La rievocazione storica
L’epoca a cui fa riferimento il Palio del Diotto è quella cosiddetta del Vicariato del Mugello, compresa negli anni fra il 1415 ed il 1450. Si tratta della rievocazione storica della nomina del Vicario da parte della Repubblica Fiorentina per la “Terranuova di Scarperia”.
Il Palio del Diotto si svolge l’8 settembre, accompagnato da eventi collaterali come le eliminatorie dei giochi per arrivare alla finale del Palio ed alcuni eventi “in costume” che si svolgono da metà agosto fino a quella data, continuando poi fino a fine settembre. A Scarperia e San Piero, dunque, con “Diotto” si intendono questa serie di eventi e festeggiamenti.
Il termine Diotto nasce da “die octo”, parola collegata al giorno 8 settembre, in cui si festeggia la nascita di Scarperia, fondata il 7 settembre 1306. I festeggiamenti si svolgono il giorno successivo, in cui si celebra anche la Festa della Natività della Madonna. Tra tutte le attività celebrative organizzate spiccano le Giornate Rinascimentali ed il Palio del Diotto. A gestire la realizzazione di tutti questi eventi, oltre alla Pro Loco di Scarperia, vi è il Comitato Diotto, che collabora con molti figuranti e gruppi storici, tra cui i Bandierai e Musici di Castel San Barnaba, il Corteo Storico di Scarperia, e i Nobili Balladori da San Barnaba.
La rievocazione inizia di sera, quando il Corteo Storico, composto da un centinaio di figuranti, esce dal Palazzo dei Vicari con, in testa, il Vicario Uscente accompagnato dalla musica delle chiarine e dei tamburi. Il Corteo si dirige verso la Porta Fiorentina di Scarperia “andando incontro al nuovo dignitario – che, storicamente, veniva da Firenze – che di lì a poco prenderà il suo posto al governo del Vicariato. I due personaggi si incontrano alla suddetta Porta e si salutano secondo un protocollo ben preciso. I due cortei – che dopo essersi incontrati sono ormai arrivati ad un numero di circa duecentocinquanta persone – si ricompongono e risalgono la via principale. Il corteo di Scarperia e quello che proviene da Firenze scortano pomposamente il Nuovo Vicario in un giro dell’abitato per far conoscere la solidità delle mura e la vivacità della cittadinanza.
Dopo aver percorso le antiche vie, festosamente illuminate ed addobbate, si raggiunge la piazza che si distende di fronte al Palazzo dei Vicari dove, dopo la lettura delle grida dell’Araldo della Signoria, con i possedimenti elencati, il Vicario Entrante presta giuramento sui Sacri Vangeli e, in suo onore, il Vicario Uscente dà inizio ai Giochi di Gagliardia. Il Maestro di Campo chiama a sé i 4 giudici e dà inizio al Palio Del Diotto, con 5 giuochi tra i 4 rioni finalisti: “lancio dei coltelli”, “corsa sui mattoni”, “tiro alla fune”, “corsa nelle bigonce” e “palo della cuccagna”. Il primo e l’ultimo sono giochi individuali, mentre agli altri partecipano tutti i giocatori del Rione.
Al termine di queste verrà assegnato il Palio del Diotto al Rione che avrà totalizzato il punteggio più alto. Un eventuale spareggio si risolve con un altro “lancio dei coltelli” tra i rioni a pari merito. Ogni Rione ha un proprio colore ed un proprio vessillo. I rioni sono composti da un capitano, un porta bandiera e da sei giocatori. Nel mezzo dei giochi sono inseriti i volteggi a tempo di musica dei Bandierai e Musici di Castel San Barnaba. Il Palio sarà conservato nella sede della compagine vincente. L’anno successivo un nuovo palio, dipinto da pittori locali, verrà rimesso in gioco”. I Rioni che gareggiano per disputarsi il Palio, oltre che dal Capitano e dal Portabandiera, sono formati da sei giocatori.
Al Palio del Diotto partecipa di diritto il Rione vincitore del Palio dell’anno precedente, ed i tre Rioni che sono risultati migliori alle eliminatorie. Secondo quando riportato, essi iniziano gli allenamenti anche mesi prima ed il gioco è andato assumendo, negli anni, un carattere sempre più spettacolare e professionalizzato. I costumi dei giocatori sono descritti come semplici, soprattutto per facilitare la libertà nei movimenti nel corso delle gare: sono composti da pantaloni sotto al ginocchio, marroni con strisce oblique sulle cosce del colore del Rione di appartenenza, così come le camicie e le calze dei giocatori. Le scarpe sono in stoffa marrone antiscivolo, al fine di cercare di garantire la massima sicurezza per il giocatore che si esibisce nelle discipline del Palio.
Protagonisti
Pro Loco Scarperia (organizzatore dell'evento)
Comune di Scarperia e San Piero (organizzatore dell'evento)
Lega dei Rioni (rievocatore)
Comitato del Diotto (organizzatore dell'evento, rievocatore)
Bandierai e Musici di Castel San Barnaba (rievocatore)
Corteo Storico di Scarperia (rievocatore)
Nobili Balladori da San Barnaba (rievocatore)
Localizzazione
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