La rievocazione storica
L’evento si svolge in quattro giornate: le prime tre (solitamente da mercoledì a venerdì) dedicate ai giochi e alle sfide dei quattro rioni, mentre l’ultima (la domenica) è dedicata al Corteo Storico e ai momenti rievocativi.
Il primo giorno si apre con l’uscita del Palio: i rappresentanti dei quattro rioni (Castello, Saraceno, San Francesco e San Martino) dopo un piccolo corteo arrivano con gli stendardi e accompagnano il Palio nella Chiesa Matrice per la benedizione, insieme alla dama, agli sbandieratori e ai musici. Dopo la benedizione si porta il Palio in piazza Vittorio Veneto dove avviene il rito dell’accensione del fuoco (un braciere con i colori dei rioni) che sancisce l’inizio dei giochi. Il secondo e il terzo giorno sono dedicati interamente ai giochi, che, sebbene subiscano piccole variazioni ogni anno, sono stati ideati all’interno dell’Associazione. Si gioca solitamente dalle 20 fino a tarda sera. Il punteggio realizzato dai rioni in ciascun gioco non viene comunicato che alla fine, per rendere più competitiva e avvincente la gara sia per i partecipanti che per chi assiste. Il rione vincitore, decretato da una giuria composta dal direttivo dell’Associazione e una commissione esterna, viene premiato alla fine del terzo giorno. Di seguito si segnalano alcuni dei giochi più caratteristici.
Il barbiere di Siviglia: il concorrente, uno per ogni rione, deve compiere un percorso a ostacoli con una bicicletta, scendendo alla fine di ogni giro per compiere su di un altro concorrente un’azione relativa al taglio della barba (primo giro mette la schiuma da barba, secondo giro finge di tagliare con la lametta, terzo giro sciacqua il viso, quarto giro passa il panno asciutto, quinto giro la consegna del “soldo” al “barbiere”), il tutto nel minor tempo possibile.
Lava e stendi: ogni squadra si dispone in un’area delimitata in ciascun lato della piazza, da cui deve lanciare dei panni, senza farli cadere, a dei compagni che si trovano in varie zone della piazza ciascuno con dei compiti specifici (il primo lava i panni, il secondo li sciacqua, il terzo li strizza, il quarto li stende, il quinto lo ripone in una cesta).
Tiro alla fune: è il gioco più sentito, che attira spettatori dai paesi vicini.
Nel quarto e ultimo giorno vengono messi in scena il Corteo Storico e il banchetto. Il primo parte dalla Chiesa Matrice dove si radunano i partecipanti, i rioni e i dignitari. Quando arrivano la Famiglia Baronale Pagano e il Collegio vescovile esce il Palio dalla chiesa e inizia il Corteo, che compie un piccolo percorso fino all’arrivo in piazza, dove vengono annunciati i rioni (ciascuno con il proprio stendardo, le dame e i cavalieri) e i vari personaggi storici, tra cui il Principe Galeotto Mario Pagano e il cardinale Gerolamo Aleandro. Questi ultimi salgono su un palco a loro dedicato, per poi scendere e sedersi insieme agli altri al banchetto, composto da un grande tavolo addobbato con ghirlande, tessuti e frutta, che vuole ricordare il sollievo per lo scampato pericolo quando Chria scelse di non attaccare Avetrana.
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