La rievocazione storica
L’evento rievoca la figura di Arduino, marchese di Ivrea e re d’Italia dal 1002 al 1014, che osò sfidare l’autorità imperiale germanica di Ottone III e Enrico II e transitò nel borgo di Corgnate (oggi Cuorgnè), acclamato dagli abitanti accorsi a festeggiarlo. La manifestazione si svolge, salvo eccezioni, nel mese di maggio con la partecipazione di centinaia di figuranti in costume medievale. Cuorgnè si divide in sette borghi che si sfidano nel Torneo: Sant’Anna, San Faustino, San Giovanni, San Giacomo, San Rocco, San Luigi, Ronchi San Bernardo-Maddalena. Tutto il centro storico è allestito a tema medievale: sotto i portici si predispongono postazioni per il cambio delle monete in “arduini” da spendere, i ristoranti servono i piatti della tradizione locale, si organizzano canti, balli, spettacoli itineranti e libagioni in onore di re Arduino e della sua sposa, regina Berta. I costumi riproducono fedelmente gli abiti dell’epoca, i musici e i cantastorie raccontano storie di monaci e lebbrosi, streghe, artigiani e contadini, armigeri e fornai dell’anno Mille.
La manifestazione esordisce il sabato sera con l’uscita dei Reali dal Teatro Comunale e con il corteo che si dirige verso piazza Martiri, dove si tiene la solenne cerimonia di investitura e la consegna dei mantelli al re Arduino e alla regina Berta, che vengono pubblicamente acclamati. Viene poi disputata, davanti ad una giuria, la Gara dei tamburi, prima delle gare che concorrono all’assegnazione del Palio.
La domenica, al termine della Messa, durante la quale viene benedetto il drappo del Palio, il corteo esce dalla chiesa parrocchiale, sfila per le vie dei borghi, quindi i Reali e le rappresentanze dei Borghi visitano piazza Boetto, la piazza degli stemmi, ed il mercato medievale e si dirigono in via Arduino dove è allestita la tavola per il Pranzo del re, con piatti della tradizione canavese (in caso di maltempo la tavola si sposta sotto i portici). Nel pomeriggio si svolgono altre gare che concorrono alla conquista del Palio: la gara degli arcieri, la corsa nei sacchi e quella delle biulantine, nella quale quattro concorrenti reggono un piano di legno su cui sono collocati tronchi cilindrici che non devono cadere durante il tragitto, infine il “tiro del canapo”, cioè di una fune: prova di forza a gruppi molto sentita e competitiva. A conclusione della giornata, avviene la premiazione delle gare svolte, compresa la gara dei tamburi della sera precedente, con l’esibizione del vincitore.
Il venerdì successivo riaprono le bettole e le casse per il cambio, i figuranti reinterpretano i loro ruoli, riprendono gli spettacoli medievali itineranti nelle vie del centro storico. Alle 21 si tiene la corsa delle botti, prova che si inserisce nell’ambito del Palio dei Borghi. Iniziano le fasi preliminari della gara: si procede all’ estrazione dell’ordine di gara e una damigella mette la fascia con i colori del proprio Borgo al braccio dei concorrenti, quindi, presa visione del percorso da seguire, la gara ha inizio, con una grande partecipazione delle tifoserie dei Borghi.
Il sabato sono in programma diverse animazioni, variabili negli anni: spettacoli, laboratori per bambini, esibizioni sportive e musicali. La sera, l’intero paese, alla luce delle torce, festeggia l’arrivo di Re Arduino a cavallo, con il corteo storico e l’armata con la cavalleria. Arduino torna vittorioso dopo l’assedio della Rocca di Sparone (To) e viene celebrato insieme ai suoi soldati per aver tenuto testa alle forze imperiali germaniche «la Rocca – spiegano gli organizzatori – era un tempo assolutamente inespugnabile: la resistenza degli arduinici e l’asprezza della stagione invernale ebbero la meglio sui soldati imperiali che, abbandonato il lungo assedio, desistettero e tornarono in Germania».
La domenica, giornata conclusiva, nel primo pomeriggio il corteo storico dei Reali, della Corte, dei figuranti dei borghi e di tutti gli ospiti provenienti dal territorio della Marca si dirige verso il Ponte Vecchio. In serata, in piazza Pinelli avviene il giudizio storico del Palio dei Borghi e, dopo il carosello di chiusura con tutti i gruppi storici, si proclama solennemente il Borgo vincitore a cui viene assegnato il drappo. Infine, dopo una gran tamburata di chiusura, i Reali visitano per l’ultima volta le bettole del centro e la manifestazione si conclude.
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