La rievocazione storica
La Festa di San Michele è un evento che nasce come ricorrenza patronale. Essa è una rievocazione multiepoca, in quanto si riferisce a più di un periodo storico, a partire dall’età etrusca, passando per il Medioevo e il Rinascimento, fino ad arrivare ai grandi eventi del XX secolo, in riferimento ad episodi o personaggi storici ritenuti rilevanti per il territorio di Carmignano. Per quel che riguarda gli eventi, l’epoca viene scelta di anno in anno. La Festa di San Michele dura tre giorni e si realizza in autunno, nel fine settimana più vicino al 29 settembre, giorno in cui si celebra il santo, patrono di Carmignano. La festa si articola in due serate, in notturna, e nel pomeriggio della domenica, su tre elementi principali.
Il primo è costituito dal Corteo Storico, organizzato dal Gruppo Storico Carmignano. Con il corteo si rievoca un periodo che va dal Medioevo, a partire dal 1392 – anno del primo Statuto stipulato fra il Comune di Carmignano e il Comune di Firenze – al Rinascimento, periodo in cui nel territorio carmignanese si sviluppano e fioriscono arte, agricoltura e artigianato. Il corteo storico è completato da quello istituzionale, con le rappresentanze del Comune di Carmignano il quale collabora, contribuisce e assiste, con il suo patrocinio, la realizzazione dell’intera festa.
Il secondo elemento è costituito da quelle che, dai rievocatori, vengono definite le sfilate storico-folkloristiche, curate dai quattro rioni in cui è suddiviso il territorio della cittadina, ovvero Bianco Rione della Torre, Giallo Rione del Leone, Verde Rione dell’Arte e Celeste Rione dell’Arcangelo. Ogni rione è tenuto a realizzare uno spettacolo che abbia attinenza con il territorio, con la ricostruzione di episodi storici e contesti di vita di personaggi illustri qui vissuti in qualsiasi epoca; per la realizzazione delle sfilate storico-folkloristiche i rioni hanno a disposizione tutte le arti performative e macchinari scenografici, trasformando tali eventi in quello che, dai rievocatori, viene definito “teatro di strada”.
La terza componente, il Palio dei Ciuchi si svolge su un anello che congiunge le due strade del centro della cittadina, compiendo due giri di corsa in sella a otto ciuchi. I fantini, al termine del primo giro, devono scendere dalle proprie cavalcature – montate a pelo – e salire in sella agli altri quattro animali con i quali completano la corsa. Ogni rione partecipa con fantini propri.
L’organizzazione della Festa di San Michele viene curata dal “Comitato per la Festa di San Michele Patrono di Carmignano”. Esso è costituito dai rappresentanti dei quattro rioni – fino ad un massimo di sei persone per ciascuno – e lavora agli aspetti sia organizzativi, sia burocratici, nel corso di tutto l’anno per la realizzazione dei festeggiamenti. La festa entra nel vivo a partire da maggio, quando vengono presentati dai rioni i temi per le sfilate storico-folkloristiche e viene affidato al presidente del comitato il compito di accertarsi che essi siano coerenti con storia, cultura e memoria del contesto carmignanese. All’interno dei singoli rioni vengono portati avanti i lavori di realizzazione delle scenografie, dei carri allegorici (che rappresentano le scene e i “simboli chiave” della rappresentazione) e dei costumi. Le sfilate vengono sottoposte al giudizio di una giuria esterna composta, ogni serata, da cinque membri che assegnano un punteggio la cui somma decreterà il vincitore che si aggiudicherà una scultura raffigurante San Michele. Il comitato si occupa anche della organizzazione dello Storico Palio dei Ciuchi.
Per la competizione vengono reperiti sedici ciuchi (più una riserva), otto per la prima sera e otto per la seconda. I migliori qualificati delle prime due sere si disputeranno la terza ed ultima corsa. Il palio viene corso a staffetta: al termine del primo giro, i fantini scendono per correre e raggiungere gli altri quattro ciuchi e terminare la corsa. Vince il fantino che per primo sfonda con le mani il cerchio di carta posto al traguardo. Si aggiudica il palio finale il rione che totalizza i migliori piazzamenti complessivi delle tre serate. Il rione vincitore si aggiudicherà l’ambito premio: un palio, ovvero uno stendardo raffigurante i simboli dei quattro rioni, che dovrà custodire fino all’anno successivo, portandolo in trionfo nella sfilata dell’anno seguente, fino a successiva assegnazione. Il Gruppo Storico collabora con il Comitato per la Festa di San Michele Patrono di Carmignano per tutto l’anno, portando sempre con sé i simboli e le rappresentanze dei quattro rioni in tutte le manifestazioni a cui partecipa. Infine, non si può prescindere dal fattore religioso dal quale trae origine la Festa di San Michele, in virtù del quale i rioni, i ciuchi, i fantini e l’intera festa ricevono la consueta benedizione durante la messa della domenica mattina.
Protagonisti
Comitato per la Festa di San Michele Patrono di Carmignano (organizzatore dell'evento, rievocatore, ente promotore dell’evento)
Comune di Carmignano (ente promotore dell’evento)
Pro Loco di Carmignano (ente promotore dell’evento)
Gruppo Arcieri di Carmignano (rievocatore)
Localizzazione
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