Il Palio della Rana si svolge a Fermignano la Domenica in Albis, ed è preceduto da una serie di eventi nei due giorni immediatamente precedenti. La manifestazione inizia il pomeriggio del venerdì con l’allestimento del campo degli arcieri e prosegue in serata con la rievocazione dell’assalto al castello (episodio di fine XVI secolo, volto a individuare nel castello di Fermignano persone accusate di praticare le arti della stregoneria) e il processo a Donna Laura, che sarà poi condotta al rogo poiché dichiarata strega (e conosciuta come “la strega di Farneta”). Questi eventi sono generalmente curati da compagnie di rievocatori provenienti da territori della provincia di Pesaro-Urbino: la Compagnia del Corvo di Sassocorvaro, la Compagnia d’Arme Città di Urbino, la Pandolfaccia di Fano).

Nel pomeriggio del sabato si svolge il Palio dei Putti, che consiste in una sfida tra i più giovani membri delle contrade; i putti hanno al massimo dodici anni e si sfidano in giochi popolari, quali la corsa coi sacchi, il tiro alla fune, la corsa alla fonte, e in una versione ridotta del Palio della Rana. Nel tardo pomeriggio del sabato si svolge il Torneo degli Arcieri Castrum Firmignani (una sfida tra le contrade, con l’arco) e il Torneo dei Tamburini, detto anche Torneo dei Musici, che consiste in un raduno di tamburini provenienti da vari territori. Al mattino della domenica i figuranti si radunano per assistere alla funzione religiosa e partecipare alla benedizione delle rane; nel pomeriggio, dopo l’ingresso solenne della delegazione del ducato di Urbino (figuranti che rappresentano il duca e la sua corte), accompagnata da musici e sbandieratori, si tiene il corteo storico per le vie del centro cittadino.

Il corteo si compone di numerosi figuranti (circa 300), che rappresentano la nobiltà e il popolo di Fermignano. Questa la struttura del corteo: precede il gruppo del castello, con i musici del Palio, il vessillifero comunale e i mazzieri, i consiglieri comunali e massari, la confraternita del gonfalone, le corporazioni, le dame e i popolani. Seguono i giudici (maestri di campo, giudici di campo, giudici di partenza) e le contrade – Ca’ L’Agostina, Calpino, La Pieve, La Torre, San Lazzaro, San Silvestro, Santa Barbara -, ciascuna con gonfalone e scorta, cavaliere, dama e damigelle, scarriolanti, alfieri con bandiera. Il gruppo dei cavalieri, gli arcieri e i popolani chiudono il corteo. A conclusione del corteo si svolge la lettura del bando e ha luogo la visita veterinaria delle rane.

Dopo l’esibizione di sbandieratori e musici prende il via il Palio della rana: quattro concorrenti per ogni contrada per ogni contrada deve portare su una carriola di legno una rana e non farla cadere, mentre corre per raggiungere il traguardo; i corridori sono detti scarriolanti. Il palio si corre lungo un percorso di circa 170 mt, da Via Martiri della Libertà fino a Piazza Garibaldi. Al palio segue la cena nelle taverne e lo spettacolo che conclude la manifestazione: l’incendio della Torre e del Ponte; si tratta di uno spettacolo pirotecnico che simula l’incendio di due simboli del centro di Fermignano.

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