La rievocazione storica
La Giostra del Saracino di Sarteano รจ una rievocazione che ha come riferimento storico il XVI secolo. Essa consiste in un corteo storico ed un torneo cavalleresco, – la Giostra del Saracino, appunto – in cui si sfidano le cinque contrade del paese, ovvero SantโAndrea, contraddistinta dai colori rosso e azzurro; San Bartolomeo, con i colori bianco e viola; San Lorenzo, colori i bianco e rosso; San Martino, con i colori bianco e azzurro e la Santissima Trinitร , con i colori giallo e viola. A margine del Corteo Storico e della Giostra, vengono organizzate altre manifestazioni di contorno.
La rievocazione ha luogo il 15 agosto di ogni anno. Sebbene storicamente siano state studiate le origini della rievocazione, che si fanno risalire al XVI secolo, la loro origine moderna รจ del 1933 quando venne attuata una riforma e vennero istituite le cinque contrade di cui sopra. Gli eventi del 15 agosto sono preceduti da alcune iniziative che si sviluppano durante tutto il periodo estivo ma, in realtร , la Giostra del Saracino di Sarteano รจ coinvolta in qualsiasi iniziativa socioculturale che si svolge in paese durante tutto il corso dellโanno, anche con le varie attivitร istituzionali delle cinque contrade. Gli appuntamenti istituzionali si svolgono perรฒ in prevalenza nel mese di agosto e prevedono alcuni appuntamenti fissi secondo un tradizionale calendario.
Nei fine settimana dei mesi estivi, si svolgono le caratteristiche feste delle contrade che precedono nei primi giorni di agosto una festa con banchetti e spettacoli medievali che coinvolge tutto il centro storico del paese. La festa culmina con la โTratta dei Bossoliโ dellโ8 di agosto, cosรฌ descritta dai rievocatori: โLa cerimonia, oltre a stabilire l’ordine di partenza delle contrade nella Giostra del Saracino, sancisce anche l’ordine che le contrade stesse dovranno rispettare durante tutto l’anno – e fino alla successiva Tratta -, in qualsiasi evento, manifestazione, e lโordine nel diritto di parola nel corso delle riunioni. La manifestazione รจ di grande coinvolgimento e rievoca la procedura medievale durante la quale la comunitร di Sarteano nominava, ogni due mesi, estraendoli a sorte da una rosa di nomi, i quattro Priori chiamati ad amministrare la comunitร . La “Rosa dei Nomi” veniva conservata in una duplice cassetta di una delle quali teneva la chiave il Pievano di San Lorenzo. Allโatto dellโinsediamento “Possesso Priorale”, i Priori vecchi e nuovi ascoltavano una messa in onore dello Spirito Santo, presso la chiesa di San Martino, allora situata nella piazza di fronte alle Logge Comunitativeโ. Nel corso dello Tratta avviene anche lโinvestitura dei capitani e dei giostratori delle contrade e la presentazione del palio che andrร in premio al vincitore della Giostra.
Il 14 agosto, o – nel caso la Giostra non si corresse il 15 agosto – il giorno antecedente alla Giostra, si svolge la Provaccia, ovvero la prova generale della Giostra del Saracino. I giostratori designati dalle cinque contrade scendono in campo per provare i propri destrieri ed il tufo della pista, correndo, di fatto, una vera e propria gara. Al giostratore vincitore viene riconosciuto anche un premio personale.
Oltre alla Giostra, lโaltro momento importante delle celebrazioni del 15 agosto รจ quello del Corteo Storico. Esso รจ composto da circa duecento figuranti in abito storico che sfilano per le vie del paese impersonando priori, capitani a cavallo, dame, cavalieri, ancelle, musici, armigeri, sbandieratori, tamburini, chiarine, giostratori, palafrenieri accompagnati da un carroccio trainato da buoi. Dopo il Corteo Storico, segue il saggio di abilitร con la bandiera: sbandieratori e tamburini di ciascuna contrada si esibiscono e, dopo la benedizione dei giostratori e dei cavalli, ha luogo la lettura del bando della Giostra ed inizia il torneo. La Giostra รจ descritta, in un documento inviato dal presidente dellโAssociazione Giostra del Saracino (intitolato โAssociazione Giostra del Saracino di Sarteano. Cenni Storiciโ), come โun gioco equestre che rievoca la lotta dei cavalieri contro il predone arabo (il Saracino), che per secoli terrorizzรฒ, con le sue devastanti scorrerie, le popolazioni cristiane. Nella rappresentazione, il nemico saraceno รจ costituito da una tipica statua di legno, a mezzo busto, adattata su un supporto che la rende girevole. I cavalieri-giostratori delle cinque contrade [โฆ] si lanciano al galoppo contro di essa, cercando di infilare con l’asta, durante la corsa, un anello del diametro di 6 cm posto sullo scudo. Chi riesce, realizza un punteggio; chi sbaglia, battendo l’asta sullo scudo, riceve una simbolica punizione dal mazzafrusto applicato sul braccio teso della statua che gira repentinamenteโ. Ogni cavaliere giostratore dovrร correre cinque carriere e ottiene la vittoria chi totalizza il maggior numero di anelli validi. Anche se il momento piรน sentito รจ quello della Giostra, per i rievocatori โil clima [โฆ] si accende giร quando inizia il trasporto della terra in piazza e avviene il montaggio delle tribune; trova il suo momento topico il 15 di agosto con il suggestivo Corteo Storico, con i priori, i capitani, dame, cavalieri, ancelle, musici, armigeri, sbandieratori, tamburini, chiarine, il carroccio trainato dai buoi dove fa bella mostra di sรฉ lโambito palio, i giostratori, i palafrenieri, i cavalliโฆ Segue il saggio di abilitร con la bandiera, da parte degli Sbandieratori di ciascuna Contrada; poi la benedizione dei giostratori e dei cavalli, la lettura del Bando ed infine la fatidica frase: โe senza porre piรน mora alcuna sia dia cominciamento alla Giostra!โ
A questo punto, la Piazza esplode e i giostratori delle cinque contrade, uno dopo l’altro si lanciano al galoppo contro il beffardo predone saraceno contendendosi la vittoria a suon di ficcanti stoccate all’anelloโ. In tale contesto, sono reputati oggetti significativi gli abiti storici indossati dai contradaioli, dai notabili e dagli altri personaggi, le armature, le lance e le spade dei capitani delle contrade e degli armigeri, gli ottoni, le chiarine, i tamburi e gli strumenti musicali della fanfara, le bandiere e i cavalli da parata e quelli che corrono la giostra, adornati con gualdrappe. Molte persone complessivamente sono coinvolte nellโorganizzazione e nella gestione degli eventi rievocativi, tanto che sono difficili da quantificare. Meno
complicato รจ calcolare il numero di spettatori suddivisi fra quelli che assistono alla Tratta dei Bossoli, che sono allโincirca mille persone; quelli che assistono alla Provaccia, circa 1500, e quelli, piรน numerosi che seguono la Giostra del Saracino, quantificato allโincirca in 2500-3000 persone.
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