La rievocazione storica
La Festa Bella si tiene ogni tre anni nel territorio di Spelonga, frazione di Arquata del Tronto; si tratta di una manifestazione molto complessa, con cui la comunità ricorda la battaglia di Lepanto del 1571 e la partecipazione vittoriosa di circa 150 spelongani arruolati dall’esercito pontificio per combattere l’avanzata turca nel Mediterraneo. La manifestazione si svolge in più giornate lungo tutto il mese di agosto.
Il primo sabato di agosto si svolge la benedizione dei Santesi (sono detti così gli uomini del gruppo), del capo-palo e dei capo-rione in partenza. La prima domenica di agosto un folto gruppo di spelongani si reca nel Bosco Farneto, sui Monti della Laga, per scegliere e poi tagliare un grosso abete bianco (la tradizione vuole che si scelga l’albero più alto del bosco), della lunghezza di 25-30 metri; quest’albero sarà poi portato in paese a simboleggiare l’albero maestro della nave con cui gli spelongani resistettero durante la battaglia, tornando in patria vittoriosi e portando con sé una bandiera sottratta a una nave turca. Il folto gruppo di uomini è caratterizzato dall’abbigliamento, che ricorda quello dei soldati che parteciparono alla battaglia di Lepanto: tutti hanno una camicia rossa e un copricapo dello stesso colore, oltre a un fazzoletto al collo. Dopo il taglio, l’albero viene ripulito di tutti i rami e preparato per il suo trasporto; nel frattempo si fa festa con musica e canti.
Il giovedì successivo si tiene il saluto ai “centocinquanta valorosi” in partenza per i Monti della Laga; la partenza ha luogo al mattino del venerdì. Il folto gruppo, composto da più di un centinaio di uomini, in tre giorni riesce a trasportare a braccia l’albero fino alla piazza di Spelonga, lungo sentieri di montagna: per far questo tutto il tronco viene puntellato con perni attraverso cui si fissano delle funi, e poi sollevato per mezzo di pali di legno. L’albero fa ufficialmente il suo ingresso la domenica pomeriggio. Un’altra tappa importante, durante questo percorso, è costituita dall’incontro che avviene in località “Passo Il Chino”, a 1600 metri di quota (si consideri che Spelonga è situata a un’altitudine di 946 m s.l.m).
La domenica, dopo la messa e il pranzo in località Vazzallesa, si celebra l’arrivo dell’albero, che viene portato in corteo e collocato nella piazza del paese, dove si fa festa fino a notte inoltrata. Il corteo, che attraversa tutto il paese, rievoca il ritorno dei soldati da Lepanto e l’accoglienza festosa da parte della comunità; un giovane del paese rappresenta Marcantonio Colonna che incede a cavallo prima del gruppo, con i due paggi che portano la bandiera turca. Nei giorni seguenti in paese si svolgono varie attività, tra cui il Palio dei rioni e la Sagra della Pasta alla Lepanto; il Palio è in realtà articolato in tre fasi, nelle settimane successive, e si compone di alcune gare di abilità tra i quartieri del paese (gara del segone, corsa dei somari, gara della pannella – in cui i rioni si sfidano a chi fa pannella più grande. La pannella è una preparazione alimentare a base di acqua, farina e uova). Nel frattempo tutto il paese partecipa alla preparazione dell’albero, che viene sfrondato e levigato lungo il tronco, lasciando solo dei piccoli rami sommitali (che vengono però ripiegati, per richiamare l’albero di una nave) e la punta.
La domenica dopo ferragosto nella piazza del paese ha luogo uno dei momenti più impegnativi della festa: l’alzata dell’albero della nave. Sempre a braccia, con il solo ausilio di funi, con funzione di tiranti, e scale, poste a sostegno e spinta, l’albero viene issato al centro della piazza; sulla sua sommità viene collocata e una copia della bandiera turca conservata nella chiesa parrocchiale di Sant’Agata. Per realizzare questa complessa operazione tutta l’area della piazza viene transennata, e l’ingresso è consentito solo agli alzatori, gli stessi uomini che hanno tagliato e trasportato l’albero; il tronco viene fissato a terra (si scava un’apposita trincea) e si procede lentamente al suo sollevamento: da un lato si procede al tiro con le funi, mentre dall’altro si puntella e si spinge l’albero con scale di lunghezza crescente, finché pian piano tutta la struttura non sia perfettamente sollevata in verticale. Tutta l’operazione è accompagnata da grida di incitazione della folla, anche posta sui ballatoi e sui balconi delle case, che cadenza le azioni di tiro e sollevamento.
Attorno all’albero si procede poi a realizzare la struttura e gli addobbi che rappresenteranno la barca rievocativa della partecipazione e della vittoria degli spelongani a Lepanto; tutta la struttura viene ricoperta di rami di abete. Nel succedersi degli eventi che puntellano per tutto il mese di agosto la Festa Bella, va certamente ricordata la processione del 25 agosto in onore della Madonna della Salute, che è all’origine di tutte le celebrazioni del periodo: a questa Madonna, infatti, si attribuisce la protezione dei soldati spelongani durante la battaglia di Lepanto. L’ultimo fine settimana di agosto si svolgono la festa delle frazioni, la messa di ringraziamento, pranzo di chiusura e la premiazione del Palio dei Rioni.
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