La rievocazione del Ver sacrum si svolge a Bojano il 13 agosto; è composta da due parti: un corteo storico e una rappresentazione teatrale che intende narrare alcuni secoli della storia cittadina, dalla fondazione avvenuta nel VII secolo a.C. fino al conflitto con Roma (tra il IV e il I secolo a.C.). Al corteo partecipano numerosi figuranti (circa trecento), provenienti dalla città ma anche da altri centri molisani.

Il corteo prende avvio nel tardo pomeriggio e, dopo aver attraversato ampia parte del centro cittadino, si conclude in Piazza Roma. Sfilano numerose delegazioni che rappresentano i popoli sanniti del centro Italia: oltre ai Pentri, sono presenti delegazioni dei popoli riuniti nella Lega italica, nonché gli Opici, il popolo che abitava il territorio prima dell’arrivo dei Sanniti. Ogni delegazione è composta da uomini e donne di ogni età, che sfilano a piedi o a cavallo, a seconda del ruolo sociale rappresentato.

A conclusione del corteo, in Piazza Roma, si procede alla rappresentazione teatrale, in cui vengono messi in scena alcuni episodi centrali del mito di fondazione della città di Boiano, l’antica Bovaianom, capitale dei Sanniti Pentri. Lo spettacolo si svolge su un palco, e costituisce parte integrante della rievocazione; Vi prendono parte attori professionisti e non, selezionati dalle scuole di recitazione regionali. Un ruolo centrale nella rievocazione è nel personaggio di Comio Castronio, condottiero che avrebbe guidato – secondo quanto narrato da Strabone – il gruppo dei giovani sabini durante la migrazione del Ver sacrum, seguendo il corso del toro sannita, l’animale totemico scelto dal gruppo di lingua osca. Altri ruoli importanti sono quelli dei figuranti che rappresentano il comandante dei Pentri, Gavio Papio Mutilo, e quello dei Marsi, Quinto Poppedio Silone.

Vengono dunque rappresentate alcune fasi della storia dell’antico Sannio, dal momento dell’arrivo dei Sabini emigrati durante il Ver sacrum: la consacrazione, il consiglio degli anziani, la divinazione, la migrazione, la fondazione di Bovaianom, i combattimenti della Legio linteata, il matrimonio sannita, la figura del vecchio saggio (o “uomo degno”, che ha perso il figlio in battaglia e affida la giovane nuora a un altro guerriero), i giochi funebri, la celebrazione della Lega italica. La trama dello spettacolo è introdotta da una voce narrante, per cui nelle varie edizioni si è fatto ricorso a vari professionisti del mondo dello spettacolo (nelle ultime edizioni: Edoardo Siravo e Lello Lombardi).

La manifestazione è molto partecipata, e per l’occasione la città di Bojano viene raggiunta da un gran numero di turisti, provenienti anche da altre regioni.

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