La rievocazione storica
I Giochi de le Porte – Palio di San Michele Arcangelo è una rievocazione storica che ha origine in un Palio che i suoi organizzatori affermano venisse disputato a Gualdo Tadino in onore di San Michele Arcangelo, patrono della città, in un’epoca definita genericamente “medievale-rinascimentale”. Erano due le giostre che allora si disputavano. La prima di esse era il Palio Maggio, che si organizzava per ricordare l’apparizione di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano; esso era inserito in una fiera che durava otto giorni ed era riservato a “Balisteriis et Scoppetteriis”, balestrieri e fucilieri. La seconda era il Pallium Decurrendum, che si correva il 29 settembre di ogni anno, in occasione delle celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, protettore di Gualdo.
Attualmente il palio di San Michele Arcangelo è chiamato Giochi de le Porte perché le fazioni che si contendono il premio sono organizzate in base ai rioni della città che fanno capo alle sue quattro porte: porta San Benedetto, porta San Donato, porta San Facondino e porta San Martino, presenti anche sul logo della rievocazione storica stessa. Il logo, infatti, è una croce formata proprio dall’unione delle torri delle quattro porte «che componevano l’architettura urbana e sociale dell’antica città medievale».
Attualmente, il programma dei Giochi de le Porte si articola in tre giornate che corrispondono agli giorni dell’ultimo fine settimana di settembre. Il venerdì è il giorno d’apertura, giorno nel quale ha luogo la sfilata dei vivandieri e uno scambio amichevole di doni tra le Porte. In questo primo giorno si aprono anche le taverne che rimarranno attive per tutta la festa proponendo piatti della tradizione enogastronomica di ispirazione medievale e imbandendo anche una cena medievale, detta “Convivio epulonis”.
Il sabato è la giornata dedicata al corteo storico, dai suoi organizzatori definito come imponente, considerato un’occasione per illustrare «mestieri, allegorie, tradizioni, usanze, momenti storici, valori culturali o intellettuali del Quattrocento italiano». Negli anni è stata tributata grande attenzione da parte dell’Ente Giochi de le Porte e dal Comune di Gualdo Tadino – entrambi organizzatori della rievocazione – alla preparazione e alla professionalità di chi si occupa degli abiti storici e delle scenografie preparate per l’evento. Con il corteo storico, ogni rione, ogni porta, sfida le altre con una «narrazione in movimento»; queste quattro narrazioni «vengono a formare un unico grande spettacolo animato da oltre mille personaggi che rappresenta a tutt’oggi il miglior biglietto da visita della manifestazione all’esterno».
La domenica è la giornata dedicata alla competizione, alle gare che determineranno quale sarà il rione che si aggiudicherà il Palio; durante questa giornata, le quattro porte cittadine si sfidano in altrettante prove: la corsa con il carretto, il tiro con la fionda, il tiro con l’arco ed, infine, la corsa a pelo. Sia la corsa dei carretti, sia la corsa a pelo si svolgono con la partecipazione dei somari, non dei cavalli. Sulla pagina web dell’ente organizzatore sono riportate le regole che stabiliscono lo svolgimento delle prove e l’assegnazione dei punti. Per ogni gara vinta vengono assegnati 12 punti. Il punto più alto della competizione, a detta di chi ha risposto al questionario inviato per la compilazione della presente scheda, «si raggiunge nel momento della lettura dei bandi, attraverso i quali i Priori, chiamati a confrontarsi coi loro omologhi sul palco eretto nell’arengo maggiore, in piazza, spronano e galvanizzano i loro portaioli e rievocano il volgare cittadino della fine del XV secolo».
Per quel che riguarda la corsa dei carretti, viene effettuata singolarmente da ogni porta. La porta che effettua il rilievo cronometrico più basso si aggiudica la gara. Il percorso è lungo 800 metri e l’equipaggio di ogni porta è formato dall’auriga, che conduce il somaro alla briglia, ed il frenatore. Il carretto viene pesato e controllato la domenica mattina, in cui vengono consegnati anche i nomi dei somari e dei giocolieri. Il tiro con la fionda, invece, viene effettuato dai frombolieri scelti dalle proprie porte la domenica mattina. Il bersaglio è costituito da un piatto in ceramica raffigurante il cuore della Bastola. Per la gara di tiro con l’arco, l’arciere che sale sul palco di tiro ha a disposizione cinque frecce per tentare di realizzare il punteggio migliore centrando un bersaglio. La corsa a pelo è, senz’altro, la gara più emozionante dei giochi, per importanza e per modalità di svolgimento. Innanzitutto, è la gara che in genere assegna il Palio alle porte ancora in corsa in base ai punteggi realizzati nelle precedenti gare, e per questo motivo è la più ricca di pathos e trepidazione per i portaioli. La corsa a pelo è percepita dai suoi organizzatori come la gara più spettacolare, con i quattro fantini impegnati in una corsa simultanea cavalcando il somaro a pelo, in senso orario lungo il percorso cittadino, in genere ricca di sorprese e colpi di scena.
Il punteggio viene assegnato in base all’ordine d’arrivo. I somari acquisiscono grande protagonismo in questa ultima giornata di festa. Al temine delle gare, la porta vincitrice brucia in piazza, un fantoccio che rappresenta la Bastola, una strega accusata, leggendariamente, di aver appiccato un incendio che, nel 1237 distrusse realmente il primo originario insediamento di Gualdo Tadino. Tutti gli eventi rievocativi sopra descritti hanno luogo nel centro storico di Gualdo Tadino. I tre giorni dei Giochi de le Porte sono organizzati con la partecipazione dei soli rievocatori locali; infatti non sono state stabilite collaborazioni o gemellaggi con altri gruppi rievocativi.
Le persone coinvolte attivamente nell’organizzazione dei diversi eventi sono circa cinquecento, mentre il pubblico è indicato in un numero di circa 6000 persone.
Protagonisti
Comune di Gualdo Tadino (organizzatore dell'evento)
Ente Giochi delle Porte APS (organizzatore dell'evento)
Localizzazione
Sorry, no records were found. Please adjust your search criteria and try again.
Sorry, unable to load the Maps API.