La rievocazione storica
L’evento si compone di due momenti principali: il Corteo Storico e il Palio.
Corteo: Il Corteo si compone di oltre duecento figuranti, accompagnati da arcieri, musici e sbandieratori, oltre alle delegazioni di altri cortei storici provenienti dalla Puglia o dal resto dell’Italia. «Le figure che sfilano per le vie di Torremaggiore impersonano Federico II di Svevia, i reggenti e il popolo di Fiorentino – la cittadella medievale in cui lo Stupor Mundi (così veniva definito il Re) è morto – e diversi rappresentanti delle quattro contrade di Torremaggiore – nel cui agro sorgeva Fiorentino. Ogni contrada è rappresentata dall’alfiere, dalle dame, dai nobili di contrada e dai gareggiatori» (Iuso).
Palio delle Contrade: «Le gare consistono in prove di forza e abilità , come l’antica disciplina del tiro con l’Arco e il Torneo cavalleresco della Corsa agli Anelli. Il Palio viene conteso dalle quattro Contrade di Torremaggiore: Torrevecchia, Codacchio-S. Nicola, S. Maria dell’Arco, S. Maria della Strada. Contrada di Torrevecchia: trae origine dal sito della prestigiosa abbazia benedettina di S. Pietro, che fondò e guidò il feudo di Torremaggiore dal X al XIII secolo. Potente centro feudale della Daunia medievale, il Monasterium Terrae Maioris teneva a sé infeudato un vastissimo territorio con tutti gli insediamenti urbani e le loro pertinenze, primo fra tutti il casale ante-monasterium di Terra Maggiore. Da qui il nome di Torrevecchia, derivante dalla necessità di distinguere la suddetta località , dove aveva luogo il primo centro demico sorto attorno al monastero, da quella del nuovo borgo, sviluppatosi a ridosso del castrum normanno-svevo. Contrada di Codacchio-San Nicola: trae origine dall’evento dell’arrivo a Torremaggiore dei profughi di Fiorentino che fondarono nella seconda metà del sec. XIII la Chiesa Matrice di S. Nicola e l’odierno nucleo più antico del centro storico, conosciuto col nome di Codacchio. Quest’ultimo termine, utilizzato molto più tardi, deriva da un solenne canto della liturgia greco-bizantina, che veniva eseguito nella chiesa di S. Sofia da parte della popolazione greca che si era integrata ai residenti del borgo nel sec. XVI. Contrada di S. Maria dell’Arco: trae origine da una cappella rurale, dedicata alla Madonna dell’Arco, che costituiva un feudo alle dipendenze dell’antico Monasterium Terrae Maioris. Nei pressi della cappella sorgeva una fontana monumentale che, costruita dai benedettini per sopperire alle necessità idriche del monastero e del casale di Terra Maggiore, portava acqua sorgiva mediante un acquedotto sotterraneo. Contrada di S. Maria della Strada: trae origine dall’esistenza della Parrocchia di S. Maria della Strada, fondata grazie alla presenza della popolazione greco-albanese residente a Torremaggiore nel sec. XVI. Questi nuovi venuti, che non vollero insediarsi nel borgo antico (Codacchio), si stabilirono al di fuori delle sue mura fondando il casale di S. Maria, detto poi Terra nuova e l’omonima chiesa dedicata in origine alla Beata Vergine Maria Assunta. Il primo arciprete nel 1593 fu di etnia albanese» (Fonte: wikipedia.org).
Periodo | Occasione
Da due a tre giorni in un periodo variabile da maggio a settembre (prevalentemente a giugno)
Localizzazione
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