Il Palio di San Nicola di Sirolo è una rievocazione storica che si svolge all’interno della festa del santo patrono della città, San Nicola di Bari, nel fine settimana immediatamente successivo al 9 maggio, giorno della festa del santo. Nel primo pomeriggio del sabato la manifestazione si apre ufficialmente con l’allestimento della Fiera di San Nicola, con espositori e botteghe di artigianato locale e di arti e mestieri antichi, cui segue nel primo pomeriggio l’organizzazione dei giochi medievali presso il Parco della Repubblica.

Intorno alle 17 si avvia il corteo dei figuranti della Disfida della Canaja (cioè dei ragazzi): una gara tra le contrade, i cui partecipanti hanno un’età compresa tra i 10 e i 13 anni. I ragazzi si sfidano in una serie di gare di abilità, analoghe a quelle che avranno luogo il giorno seguente nella Disfida delle contrade; la disfida si svolge presso il Parco della Repubblica. La domenica pomeriggio in Piazza Giovanni da Sirolo ha luogo il raduno delle contrade, i cui figuranti avanzano in corteo fino a Piazza Vittorio Veneto. Il corteo delle contrade è preceduto da tamburini e sbandieratori, gonfaloni; i figuranti in costume d’epoca rappresentano la nobiltà, che apre il gruppo, poi il popolo, i contadini, gli artigiani, gli atleti delle contrade, ciascuna col proprio gonfalone e colore. L’ambientazione della rievocazione è tardomedievale.

Arrivati in Piazza Vittorio Veneto, dopo la benedizione dei vessilli delle contrade, si dà inizio al palio. Gli atleti delle contrade si sfidano in una serie di gare di abilità: inizialmente devono utilizzare un piccolo recipiente di metallo (una ciotola per l’acqua) per trasportare dell’acqua da una botte in legno a un secchio posto dall’altro lato della piazza. Il tragitto si compie correndo, prestando attenzione a non far cadere l’acqua; il recipiente è sorretto da una base circolare in legno, che ne agevola il trasporto. Vince questa parte del palio la squadra che per prima riempie il proprio secchio. Seguono altre gare di abilità (tra cui corsa col secchio e suono della campana), alla fine delle quali viene proclamata la contrada vincitrice, che poi sarà premiata.

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