La rievocazione storica
La “Donazione della Santa Spina”, rievocazione storica che si organizza a Montone – paese d’origine del condottiero Andrea Fortebracci, meglio conosciuto come Braccio da Montone (1368-1424) -, ha come epoca di riferimento un periodo circoscritto di centoundici anni che va dal 1368 al 1479. È una rievocazione, quindi, che fa riferimento al periodo medievale.
Per la sua realizzazione non c’è una data fissa ma essa si svolge sempre nella penultima settimana di agosto, ed è legata alla celebrazione religiosa che la ispira – l’Ostensione della Santa Spina – che ha luogo nella penultima domenica di agosto, giornata che costituisce la data conclusiva della rievocazione stessa. Il primo anno in cui si decise di celebrare con una rievocazione storica la donazione della reliquia fu il 1961 e da allora questa modalità di celebrazione si è ripetuta con cadenza annuale, con un calendario che si articola lungo otto giorni di festeggiamenti, da domenica a domenica.
La rievocazione è nata per iniziativa della Pro Loco Montonese e nei primi anni era legata quasi esclusivamente all’evento religioso dell’Ostensione della Santa Spina, con l’arrivo nella piazza di un piccolo corteo, con in te-sta il conte Carlo Fortebracci – conte di Montone, successore di Braccio da Montone – che portava in dono la reliquia al popolo montonese. Negli anni successivi il programma delle celebrazioni si è ampliato inserendo anche la sfida tra i tre rioni di Montone: Porta del Borgo, Porta del Monte e Porta del Verziere, che si affrontavano, e tutt’ora si affrontano, in gare e giochi popolari. La loro trasformazione, le caratteristiche ed il funzionamento delle competizioni è stato spiegato dagli interlocutori montonesi consultati nel corso della ricerca: «La somma dei punteggi acquisiti durante la settimana consentiva al rione di eleggere la propria castellana. Questa figura rappresenta margherita Malatesta da Rimini, moglie di Carlo Fortebracci, che governava la città in sua assenza. Nel 1994 viene istituito, insieme all’Elezione della Castellana, anche il palio della Santa Spina. È l’inizio della versione “moderna” della “Donazione della Santa Spina”: per aggiudicarsi il palio, il rione acquisisce i punteggi mediante il Bando di Sfida (15 punti al primo rione, 10 al secondo e 5 al terzo), il tiro con l’arco (6 punti, 4 punti e 3 punti) e le rappresentazioni medievali (18 punti, 12 punti, 6 punti).
Sia i Bandi di Sfida che le Rappresentazioni Medievali vengono giudicati da una giuria di esperti che ne valutano la storicità, la scenografia e l’interpretazione. Questa formula tiene alta la tensione per l’intera settimana fino alla proclamazione del rione vincitore il sabato sera, dopo l’apertura delle buste dei giurati. La domenica si chiude con il corteo storico della Donazione dove tutto il popolo di Montone, con in testa la castellana appena eletta, rende omaggio al ritorno di Carlo Fortebracci che reca in dono la Santa Spina». Prima di arrivare al Corteo Storico conclusivo, i tre rioni si sfidano nel tiro con l’arco, cimentandosi in giochi medievali, in sei rappresentazioni teatrali a tema storico le cui compagnie competono per aggiudicarsi il Palio. Oltre ad assistere a quanto ora descritto, i montonesi ed i visitatori, nell’arco di tutta la settimana, possono comprare al mercato medievale, partecipare a laboratori museali e conferenze a tema storico, mangiare nelle tre taverne rionali e fruire di intrattenimento a tema storico in punti che si incontrano per le vie del paese.
Alla “Donazione della Santa Spina” partecipano tre gruppi di rievocatori: gli sbandieratori, i suonatori di tamburi e chiarine e il gruppo di arcieri Malatesta. Alcuni oggetti vengono identificati dai rievocatori come particolarmente significativi nel contesto rievocativo: primi fra tutti gli abiti storici, le armi e gli strumenti musicali – spade, archi, balestre, armature, alabarde, tamburi, chiarine, ecc. – e dopo ancora palii; bandiere; stendardi; accessori di scena realizzati appositamente per gli spettacoli storici (tavolini, sedie, bauli, maschere, scenografie, riproduzione affreschi, cesti, ecc.); manufatti prodotti con materiali diversi (ceramica, argilla, ferro, legno, ecc. La “Donazione della Santa Spina” viene organizzata da un piccolo gruppo di dieci persone che costituisce il Consiglio della locale Pro Loco – composto da volontari – che si occupa di predisporre il lavoro di circa mille persone fra i volontari e i professionisti che lavorano per i tre rioni, gli artisti, registi, costumisti, tecnici delle luci, fonici, grafici, editori, artigiani, relatori delle conferenze e addetti alla sicurezza. Parte della competizione per l’ottenimento del Palio, come abbiamo visto, è costituita dai sei spettacoli teatrali a tema storico che si svolgono nel corso delle otto giornate. Per essi, come per altri spettacoli, è previsto un biglietto a pagamento e quindi il pubblico, in una stima approssimativa richiesta agli organizzatori, è quantificato in circa 1500 persone. Da essi si distingue un pubblico generico che non assiste agli spettacoli ma visita il paese e fruisce di tutte le altre iniziative.
Si è calcolato che giungano a Montone circa 2500 persone per ognuno degli otto giorni di rievocazione storica. La “Donazione della Santa Spina” è in rapporto con la rievocazione “Perugia 1416”.
Protagonisti
Pro Loco Montorese (organizzatore dell'evento)
Comune di Montone (ente promotore dell’evento)
Associazione Storicamente (organizzatore dell'evento)
Museo Comunale di San Francesco (ente promotore dell’evento)
Gruppo Arcieri Malatesta (rievocatore)
Corale Fortebraccio (rievocatore)
Localizzazione
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