La rievocazione storica
L’evento si apre il 2 giugno: sulla torre del Palazzo dell’Orologio, in piazza Ciaia, viene issata la bandiera della Madonna del Pozzo Faceto, una dei patroni di Fasano insieme a San Giovanni Battista (protettore dei Cavalieri di Malta) e Santo Stefano (anche lui protettore dell’Ordine). I giorni a seguire sono caratterizzati dalla presenza di convegni, performance artistiche, concerti, quadri rievocativi, esibizioni musicali, mostre.
La domenica precedente al Corteo, così come avveniva probabilmente in passato, i figuranti si recano al Santuario della Madonna del Pozzo Faceto per rendere omaggio all’icona della Vergine. Nell’ultima settimana, il giovedì si svolge “Correva l’anno 1678”, con quadri rievocativi, scene di vita barocca, spettacoli di strada, animazioni e degustazioni. Il venerdì avviene la “Festa dei Cortei Storici d’Italia”: un’iniziativa voluta dall’Associazione Giugno Fasanese per invitare all’evento anche altri cortei storici locali o extraregionali. In questa giornata avviene anche la cerimonia della consegna delle chiavi al Sindaco. Questo è un momento importante in quanto è qui che si incontrano evento rievocativo e festa patronale. A seguire ci si reca in Chiesa dove inizia la festa fatta di canti e musiche della tradizione.
Il sabato viene messa in scena La Scamiciata. La caratteristica principale è quella di un Corteo con momenti di spettacolo itinerante, in cui viene messa in scena la battaglia del 2 giugno 1678 da parte di ogni gruppo (sbandieratori, tamburini ecc.). Partecipano circa 400 figuranti, che diventano il doppio con gli altri cortei storici i quali, oltre al venerdì, prendono parte anche a questo momento. Apre la sfilata il gruppo di sbandieratori, con trombe, tamburi e bandiere; seguono i gruppi che rappresentano le famiglie nobili dell’epoca: ogni gruppo è preceduto dallo stendardo con lo stemma della rispettiva famiglia; alcuni giovani, sempre in costume, sfilano a cavallo; seguono poi, le autorità civili, religiose e militari del tempo nelle loro uniformi, a bordo di carrozze d’epoca, trainate da cavalli. Vengono dietro gli armati, gli alabardieri, tra cui avanzano i Turchi, e infine il popolo nel suo tipico costume tradizionale che esegue canti e danze intorno alla barca del trionfo.
Il corteo sfila tra le vie principali della città , finché, giunto in Piazza Ciaia, si ferma ed il giovane che impersona il General Sindaco, fa alla Madonna, davanti alla sacra immagine esposta in piazza, l’offerta delle chiavi della Città . Tra i figuranti ci sono anche: i Cavalieri di Malta e le loro Dame, gli esponenti delle famiglie nobili fasanesi, il Capitano Fra’ Zurlo da Crema (si racconta che guidò i cittadini alla vittoria sui Turchi), Carrozze, Cavalieri a cavallo, stemmi e insegne delle casate locali, i popolani. La Scamiciata si conclude con l’esibizione di alcuni gruppi folcloristici (Fonti: fonti orali, wikipedia.org, lascamiciata.it).
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