La rievocazione storica
Il Palio si rifà alla Pace di Lodi, siglata nel 1458. Secondo le fonti storiche consultate dagli organizzatori del Palio, la popolazione lodigiana festeggiò il trattato con la corsa di carrozzoni. Il Palio riprende questa descrizione con una serie di sfide tra otto rioni, i cui fantini gareggiano su cavalli di legno montati su ruote e spinti a mano. Tradizionalmente, il Palio viene descritto come “il Palio dove i cavalli non si azzoppano mai.”
L’evento si compone di due giornate: il sabato sera prevede la presentazione dei rioni partecipanti al palio e uno spettacolo musicale, mentre la domenica è il cuore dell’evento. Dopo la messa in cattedrale alla mattina, a partire dalle 15, si ha la sfilata dei rioni, durante la quale si inscenano gli avvenimenti storici più importanti di Lodi, i quali si susseguono di anno in anno e vanno a comporre l’evento a sé stante “La storia del Palio”, che viene accompagnato dalla musica di una banda o di un’orchestra locale. Nel corso degli anni, sono stati rievocati i seguenti avvenimenti:
1) la fondazione di Lodi da parte dell’imperatore Barbarossa (3 Agosto 1158);
2) la firma del trattato di pace di Lodi (9 Aprile 1454), che mise fine alla guerra tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano;
3) l’incontro tra l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo con l’antipapa Giovanni XXIII (2 Dicembre 1413), durante il quale si annunciò il Concilio di Costanza per porre fine allo scisma d’Occidente;
4) la vita del Vescovo di Lodi, Carlo Pallavicino (1456-1497);
5) la partecipazione del soldato di ventura Bartolomeo, o Fanfulla di Lodi (1477-1525), alla Disfida di Barletta (1503) tra l’esercito francese di Luigi XII e quello spagnolo di Ferdinando II d’Aragona per la spartizione del Regno di Napoli. Per l’occasione, il gruppo storico “La Disfida” di Barletta ha partecipato alla rievocazione;
6) la battaglia del Ponte d’Adda tra le truppe napoleoniche e austriache (10 Maggio 1796);
7) la vita dello scienziato lodigiano Paolo Gorini (1813-1881), in particolare l’invettiva lanciata dalla statua in marmo di Gorini ai lodigiani;
8) l’arrivo di Garibaldi a Lodi (26 Marzo-10 Aprile 1862);
9) la storia della soprano Giuseppina Strepponi (1815-1897) e della scrittrice Ada Negri (1870-1945), entrambe lodigiane.
Queste rappresentazioni ed evocazioni storiche sono sempre state interpretate da figuranti esterni. Alle 17, dopo la presentazione dei rioni, si svolgono le tre gare che determinano la vittoria del Palio:
1) la gara degli anelli, dove il fantino a cavallo, spinto da due atleti, dovrĂ infilare con una lancia quattro cerchi posti nel quadrilatero della piazza nel minor tempo possibile;
2) la sfida dei puledrìn (puledri), dove bambini e preadolescenti degli otto rioni fanno un giro della piazza a cavallo e spinti da due ragazzi;
3) la cursa dei cavai (corsa dei cavalli), durante la quale i concorrenti degli otto rioni, spingendo il proprio cavallo, devono percorrere tre giri della piazza. Chi arriva primo al traguardo posto davanti alla cattedrale si aggiudica il Gonfalone della Città di Lodi.
Il Palio si conclude con la cerimonia di premiazione, dove il sindaco di Lodi consegna al rione vincitore del Palio el baston de San Bassan (il bastone di San Bassiano), patrono della cittĂ di Lodi. Il Palio è preceduto, a Luglio, dalle competizioni in bicicletta acquatica o canoa lungo le rive dell’Adda, per poi concludersi con spettacoli pirotecnici e carri allegorici sul fiume (“Palco Adda”).
Protagonisti
Wasken Boys (ente promotore dell’evento, ideatore dell'evento, organizzatore dell'evento)
Localizzazione
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