La manifestazione rievoca la permanenza del prigioniero detto “la maschera di ferro” nel carcere di Pinerolo. L’evento si apre il sabato pomeriggio con il bando della festa: per le strade e le spianate del centro storico di Pinerolo i Tamburini di Pignerol accompagnano i Banditori della Cittadella Anna Formento e Valter Ferrero, che enunciano il programma della manifestazione storica. Il pomeriggio prosegue con animazione musicale e danze a tema seicentesco, con la partecipazione di gruppi storici provenienti da altre regioni e paesi, che la sera si ritrovano in piazza San Donato per presentare i loro spettacoli.

Nelle vie e nelle piazze adiacenti (i bastioni della via detta dei Principi d’Acaja, il piazzale della chiesa di Sant’Agostino, la chiesa di Santa Chiara) hanno luogo altre esibizioni, mostre di pittura e ceramiche in stile seicentesco, esposizioni di antichi mestieri. Nei pressi del pozzo è allestita la cella della Maschera di Ferro che dà il nome all’evento. I Nobili di Pignerol montano la guardia. La mattina della domenica in cattedrale si tiene una messa alla presenza dei figuranti. Il pomeriggio, alle 15, si dà il via allo spettacolo di rievocazione storica, il cui titolo cambia ogni anno in funzione del tema (nel 2018 è stato “La famiglia Reale” – “La Route d’Artagnan”).

Sul palco, sito in piazza Vittorio Veneto, arrivano i Cavalieri della Route d’Artagnan al cospetto di d’Artagnan e dei Moschettieri. Si esibiscono quindi i Tamburini di Pignerol e diversi gruppi di musici e sbandieratori. Da lì, i gruppi ospiti si distribuiscono negli spazi assegnati (piazza Facta, casa Bonadé-Bottino, piazza San Donato, via Principi d’Acaja, chiesa S. Agostino) per esibirsi fino a sera. Il MUSEP – Museo Civico Etnografico del Pinerolese organizza un’esposizione tematica. Le Poste organizzano un annullo filatelico speciale per l’evento.

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