Fin dalla seconda metà del ‘400 venivano organizzate sistematicamente giostre e giochi vari fra i campioni dei quattro quartieri in cui la città era divisa. La tradizione si rinnova in occasione della festa patronale ad iniziare dai bandi di sfida dei quattro quartieri.
Ogni Quartiere sfida gli altri tre in dialetto. Dopo iniziano i giochi, divisi per eliminatorie, semifinali e finali: il Pallone, un tipo di calcio fiorentino, il tiro alla fune, la corsa della conca, ovvero un bacile di rame portato sulla testa, la filatura del fuso (chi la produce il filato più lungo e bello e, soprattutto, che non si spezza, vince) e il tiro con l’arco. Chi totalizza il maggior numero di punti complessivo si aggiudica il titolo di vincitore dei giochi.