La rievocazione storica
L’evento commemora la solennità di San Donato, patrono di Cividale (la prima attestazione del Palio risale alla metà del XIV secolo). La rievocazione inizia il venerdì sera nel momento in cui dalla chiesa del borgo vincitore della precedente edizione esce il Palio e si torna al Duomo di San Donato. Le taverne si aprono ai turisti e ai cividalesi e cortei di musici, giocolieri, giullari e sputafuoco sfilano per le vie cittadine illuminate a festa.
Il sabato si svolgono le gare per l’assegnazione del Palio, a cui partecipano i borghi cittadini: tiro con l’arco e corsa pedestre. Tutte le competizioni sono accompagnate da cenni storici sull’arte del tiro con l’arco e con la balestra. La domenica si celebra nel Duomo la messa solenne in onore del patrono, San Donato; qui viene esposto il busto reliquiario del santo, opera orafa risalente al XV secolo. Segue un corteo solenne che attraversa le vie della città e i campanili dei cinque borghi di Cividale suonano le antiche melodie cividalesi. Nel pomeriggio si svolgono le gare di tiro con l’arco e con la balestra. Al termine delle gare un corteo di armigeri, patrizi, popolani e tamburi accompagna il Palio, che sarà donato al borgo vincitore.
Durante le tre giornate si svolgono animazioni musicali, dimostrazioni didattiche itineranti, antichi giochi, spettacoli a tema sulla vita del Patriarca Marquardo, dimostrazioni dell’arte della falconeria e spettacoli pirotecnici. Vengono, allestiti mercatini e taverne medievali lungo le vie e le piazze della città. Il menù a tema comprende diverse portate; sono esclusi quegli alimenti provenienti dalle Americhe (patate, tacchino) o cibi e bevande moderni (bottigliette d’acqua, lattine).
Localizzazione
Sorry, no records were found. Please adjust your search criteria and try again.
Sorry, unable to load the Maps API.