L’evento rievoca la rivolta degli abitanti del Tesino, nel 1365, contro il perfido conte Biagio. La rievocazione è ispirata alla cattura del perfido conte Biagio delle Castellare, che vessava i cittadini dei comuni del Tesino. Si tengono due processi: nel secondo processo il conte viene condannato e quando sta per essere impiccato scappa. I castellani finiranno per impiccare un fantoccio.

La manifestazione coinvolge la gente comune. I cittadini del Tesino sono invitati a vestirsi da contadini, giudici, guardie, personale della corte (a questi ultimi viene fornito il costume). La manifestazione è aperta a tutti – le guardie ricevono indicazioni precise – il popolo si sposta tutto a piedi da Castello a Pieve Tesino, ci sono anche numerosi nobili e cavalieri. Vengono realizzati giochi e allestimenti medioevali.

La manifestazione si conclude con la grande festa in piazza con pastasciutta (a Castello Tesino).

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