La rievocazione storica
La rievocazione storica รจ dedicata alla figura della Contessa Adelaide di Susa (1020-1091) che, figlia di Olderico Manfredi, detentore della Marca di Torino, andรฒ in sposa in terze nozze ad Oddone di Savoia, figlio di Umberto di Biancamano. Lโunione, che diede origine alla dinastia dei Savoia in Italia, riunรฌ i possedimenti del giovane casato dโoltralpe con i domini ed il potere degli arduinici, legati allโimperatore e padroni dei territori che si estendevano dai valichi del Moncenisio e del Monginevro sino alla Liguria. La manifestazione celebra il coraggio e la forza di Adelaide, che seppe difendere e mantenere sottomessi i suoi territori governando da sola dopo la morte del marito, direttamente ed indirettamente attraverso i figli e le famiglie acquisite, tenendo in scacco il potente genero, lโimperatore Enrico IV. In onore della contessa sono organizzate giostre e tornei: i sei borghi in cui รจ suddivisa la cittร di Susa si sfidano in tre prove, due individuali (tiro con lโarco e giostra del Saraceno) ed una di squadra (tiro alla fune).
La Contessa: La Contessa deve essere impersonata da una segusina ufficialmente residente a Susa ed รจ scelta ogni anno a rotazione in un borgo diverso; il settimo anno, prima di ricominciare il giro, รจ scelta dalla Pro Loco. La Contessa sceglie il consorte che lโaccompagnerร nel corso di tutta la manifestazione. Nel momento in cui entra nellโarena romana, assume piena autoritร e si sostituisce alle autoritร civili presenti. Per rivestire il suo ruolo รจ opportunamente formata nei mesi che precedono lโevento dallโalfiere, che รจ anche depositario del protocollo originariamente convenuto: da lui riceverร indicazioni sulla sequenza dei gesti e delle formule da riprodurre, sul portamentoโฆ
Svolgimento: Il programma dellโevento รจ anticipato il venerdรฌ sera da unโesibizione dei tamburini di ogni Borgo in piazza San Giusto, nei pressi della cattedrale. Lโesibizione dura al massimo undici minuti e la Pro Loco prevede sanzioni nel caso in cui si oltrepassi il tempo previsto. Nel corso della serata, il presentatore annuncia il programma dei giorni successivi. Tradizionalmente, il Torneo storico dei Borghi comincia il sabato sera con la partenza dei cortei in fiaccolata per le vie cittadine a destinazione dellโArena romana, dove vengono raggiunti dal corteo della Contessa Adelaide (conte, contessa, alfiere, abate e seguito dei nobili) che parte dal Castello. Allโinterno dellโArena possono accedere soltanto i figuranti e gli organizzatori, in abito dโepoca: non รจ ammesso lโingresso in abbigliamento attuale. Il pubblico, che per ragioni di sicurezza รจ limitato a 800 persone, siede sulle gradinate previo acquisto di un biglietto dโingresso. Al pubblico non รจ richiesto un abbigliamento particolare, tuttavia i Borghi, soprattutto la domenica, predispongono abitualmente coreografie di sostegno agli atleti del Torneo che prevedono lโuso dei colori di ciascun borgo, nellโabbigliamento e negli striscioni. Nellโarena i sei borghi si presentano: borgo dei Cappuccini, borgo dei Franchi, borgo dei Nobili, borgo Nuovo, borgo Storico, borgo di Traduerivi. Lโordine di ingresso e la posizione sugli spalti nellโarena sono sorteggiati dalla Contessa nel corso delle prove generali, che generalmente si tengono il giovedรฌ sera immediatamente precedente la manifestazione. Il borgo che apre il corteo รจ sempre il vincitore del torneo dellโanno precedente. Ogni borgo dispone di otto minuti per il proprio ingresso nellโarena e la collocazione sugli spalti: in questo tempo puรฒ prevedere coreografie concepite liberamente e animate dai propri figuranti e tamburini. Sono previste sanzioni nel caso in cui lโesibizione superi la durata consentita. Ogni borgo รจ composto da un numero massimo di cinquantacinque figuranti in abito dโepoca, fra cui i due dignitari rappresentanti, i nobili e i contadini. I nominativi dei dignitari devono essere comunicati alla Pro Loco normalmente entro il 30 aprile, quello del responsabile di sfilata entro il 30 giugno. Dopo il giuramento, formula rituale con cui i borghi si impegnano a competere con lealtร e rispetto degli avversari, la Contessa dร ufficialmente avvio al Torneo, che si apre con uno spettacolo in suo onore. Lo spettacolo cambia di anno in anno ed รจ concepito in relazione al tema specifico, che presenta un episodio centrale per la storia del territorio, anche se non necessariamente contemporaneo allโepoca di Adelaide. Fra i temi trattati dal 1987 ad oggi: Il Martirio di San Giusto (1988), La vendetta del Barbarossa (1989), San Francesco a Susa (1990), La Fondazione dellโAbbazia di San Giusto (1992), Adelaide a Canossa (1993), il passaggio della Sindone da Susa (1997 e 2010), la via Francigena (2000), la Zecca di Susa (2003), Lโamor Cortese alla Corte Sabauda (2007), il matrimonio fra Adelaide e Oddone (2011)… Nel 2022, ad esempio, si รจ trattato di uno spettacolo equestre proposto dal gruppo โNella terra dei cavalliโ. La domenica il corteo della Contessa, con i capiborgo ed i dignitari, raggiunge la Cattedrale per la messa e la benedizione del Palio. Segue la sfilata per le vie cittadine, fino alla sede della Pro Loco. Nel pomeriggio il corteo partendo dal Castello raggiunge lโArena Romana dove hanno inizio i giochi: la Giostra del Saracino, il tiro con lโarco e il tiro alla fune. Le gare decretano il vincitore, premiato dalla Contessa Adelaide con il Palio. In conclusione dellโevento, il corteo lascia lโarena romana per dirigersi davanti al Municipio, dove i tamburini chiudono lo spettacolo con esecuzioni libere.ย La sera della domenica la festa procede secondo regole non scritte, ma affermatesi informalmente negli anni: ogni Borgo ha lโabitudine di riunirsi per una cena conviviale, in un ristorante o locale della zona (ma non necessariamente nel proprio Borgo). Nel corso della serata, il Borgo vincitore fa visita a tutti gli altri Borghi per coinvolgerli nei festeggiamenti.
Le gare e i giochi: Le competizioni che compongono il Torneo si svolgono nellโarena romana la domenica pomeriggio. Ogni gara concorre al conseguimento di punti; al termine delle gare, il Borgo che si aggiudica il maggior numero di punti รจ decretato vincitore. In caso di paritร , si considera vincitore il Borgo che ha riportato la vittoria nella disciplina estratta a sorte dalla Contessa prima dellโinizio dei giochi. Nel caso la disciplina estratta sia il tiro alla fune, la Contessa estrae a sorte una gara di riserva, nel caso in cui la competizione di tiro alla fune non possa svolgersi nellโeventualitร di sopraggiunte condizioni meteorologiche proibitive. I giudici di gara sono due, scelti fra arbitri professionisti. Come tutti coloro che entrano nellโarena, devono indossare abiti dโepoca. Sono coadiuvati nelle operazioni da tre assistenti, anchโessi in abito tradizionale.
Tiro con lโarco: ogni Borgo partecipa con un arciere che nel corso della gara puรฒ essere sostituito dalla sua riserva. I nominativi dellโarciere e della riserva devono essere comunicati da ogni Borgo entro il 12 luglio. Il campo di tiro allestito nellโarena รจ lungo 25 metri; la competizione si svolge in sei volรฉe che, sommate fra loro, daranno la classifica finale del gioco. Fra una volรฉe e lโaltra il presentatore annuncia al pubblico i risultati parziali. Al termine della gara viene annunciato il Borgo vincitore per la disciplina; nel caso in cui due o piรน arcieri terminino la gara con lo stesso punteggio, prevarrร colui che avrร colpito piรน centri.
Giostra del Saracino: il Saracino รจ una sagoma che rappresenta un cavaliere che imbraccia uno scudo, a forma di bersaglio che il cavaliere deve colpire con la lancia dopo avere effettuato un giro dellโarena. Il punteggio ottenuto con la precisione del colpo di lancia sul bersaglio รจ diminuito dello scarto dal tempo di percorrenza impartito (11 secondi). Ogni Borgo effettua due passaggi (due corse e quindi due lanci). Fra una corsa e lโaltra il presentatore annuncia i risultati parziali. Al termine della gara viene annunciato il Borgo vincitore per la disciplina. Il cavaliere gareggia senza elmo e armatura ed รจ penalizzato se รจ toccato dal Saracino.
Tiro alla fune: ogni Borgo partecipa con una squadra di otto atleti, il cui peso complessivo non deve essere superiore ad 820 kilogrammi. Per verificare la regolaritร delle squadre, gli atleti vengono pesati nellโarena e il loro peso รจ riportato a grandi caratteri sul braccio destro. Gli atleti gareggiano a terra: nellโarena sono scavate delle fosse dedicate, provvisoriamente ricoperte durante le altre gare. Gli atleti si posizionano seduti, con le gambe allungate nella fossa e i piedi contro il lato opposto agli avversari. La gara si svolge a mani nude. Al centro della fune il giudice colloca una bandiera di colore giallo: al suo segnale, le due squadre iniziano a contendersi la fune per cercare di far oltrepassare alla bandiera il limite tracciato sul terreno. Se, passati 3 minuti, nessuna delle due squadre รจ riuscita nellโobiettivo, la gara si interrompe e il punto va alla squadra che ha guadagnato il tratto piรน importante della fune. Ogni Borgo affronta tutti gli altri Borghi in un ordine stabilito: prima dellโinizio delle gare, i giudici assegnano ai Borghi, mediante sorteggio, una lettera dellโalfabeto (A-B-C-D-E-F) che sarร valida per le tre gare, e determinerร la posizione di partenza in ordine alfabetico. Fra una gara e lโaltra il presentatore annuncia i risultati parziali e al termine si stila la classifica: nel caso in cui due squadre risultino a pari punti, prevale quella che ha vinto nello scontro diretto.
Gli arcieri e i cavalieri non sono necessariamente abitanti del Borgo per cui gareggiano, ma possono essere appositamente assoldati per il Torneo; la stessa cosa vale per i cavalli. Puรฒ accadere, quindi, che uno stesso arciere gareggi in due anni diversi per due Borghi diversi.
Se per le prime due gare nellโarena รจ richiesto assoluto silenzio, per il tiro alla fune le tifoserie si scatenano con coreografie, bandiere e fumogeni.
Il Palio: Il drappo che si contendono i sei Borghi, di 70x100cm, รจ appositamente dipinto ogni anno da un artista diverso, tradizionalmente suggerito dalla professoressa Anna Branciari, docente di storia dellโarte, ora in pensione, in relazione al tema prescelto. Il Borgo vincitore si aggiudica il Palio sino allโanno successivo, quando lo riconsegna alla Pro Loco. Il Borgo conserva traccia dei Palii vinti apponendo un segno sul proprio pallione, ovvero lo stendardo identificativo. I diversi Palii sono conservati ed esposti a turnazione presso il Municipio di Susa.
Area Geografica
La cittร di Susa รจ situata nel Piemonte del nord, al confine con la Francia. La cittร sorge ad un'altitudine media di 500 metri, 54 km a ovest di Torino, alla confluenza del fiume Dora Riparia con il torrente Cenischia, in posizione strategica per il controllo delle vie dirette ai valichi del Moncenisio e del Monginevro.
Di origine celtica, successivamente romanizzata, la cittร visse il massimo splendore con il culmine dell'Impero Romano, passรฒ sotto il dominio dei Franchi, fu teatro di saccheggi ed incendi, nell'XI secolo divenne dominio degli Arduinici di Torino e primo avamposto dei Savoia grazie alle nozze tra Adelaide, figlia di Olderico Manfredi marchese di Torino, e Oddone di Moriana, figlio di Umberto Biancamano. Il Castrum romano divenne cosรฌ appannaggio del potere sabaudo. Le colline rocciose che circondano il paese furono sede di fortificazioni imponenti come il Forte di Santa Maria e il Forte della Brunetta per il controllo dei valichi, poi fatto smantellare da Napoleone. Quando fu completata la strada napoleonica, la cittร divenne luogo di transito molto frequentato. Oltre alle tradizionali attivitร di agricoltura e allevamento si svilupparono l'attivitร alberghiera, quella commerciale e l'industria con una serie di fabbriche, tra cui spiccavano il cotonificio Vallesusa e l'acciaieria ASSA. Nel secondo dopoguerra l'attivitร industriale imboccรฒ un lento declino. Oggi la popolazione (circa 6000 abitanti) lavora per lo piรน in val Susa o a Torino. La riqualificazione e la pedonalizzazione del centro storico cittadino, la riscoperta del tempio romano, la ristrutturazione del castello medioevale, prima residenza sabauda in Italia, costituiscono un'offerta culturale apprezzata dai turisti.
Il Torneo storico รจ strettamente legato alla topografia del territorio per la suddivisione in borghi e per il dialogo con i principali monumenti e siti storico-archeologici della cittร di Susa, in particolare il castello della contessa Adelaide e lโarena romana. La suddivisione in borghi concepita per il Torneo รจ fittizia nella forma e nella denominazione, ma ispirata allโeffettiva esistenza di una pluralitร di borgate nel perimetro segusino, nei secoli stravolte e solo parzialmente ricomposte a seguito di incendi, inondazioni e saccheggi: Borgo Fuori Porta (poi Borgo Savoia), Borgo dei Galliziani, Borgo Oltre Dora (poi dei Cappuccini), Borgo Marzano, Borgo Rocchietta, Borgo Inferiore (poi Borgo Barralis). Prima di ricongiungersi in centro cittร per gli appuntamenti in programma, i tamburini e i cortei dei diversi borghi sfilano in partenza dai loro quartieri.
I principali siti toccati dalla manifestazione sono:
- la cattedrale di San Giusto, consacrata nel 1027 (quando Adelaide era una bambina) come chiesa abbaziale;
- la porta detta Savoia o del Paradiso, costruita fra il III e il IV secolo d.C. per la difesa della cittร ;
- lโarena romana, riscoperta a metร degli anni Cinquanta, in occasione di un cantiere di costruzione di un adiacente ricovero per anziani. La struttura รจ adagiata su una conca naturale in posizione riparata: un lato appoggia sulla collina e lโaltro รจ costruito in pietra. Le sue dimensioni testimoniano lโimportanza della cittร in epoca romana: sita alla confluenza del fiume Dora Riparia con il torrente Cenischia, Susa era situata in posizione strategica per il controllo delle vie dirette ai valichi del Moncenisio e del Monginevro;
- il castello detto di Adelaide, originariamente concepito con compiti di difesa, ma divenuto residenza privilegiata della contessa. Il complesso รจ stato restaurato allโinizio degli anni Duemila e dipende oggi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, con gestione dellโassociazione E20 in scena che si occupa della bigliettazione, delle visite e del calendario delle manifestazioni. La sua struttura รจ il risultato di una continua sovrapposizione di interventi edilizi: ยซla manica est o โmanica cortaโ, databile ai secoli X-XI, che ancora oggi conserva la porta di accesso da est con pustierla e caditoie originali e bifore romaniche; la manica nord o โmanica lungaโ, databile al XIII secolo, distrutta da un incendio nel 1690, ricostruita e ampliata strutturalmente intorno al 1750, in occasione delle nozze di Vittorio Amedeo con Maria Antonia. Con questi interventi lโintera area assume sostanzialmente lโaspetto odierno, eccetto le modifiche dovute allโoccupazione napoleonica e alla destinazione ottocentesca dellโedificio a Scuole Pubblicheยป (SABAP Piemonte, 2010).
Dopo lโepoca romana, nellโVIII secolo, la cittร di Susa fu sottomessa al Regno dei Franchi e, in seguito, ai Conti di Moriana, nell'XI secolo. A partire dallโepoca di Adelaide, la sua storia si lega strettamente a quella del Ducato di Savoia e poi del Regno di Sardegna. Dopo l'Unitร d'Italia la provincia di Susa รจ conglobata in quella di Torino.
Descrizione del percorso
Nel corso dellโevento, il corteo sfila piรน volte per la cittร di Susa seguendo itinerari differenti:
- il venerdรฌ sera lโesibizione dei tamburini annuncia lโimminente Torneo. I tamburini dei Borghi sfilano da piazza San Giusto: si ritrovano davanti allโingresso principale dellโomonima cattedrale, passano sotto a porta Savoia (o del Paradiso) e giungono sulla piazza, dove li attende la folla;
- il corteo del sabato pomeriggio attraversa il centro cittร , con ritrovo nei pressi dellโUfficio del Turismo e della sede della Pro Loco, sul piazzale del mercato: a seguire imbocca via Roma, attraversa la Dora, percorre per un breve tratto via XX settembre per svoltare in via Palazzo di cittร e toccare la collina del castello: qui si congiunge al corteo della contessa e prosegue fino allโarena romana passando per piazza Conte Oddone. Un tempo i borghi si riunivano al castello per la partenza il sabato sera, ma le forti temperature nelle ultime estati hanno fatto propendere l'organizzazione per un itinerario piรน breve e con inferiore dislivello;
- il corteo della domenica mattina parte dal castello per raggiungere la cattedrale di San Giusto, dove i figuranti assistono alla messa. Da lรฌ, il corteo riparte attraversa nuovamente la cittร percorrendo via Palazzo di cittร , via XX settembre, via Roma fino allโUfficio del Turismo;
- la domenica pomeriggio, al termine dei giochi, il corteo parte dallโarena romana per raggiungere il Municipio in via Palazzo di cittร .
Notizie storico-critiche
La manifestazione nasce nel 1987 da unโiniziativa della Pro Loco, con lโintento di valorizzare la figura di Adelaide. Come testimoniato dalle lettere custodite nell'Archivio storico di Torino, infatti, la contessa aveva scelto fra le sue residenze il Castello di Susa, per questo chiamato "di Adelaide". Se sulla figura della contessa esiste una vasta bibliografia, sullโevento in sรฉ non รจ ancora stato pubblicato nulla: recentemente sono state svolte perรฒ delle tesi di laurea sulla figura di Adelaide che menzionano anche la rievocazione che le รจ dedicata.
Lโidea dellโevento รจ attribuita a Marco Scoffone, regista attivo nei teatri della Val Susa, che ispirandosi alla figura della contessa, giร presente dal dopoguerra nel carnevale segusino, concepรฌ il canovaccio della rievocazione, rimasto praticamente invariato fino ad oggi. In unโintervista del 2016 a LโAgenda News, agenzia di stampa e giornale web locale, Scoffone ricorda: โIo ero socio della Pro Susa perchรฉ giocavo a tennis (che allora insieme alla piscina era gestito dalla Pro Loco) e mai mi sarei aspettato d proporre una manifestazione grande come il Palio. In effetti erano anni di stanca nellโassociazione e decidemmo di creare una manifestazione che unisse i segusini con la memoria ai grandiosi carnevali degli anni Cinquanta e Sessanta. Presi il coraggio a quattro mani e scrissi la regia della manifestazione, parlai delle gare, dei costumi e delle scenografie. Ricordo tantissimo entusiasmo, qualcuno contro, ma poi un eccellente gioco di squadra. Penso al carnevale del 1985 con la prima sfilata di una quarantina di elementi, poi un crescere fino allโanno successivo con 400 figuranti divisi nei Borghi della Cittร [โฆ]. Si passรฒ a piรน di 500 figuranti, tanti costumi belli, un modo per socializzare. Prima della quarta edizione lasciaiโฆ oramai la creatura camminava giร con le sue gambeโ. A Scoffone si deve anche lโinvenzione dei nomi e del perimetro dei borghi in cui รจ stata divisa la cittร di Susa, che pur ispirati ad alcuni elementi topologici esistenti non sono mai stati attestati con queste denominazioni. Lโarticolo 1, comma 3 del Regolamento del Torneo recita: โLโassociazione Pro Susa, nel denominare i Borghi, ha volutamente escluso la ricerca di eventuali denominazioni e/o suddivisioni storicheโ. Nel canovaccio originario era prevista la formazione di altri due borghi, San Giuliano e Coldimosso, che tuttavia non si sono mai costituiti. Il borgo di Traduerivi, invece, si รจ costituito nel 1988, lโanno successivo alla formazione degli altri.
Lโattuale presidente, Salvatore Sabato, ricorda che in un primo tempo le attivitร della Pro Loco (costituitasi nel 1957) coinvolgevano essenzialmente lโรฉlite segusina: erano le famiglie dei professionisti locali a vestirsi in costume tradizionale valsusino e ad animare le feste come la Castagna dโoro, evento folklorico dedicato al frutto tipico locale, o a sfilare in occasione di feste esterne. La rievocazione dedicata ad Adelaide e il sistema che fu tessuto attorno alla sua figura permise di coinvolgere una piรน ampia porzione della cittadinanza, attraverso la creazione dei Borghi e la moltiplicazione delle attivitร e delle competenze richieste ai partecipanti. In molti ricordano i primi anni come un momento di grande entusiasmo โche al tempo stesso unรฌ e divise la comunitร segusinaโ, come osserva Giovanni Quaglino, appassionato di storia locale e presidente dellโassociazione Il Ponte.
La struttura dellโevento non si รจ significativamente modificata negli anni. Fra le evoluzioni principali:
- lโintroduzione dellโesibizione dei tamburini il venerdรฌ sera, competitiva fino al 2019 e ripresa in maniera non competitiva dal 2022;
- il regolamento della Giostra del saracino: in considerazione del pericolo cui andrebbero incontro i cavalieri, la gara non รจ piรน una competizione di velocitร , ma di regolaritร . Il cavaliere deve discostarsi il meno possibile dal tempo di percorrenza previsto (11 secondi).
Alcune variazioni nella riproduzione del canovaccio originario sono apportate di edizione in edizione per venire incontro alle esigenze contingenti: ad esempio, nel 2022, a fronte del caldo eccezionale, il corteo storico del sabato pomeriggio, dal castello allโarena, รจ stato annullato; i giochi della domenica pomeriggio sono stati posticipati di unโora.
Gli abiti indossati dai figuranti sono andati semplificandosi nel corso degli anni. Stefano Paschero, che nel 2022 e da diversi anni si occupa del corteo della contessa, racconta di un momento di frizione allโinterno dellโorganizzazione, da situarsi indicativamente tra il 2008 e il 2010, fra i partigiani di uno stile piรน filologico, strettamente legato alla moda locale dellโXI secolo, e i fautori di una maggiore libertร stilistica, comunque ispirata alle rappresentazioni degli abiti dโepoca, ma declinata secondo un gusto piรน attuale e piรน spettacolare. Le due parti sono giunte ad un compromesso tra le rispettive posizioni, che orienta i nuovi bozzetti verso una maggiore fedeltร , pur prevedendo alcune concessioni: ad esempio, lโutilizzo del colore viola, che caratterizza il Borgo storico ed era in realtร riservato ai paramenti liturgici nel periodo storico rievocato. I motivi riprodotti sulle stoffe oggi sono tratti da affreschi contemporanei alla figura di Adelaide o ispirati ai disegni dellโEnciclopedia del costume. Di fatto, gli abiti di piรน recente realizzazione sono confezionati con tessuti piรน leggeri โ cotone grezzo e lana al posto del velluto โ e sono notevolmente piรน sobri nel decoro rispetto alla prima generazione di costumi. Negli abiti femminili, ad esempio, gli strascichi si sono notevolmente accorciati, anche per non essere concorrenziali con quello della Contessa, e per le giovani e le donne adulte รจ obbligatoriamente presente il soggolo. Le nobildonne portano obbligatoriamente le calze, le popolane non sono tenute. Il regolamento di sfilata si รจ evoluto nel tempo per seguire lโevoluzione della moda contemporanea: per i figuranti gli occhiali non sono ammessi se non con rarissime eccezioni; piercing e tatuaggi vanno coperti o occultati.
Nel 2016 รจ stato stipulato un patto di amicizia con il Corteo storico Matildico di Quattro Castella (RE), dedicato alla figura di Matilde di Canossa, contemporanea e cugina di Adelaide. Da allora, una parte dei figuranti del Corteo storico Matildico partecipa alla sfilata del sabato sera e assiste al giuramento dei Borghi e allo spettacolo che dร inizio al Torneo.
Oggetti significativi
Abiti
I costumi sono prodotti dietro presentazione di bozzetti da parte dei borghi: gli abiti devono rispettare criteri di corrispondenza alla moda del periodo storico di Adelaide e non devono presentare elementi moderni, come cuciture a macchina evidenti. Prima di essere realizzati, i progetti vengono presentati ad una commissione composta da due-tre storici locali, a volte con collaborazione di qualche esterno (es. Aldo Beltrami della Scuola del Costume di Milano, esperto di storia della moda medioevale), che verificano la coerenza con la moda del tempo e indicano le eventuali modifiche da apportare, nonchรฉ le eventuali alternative possibili di composizione dellโabito (ad esempio, lโobbligatorietร o meno di un mantello). Secondo Anna Branciari, membro della commissione, la maggior parte delle modifiche da apportare riguardano la semplificazione dei decori, lโeliminazione di passamanerie e tessuti eccessivamente decorati o impreziositi da pietre, paillettesโฆ La realizzazione definitiva in molti casi รจ affidata a sarti professionisti che operano in valle di Susa e nella provincia di Torino, per i modelli piรน semplici anche a volontari dei Borghi. La particolaritร del corteo di Susa รจ tuttavia di essere costituito essenzialmente da figure nobili, i cui abiti richiedono una certa dimestichezza e precisione. Tutte le rifiniture sono realizzate a mano. Gli abiti sono completati da accessori (gioielli, coroncine e ciambelline, scarselleโฆ) confezionati per lo piรน dai borghigiani stessi con materiali semplici: foglie di rame modellabili, riproduzioni di pietre preziose, passamanerieโฆ Le calzature sono scelte fra quelle disponibili sul mercato, ma stilisticamente ritenute compatibili.
I colori degli abiti esprimono lโappartenenza ad un borgo specifico. I colori del corteo di Adelaide sono quelli del casato della Contessa (bianco e rosso porpora) e di quello del Conte (blu e oro). Le stole indossate dalla Contessa sono due: una realizzata per le prime edizioni, su cui sono ricamati i simboli dei Borghi, una piรน recente, del 2019, i cui motivi si ispirano a decorazioni bizantine ravennati. La foggia degli abiti ha subito unโevoluzione nel tempo volta alla semplificazione (cfr Notizie storico-critiche). La produzione degli abiti รจ generalmente a carico dei figuranti, con lโeccezione degli abiti del corteo della Contessa, realizzati a cura della Pro Loco. I nuovi abiti di contessa e conte sono stati disegnati e realizzati da Stefano Angelo Paschero nel 2019; in quellโoccasione, il conte di quellโanno, Simone Franchino, realizzรฒ anche delle nuove corone.
Gli abiti sono conservati in locali messi a disposizione dal Comune alla Pro Loco e ai diversi Borghi.
Oltre agli abiti e agli accessori descritti, i Borghi sfilano in corteo con alcuni oggetti emblematici delle loro caratteristiche specifiche: ad esempio, le spighe di grano per il Borgo di Traduerivi simboleggiano lโagricoltura; il filo rosso del Borgo dei Franchi rappresenta la tessituraโฆ Questi elementi possono incarnare oppure sovrapporsi ed accostarsi ai simboli ufficiali, stabiliti al momento dellโideazione del Torneo (torre bianca su campo viola per il borgo Storico, delfino bianco su campo rosso per il borgo dei Franchi, giglio bianco su campo verde per il borgo Nuovo, amedeo bianco su campo marrone per il borgo dei Cappuccini, corona bianca su campo arancio per il borgo dei Nobili, spiga bianca su campo blu per il borgo di Traduerivi).
Aspetti immateriali
Repertori dei tamburini
Le ritmiche proposte dai tamburini dei diversi Borghi durante le loro esibizioni fanno parte di un repertorio costituito negli anni da ogni gruppo e costantemente incrementato. I nuovi brani inseriti a repertorio sono spesso un adattamento di brani musicali anche contemporanei, o di colonne sonore tratte da film. La durata รจ concepita per adattarsi al Regolamento del Torneo e quindi ai momenti dedicati ai tamburini (esibizione del venerdรฌ sera, ingresso in arenaโฆ).
Criticitร
Lโevento ha attraversato momenti di difficoltร a seguito di incidenti (ad esempio, la rottura della fune durante la competizione in arena nel 2014) e al crescere della rivalitร fra i Borghi, che ha portato in alcune edizioni a scontri accesi fra gli esponenti di alcune squadre: in risposta a questi episodi, nuove precauzioni sono state prese nel regolamento delle gare e lโimportanza del rispetto fra gli avversari รจ stata ribadita nelle formule rituali recitate dalla Contessa in apertura dei giochi e nei progetti avviati con le scuole del territorio. La Pro Loco resta vigile su questi aspetti, che considera un elemento sensibile del Torneo.
Alcuni Borghi, a momenti alterni, hanno attraversato periodi di difficoltร nel costituire i gruppi di sfilata, di tamburini o di atleti derivanti da cause differenti: decremento demografico nel Borgo, eventi luttuosi che hanno minato lโentusiasmo dei gruppi, contenziosi fra i principali rappresentanti... Questo tipo di difficoltร puรฒ ripresentarsi in maniera piรน o meno prevedibile per tutti i Borghi, ma gli effetti restano contenuti, nella misura in cui esse non interessano tutti i Borghi simultaneamente e, a dispetto delle rivalitร anche accese durante i giochi, gli uni vengono generalmente in soccorso degli altri quando necessario. Ad esempio, รจ giร accaduto che un Borgo prestasse un cavallo ad un altro Borgo che ne era sprovvisto. Nel 2022, il Borgo dei Franchi non aveva tamburini a disposizione. La capoborgo ha reclutato nei giorni che precedevano lโevento un unico giovanissimo percussionista, musicista di strada che nella serata del venerdรฌ si รจ esibito dapprima in solitaria e poi accompagnato dai tamburini di tutti gli altri Borghi, venuti in suo supporto. Le difficoltร contingenti di un Borgo sono quindi tendenzialmente arginate dalla soliditร della struttura nel suo complesso.
Lโattivitร dei tamburini suscita regolarmente le proteste di alcuni abitanti delle zone adiacenti i siti di allenamento. Ad oggi, lโamministrazione comunale ha assegnato dei siti per lo svolgimento delle prove il piรน possibile distanti dallโabitato, ma questa misura non รจ risultata sufficiente ad estinguere le contestazioni.
La Pro Loco lamenta invece un incremento delle difficoltร burocratiche e amministrative, legate a regolamentazioni sempre piรน stringenti e talvolta contraddittorie o fra loro incompatibili. Ad esempio, per lโutilizzo di animali nel corso della manifestazione รจ prevista la presenza di un veterinario dellโAsl di competenza oltre che di un veterinario dedicato allโevento. Ogni due anni รจ convocata attivata unโapposita Commissione di vigilanza a cui deve partecipare un veterinario dellโUnire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine); il numero di veterinari iscritti, tuttavia, รจ sempre piรน limitato: questo assoggetta la possibilitร di svolgimento dellโevento allโaleatoria disponibilitร dei professionisti e comporta allโassociazione di prevedere, oltre allโonorario, costi di trasferta sempre piรน importanti (negli ultimi anni, ad esempio, รจ capitato che i veterinari venissero da Roma o da Bolzano).
La Commissione di vigilanza stabilisce ogni due anni i criteri per lโaccoglienza del pubblico: tali criteri, tuttavia, appaiono contraddittori negli anni o incompatibili con la tutela del sito e comportano un notevole sforzo organizzativo da parte della Pro Loco per lโadeguamento delle condizioni di sicurezza degli spazi dellโarena. Ad esempio, per unโedizione i gradini di legno che si intervallano ai gradoni di pietra formando le scalinate sono stati considerati un intralcio e ne รจ stata richiesta la rimozione; lโanno successivo lโassenza degli stessi gradini รจ stata indicata come una mancanza e ne รจ stato richiesto il ripristino. In altre occasioni รจ stato richiesto allโassociazione di fissare elementi mobili alle gradinate di pietra, richiesta che non era possibile esaudire senza compromettere lโintegritร del sito archeologico, in aperta contraddizione con il rispetto delle norme stabilite dalle SABAP.
In passato, la Pro Loco si sosteneva in buona misura fornendo servizio di cambio valuta, molto utilizzato dai turisti in visita data la prossimitร con la frontiera francese. Con lโintroduzione dellโeuro questo introito consistente รจ venuto a mancare. Il contributo delle amministrazioni locali copre soltanto una piccola parte dei costi ed รจ sempre erogato su presentazione dei giustificativi di spesa giร saldati: questo richiede allโassociazione di anticipare lโintegralitร delle spese. Alcune voci di spesa non sono ritenute ammissibili, come il rimborso delle spese di viaggio ai figuranti del Corteo storico Matildico, poichรฉ non iscritti allโassociazione. In alcuni casi i giustificativi di spesa prodotti dai fornitori (ad esempio una ricevuta semplice per la biada per gli animali) non sono considerati validi. Questo comporta allโassociazione di trovare vie alternative di finanziamento di spese ritenute comunque necessarie per lo svolgimento dellโevento, nella consapevolezza che lโinasprimento delle condizioni di realizzazione rende sempre piรน difficile il mantenimento di elementi centrali per la festa e mina quindi la sopravvivenza dellโevento nel suo insieme. Ad oggi, lโevento รจ possibile grazie al notevole sforzo organizzativo della Pro Loco e dei Borghi, prestato su base esclusivamente volontaria, e alla grande capacitร di adattamento (ad esempio, per limitare le spese, la Pro Loco ha sospeso la fornitura di energia elettrica nel magazzino in cui sono conservati gli abiti e alcuni elementi scenici del Torneo). Le condizioni di stress e di tensione che tale sforzo provoca negli associati, tuttavia, da questi indicate come in costante incremento negli ultimi anni, possono rappresentare un rischio per il perdurare della manifestazione nel tempo.
Misure di valorizzazione
Al castello di Susa in occasione del Torneo e in diversi altri momenti nellโanno lโassociazione E20 in scena, attuale ente gestore del sito, organizza delle visite guidate teatralizzate dedicate alla figura di Adelaide. Queste visite permettono di trasmettere la storia della Contessa e cosรฌ favoriscono la comprensione degli elementi del corteo e del senso dei giochi organizzati in suo onore.
Dal 2018 la Contessa Adelaide partecipa al concorso La Dama dei castelli del Piemonte, indetto dal Comune di Pianezza (TO). Il concorso รจ aperto a tutti i comuni della Regione Piemonte sul cui territorio sorge (o sorgeva in passato) un castello. Una giuria composta da tutti i sindaci dei comuni coinvolti elegge la Dama dei castelli del Piemonte dellโanno, scelta in base โal portamento, al costume, alla bellezza della dama e alla coerenza figurativa con il periodo storico prescelto relativo al proprio castelloโ.
Nel 2022 รจ stato realizzato un album di figurine del Torneo storico dei Borghi, distribuito al pubblico dellโevento e agli abitanti di Susa. Lโalbum รจ suddiviso in sette sezioni: una dedicata alla rievocazione storica, una a tutte le coppie di conte e contessa negli anni, una a tutti i palii, una alle gare, una agli sbandieratori, una agli spettacoli e una ai sei borghi in cui รจ divisa la cittร . Le figurine sono in vendita nelle edicole e presso lโUfficio del Turismo.
Il Torneo รจ gemellato con il Gruppo storico matildico di Quattro castella, per iniziativa della Pro Loco. Altri scambi sono in fase di predisposizione, in particolare con Montefiascone e con gruppi esteri di rievocazione medioevale attivi nella ricostruzione di eventi della stessa epoca del torneo segusino.
Misure di salvaguardia
Lโevento รจ iscritto allโAlbo dei gruppi storici della cittร metropolitana di Torino.
Protagonisti
Lโorganizzazione dei Borghi
Come traspare nel discorso di moltissime persone intervistate, il sistema dellโorganizzazione in Borghi ha favorito lo sviluppo di un forte sentimento di appartenenza al proprio quartiere. Questo sentimento di appartenenza e di identificazione al proprio Borgo si traduce anche in rivalitร che possono diventare accese, sistemi di amicizia o di alleanza.
Ogni Borgo รจ diretto da un o una capoborgo, che rappresenta lโunico interlocutore ufficiale con la Pro Loco. In ogni Borgo sono poi individuati due dignitari, che rappresentano i nobili del quartiere e sono scelti abitualmente fra persone coinvolte da tempo tra i figuranti. I figuranti fanno realizzare gli abiti a proprie spese: spesso il loro confezionamento costituisce un investimento importante. Gli abitanti del Borgo possono essere coinvolti a vario titolo nella manifestazione, anche nelle attivitร di preparazione, fabbricazione degli accessori e degli oggetti necessari per le sfilate. Ogni Borgo dispone di un locale messo a disposizione dallโamministrazione comunale, dove conserva gli abiti, gli strumenti e gli accessori utili per la sfilata.
In molti borghi sono vive pratiche goliardiche, in particolare nel periodo che precede il Torneo. I Borghi si riuniscono abitualmente nelle serate del Torneo per serate conviviali che coinvolgono persone di tutte le etร .
Alcuni Borghi hanno ideato a partire dal proprio logo e colore un merchandising specifico: magliette, sciarpe, cappellini. Questo ha favorito anche la creazione di slogan e motti (es. โUltra Duriam semperโ).
I gruppi di tiro alla fune
Il tiro alla fune richiede un allenamento costante che riunisce le squadre regolarmente nel corso dellโanno (almeno settimanalmente a partire da gennaio) e prevede tecniche di irrobustimento fisico che sono mantenute segrete allโinterno di ogni Borgo. Poichรฉ lo sforzo fisico richiesto รจ notevole e richiede ottimali condizioni di salute, per questa attivitร lโaccesso รจ precluso ai bambini e agli adolescenti: gli allenamenti sono aperti a partire dallโetร adulta. I piรน giovani sono comunque coinvolti nelle tifoserie per la preparazione di animazioni e coreografie. Gli atleti di tiro alla fune partecipano anche a tornei e gare al di fuori di Susa.
I tamburini
I tamburini si riuniscono anche piรน volte alla settimana a partire dai mesi che precedono il Torneo nei siti appositamente predisposti. Le ritmiche proposte fanno parte di un repertorio costituito negli anni da ogni gruppo e costantemente incrementato. La durata รจ concepita per adattarsi al Regolamento del Torneo e quindi ai momenti dedicati ai tamburini (esibizione del venerdรฌ sera, ingresso in arenaโฆ). I tamburini si esibiscono in alcune occasioni anche al di fuori del Torneo storico dei Borghi, a Susa o in altri comuni, invitati nellโambito di altre manifestazioni e rievocazioni storiche.
Apprendimento e trasmissione
Dal 2015, la Pro Loco svolge diverse attivitร con le scuole per far conoscere la figura della Contessa e il Torneo e per sensibilizzare al rispetto nello sport.
Ogni Borgo opera per il coinvolgimento delle nuove generazioni fra i figuranti del corteo, nel proprio gruppo di tamburini e nelle diverse discipline sportive del Torneo. Lโattivitร dei tamburini si presta in particolar modo al coinvolgimento delle piรน giovani generazioni: per questo molti gruppi includono anche bambini e ragazzi molto giovani nelle loro formazioni.
La Pro Loco ha concepito un sistema di controllo e di sanzioni per verificare durante lโevento il rispetto del Regolamento in tutte le sue parti, in particolare per quel che riguarda gli abiti, gli accessori, le calzature, le acconciature e il portamento da tenere durante il corteo. Ad esempio, raccontano i responsabili del corteo, โormai quasi nessuno sgarra piรน su tatuaggi, piercing, occhiali, capo coperto. Allโinizio cโera chi pensava di poter sfilare in scarpe da ginnastica o masticando un chewing-gumโ. Ogni sanzione comporta al Borgo una sanzione che puรฒ andare da poche decine di euro a circa un centinaio: รจ interesse quindi dei responsabili di sfilata di ogni Borgo curare lโaspetto dei figuranti nei minimi dettagli. Negli anni, questa attenzione ha sviluppato nei partecipanti una sensibilitร particolare per lโestetica delle rievocazioni storiche. Quando il corteo di Adelaide รจ invitato ad altre manifestazioni, i figuranti riscontrano immediatamente le eventuali stonature rispetto al modello definito dal Regolamento, identificato come piรน rigoroso e filologico rispetto ad altre manifestazioni meno attente ai dettagli.
Metodo Ricerca
La ricerca si รจ svolta attraverso ricerca sul campo durante lโestate 2022.
Il lavoro รจ stato predisposto nella fase di stesura della scheda EVE, stabilendo un contatto con la Pro Loco, ente organizzatore dellโevento, e una prima fase di raccolta di informazioni mediante interviste telefoniche con il presidente, Salvatore Sabato, e la segretaria generale, Susy Sibille. A luglio 2022 si รจ svolta la fase di approfondimento etnografico, attraverso lโosservazione delle fasi di preparazione dellโevento in tutti suoi aspetti. In particolare, in collaborazione con la Pro Loco mi รจ stato possibile partecipare a numerosi momenti di preparazione nei diversi borghi: allenamento di tiro alla fune nel borgo di Traduerivi, allenamento di tiro con lโarco nel borgo dei Cappuccini, prove equestri in arena e prove dei tamburini del borgo dei Nobili, prove degli abiti del borgo dei Franchiโฆ Lโincontro con i diversi protagonisti mi ha permesso di approfondire lโanalisi del significato dellโevento per la comunitร e di comprendere i diversi ruoli, le tecniche, le regole di funzionamento tipiche di ogni borgo e quelle della manifestazione nel suo insieme. Oltre ai membri dei diversi borghi ho potuto inoltre intervistare altri soggetti che concorrono allโorganizzazione e allo svolgimento dellโevento: ad esempio alcuni consiglieri dellโassociazione, gli addetti ai costumi, gli arbitri delle gare, i gestori del castello di Adelaide, i volontari dei presidi sanitari e di sicurezza.
Dopo la fase di preparazione ho assistito allโevento, dalla serata inaugurale alla chiusura ufficiale e al proseguimento non ufficiale dellโevento, con i festeggiamenti presso il borgo vincitore (Traduerivi).
Le informazioni raccolte attraverso lโosservazione partecipante, le interviste e gli incontri informali sono state quindi sintetizzate e proposte alla Pro Loco per una revisione collegiale. Le informazioni qui proposte sono quindi il frutto della ricerca sul campo, rivedute ed integrate successivamente grazie agli scambi intercorsi con i membri dellโassociazione.
Organizzatori
Associazione Pro Susa (Associazione)
La Pro Loco di Susa nasce negli anni '50 del XX secolo; nel 1957 al suo interno nasce il gruppo folkloristico e prende avvio il progetto del Festival Internazionale del Folklore "Castagna d'Oro", uno dei primi festival sul tema in Italia. Oggi associazione, la Pro Loco organizza manifestazioni e attivitร per promuovere e valorizzare il turismo in cittร . Impegnata anche in ambito sociale, รจ punto di riferimento per le altre associazioni segusine nell'organizzazione di diverse iniziative.
Salvatore Sabato
Attuale Presidente della Pro Loco di Susa aps.
Fin da quando aveva 18 anni prende parte alla vita associativa della Pro loco, entrando nel gruppo folkloristico omonimo. Successivamente ne diventa consigliere e negli anni Novanta riporta in vita il Festival internazionale del folklore, sospeso da alcuni anni. Diventa quindi vice-presidente e dal 2009 presidente della Pro Loco. Nel 2022 ottiene il Premio โLocomotivaโ Nanni Vignolo per il suo impegno nellโassociazionismo.
A lui si deve lโorganizzazione degli scambi con Quattro Castella (RE) e la prefigurazione di ulteriori scambi attualmente in corso di concretizzazione. Durante tutto lโanno lavora allโorganizzazione del Torneo, mantiene i rapporti con i borghi e con gli enti pubblici e locali ai fini della riuscita dellโevento. Durante il Torneo, la sua presenza รจ stabile allโinterno dellโarena, piรน precisamente nel caveau.
Susy Anna Sibille
Entrata nella Pro Loco di Susa nei primi anni โ90, inizialmente per seguire il Festival Internazionale del Folklore, dal 2014 ricopre anche il ruolo di segretaria. Segue la programmazione del torneo, in particolare cura la richiesta dei vari permessi, le richieste di contributi e stila i bilanci. Durante il torneo si occupa del regolare funzionamento della cassa e mantiene i contatti tra lโesterno (dove รจ situato il pubblico) e lโinterno dellโarena dove si trovano i figuranti, la giuria e gli addetti della Pro Loco.
Stefano Angelo Paschero
Fin da bambino nel Borgo de Nobili, dalla sua passione per il cucito diventa ben presto lui stesso sarto per il borgo. La sua tesi di Laurea รจ dedicata alla Contessa Adelaide e da lui nascono le idee delle visite teatralizzate sulla contessa al Castello. Consigliere della Pro Loco segusina dal 2016, si occupa dei costumi. A lui si deve la realizzazione di bozzetto, abito e stola di Adelaide e Oddone nel 2019.
Anna Branciari
Di origine marchigiana, studia tra Macerata e Roma. Frequenta lโatelier del maestro Uvo Pannaggi per formarsi come artista e diventa in seguito docente di storia dellโarte ed educazione artistica. Esordisce come pittrice nel 1973 a Torino, dove le venne assegnato il primo premio di pittura in occasione dellโinaugurazione del nuovo Teatro Regio. Da allora le sono dedicate numerose mostre personali. Nel 2002 dipinge il Palio per il Torneo Storico dei Borghi e negli anni seguenti diventa consulente per i costumi del corteo. Attualmente si occupa della ricerca del pittore del Palio ed insieme al consiglio direttivo analizza e studia i temi di sfilata, che variano di anno in anno.
Massimo Chianello
Da sempre attivo nella vita associativa cittadina e valligiana, รจ attore di teatro amatoriale e presentatore di numerosi eventi cittadini.
Nel Torneo Storico ricopre il ruolo di presentatore dellโevento nelle tre giornate medievali.
Insieme allโalfiere si occupa si occupa della stesura dei testi utilizzati nelle diverse fasi della manifestazione.
Localizzazione
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