L’evento ricostruisce il saccheggio di Laigueglia nel 1546 ad opera dei saraceni, capitanati dal pirata Dragut, figura ricorrente nelle feste legate alla marineria in Liguria. Secondo la leggenda, i saraceni sbarcarono sulla spiaggia e misero a ferro e fuoco la città. I partecipanti alla manifestazione sono divisi in due schieramenti: gli “autoctoni”, in tuniche bianche, e gli “invasori turchi”, in vesti nere, si scontrano sulla riva del mare ingaggiando una battaglia di palline di gommapiuma.
Durante gli scontri vengono sparati fuochi d’artificio per illuminare la baia. Tutt’intorno risuonano i tamburi. Il bastione, progettato dai laiguegliesi nel XVI secolo per esigenze difensive, è avvolto dal fuoco.