Chiesa di S. Gemine, ove i ceri saranno offerti al Santo Patrono». Nel corso dei mesi che precedono i sedici giorni di attività rievocative, i rionali affrontano una lunga fase di preparazione: i volontari che si occupano dell’ideazione ed organizzazione della rievocazione storica effettuano studi in campo storico ed artistico che, successivamente, vengono acquisiti, trasformati e riformulati in veste teatrale e in forma di spettacolo, ed utilizzati per preparare i banchi didattici e le altre attività previste.
Una consistente parte del lavoro consiste nella scelta delle stoffe e dei tagli idonei per gli abiti storici che sfileranno in corteo ed anche per il confezionamento delle bandiere che vengono issate in tutte le vie e piazze per abbellire il centro storico. La passione per il proprio rione si tramanda sin da piccoli. Elemento importante della rievocazione storica è anche la cucina d’epoca. Vi sono diverse taverne sparse per il centro storico, che offrono pietanze preparate con “ricette medievali”. In tutto vi sono sei taverne i cui nomi sono: Taverna Malanotte, L’angolo del Ghiottone, la Taverna dell’Orto, Il Cantuccio, Casventum e la Taverna dell’Arco. Le istituzioni coinvolte nell’ideazione e gestione della Giostra dell’Arme sono il Comune di San Gemini, i due rioni – Rione Rocca e Rione Piazza -, la Parrocchia di San Gemini, il Gruppo Sbandieratori e la Compagnia dell’Ariete di Corrado Aldigeri.
Il numero di persone coinvolte nell’organizzazione dell’evento, complessivamente, fra rievocatori, artigiani, consulenti, ecc. arriva a circa 900 unità, mentre il numero dei partecipanti, come pubblico, si aggira intorno alle tremila persone al giorno.
Protagonisti
Ente Giostra dell'Arme di San Gemini (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
Comune di San Gemini (ente promotore dell’evento)
Rione Rocca (organizzatore dell'evento)
Rione Piazza (organizzatore dell'evento)
Parrocchia di San Gemini (organizzatore dell'evento)
Gruppo Sbandieratori di San Gemini (organizzatore dell'evento)
Compagnia dell'Ariete di Corrado Aldigeri (organizzatore dell'evento)
Localizzazione
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