La rievocazione storica
La rievocazione denominata Ferie delle Messi ha come epoca storica di riferimento la seconda metà del Duecento – in riferimento agli Statuti del 1255 -, ma le iniziative collaterali comprendono tutto l’arco della cosiddetta “libertà comunale”, dal 1199, elezione del primo Podestà Maghinardo de’ Malevolti, al 1353, anno della sottomissione a Firenze. Le Ferie delle Messi si ripetono annualmente, dal 1994, nel terzo fine settimana di giugno.
La revocazione è legata a quelli che, in passato, erano i festeggiamenti per la conclusione della mietitura. Nei giorni in cui essa si svolge, si può assistere a un buon numero di attività che includono anche spettacoli e competizioni: la Giostra del Bastoni, il tiro alla fune, il tiro con l’arco, il duello fra armati, spettacoli di tamburini e sbandieratori, esibizioni di danze e musici ed il mercato medievale. La sera della domenica ha luogo il Corteo Storico che vede sfilare i nobili della città, le autorità comunali -fra le quali Podestà e Capitano del Popolo – gli armati e i cittadini provenienti dalle quattro contrade denominate Piazza, Castello, San Matteo e San Giovanni. È l’associazione dei Cavalieri di Santa Fina che si occupa della realizzazione della rievocazione delle “tradizionali ‘Ferie Messium’ stabilite – come spiegano gli stessi organizzatori – con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 (II,29) e del 1314 (II,11)”.
I rievocatori spiegano: “Questa festa medievale, che veniva celebrata da tutta la popolazione, era motivo di divertimento con canti, balli, giochi e combattimenti tra campioni armati di bastone, a piedi o a cavallo, (sfide oggi trasformate nella giostra dei bastoni). Uno degli elementi costitutivi della “Ferie delle Messi” è il grande corteo, in cui i colori, gli oggetti, e numerosi personaggi esprimono simbolicamente il rapporto tra terra e fertilità. Il momento culminante è l’arrivo in piazza di Flora, circondata da bambini e bambine, sopra un carro trainato da buoi. La festa comincia la mattina della domenica con il rituale della benedizione dei cavalli delle quattro contrade; seguono nel pomeriggio la sfilata delle contrade, varie attività come le danze, il gioco del tiro alla fune, il tiro con l’arco, il duello tra gli armati, gli artigiani e il mercato medievale. Sono tutte attività che aderiscono il più possibile alla filologia medievale. Alle cinque della sera, tutto il corteo si sposta nella Rocca di Montestaffoli, dove si svolge la Giostra dei Bastoni, gara incruenta tra cavalieri. Terminato il torneo, tutto il corteggio ritorna nella Piazza del Duomo dove il Podestà premia il vincitore con la consegna della “spada d’oro”.
A questo punto la manifestazione termina e le contrade sfilano di nuovo sulla via del ritorno. Nei giorni precedenti alla domenica, si svolgono invece attività propedeutiche come le uscite per tutta la città dei tamburini e degli sbandieratori e vari spettacoli serali nella Piazza del Duomo, legati alla manifestazione. Le attività di preparazione della “Ferie delle messi” durano praticamente tutto l’anno con l’allenamento continuo dei tamburini, degli sbandieratori, delle danzatrici, delle ballerine e degli arcieri e con le normali attività di restauro e reintegro delle armi e dei vestiti. I Cavalieri di Santa Fina hanno realizzato e possiedono tutto l’armamentario e i costumi necessari per la manifestazione. Si tratta di manufatti ed abiti, spesso di pregevole fattura, e filologicamente corretti”. Nel contesto rievocativo è contemplato anche l’aspetto gastronomico, con l’apertura della taverna che, nel programma del giugno 2019, viene definita Taverna delle Meraviglie. Il gruppo straniero è affiancato anche da quello degli Sbandieratori della Città dell’Aquila. Nel corso del fine settimana di festeggiamenti, in città, sono anche esposte macchine da guerra medievali e, fra Piazza delle Erbe e Piazza della Cisterna, è allestito un mercato medievale.
Come narrato dai sangimignanesi, la domenica ha luogo il Corteo Storico, detto Corteo delle Messi, al quale partecipano circa 500 persone. Successivamente ad esso, al Parco della Rocca, si svolge la Giostra dei Bastoni, una corsa a cavallo per arrivare a colpire per primi un fantoccio. Infine, in Piazza del Duomo, la giornata e la rievocazione si concludono con la premiazione del cavaliere vincitore al quale il Podestà consegna la Spada d’Oro. Contemporaneamente si premia la contrada vincitrice con il cosiddetto Drappellone. Le persone coinvolte nell’organizzazione de le Ferie delle Messi sono circa cinquecento, mentre il pubblico partecipante è stato stimato mediamente in 3.000 unità.
Protagonisti
Associazione "I Cavalieri di Santa Fina" (organizzatore dell'evento, ente promotore dell’evento, rievocatore)
Comune di San Gimignano (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
Pro Loco di San Gimignano (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
Localizzazione
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