La rievocazione storica
La rievocazione è pensata per rivivere lo spirito delle origini della città, la sua storia e le sue tradizioni. Tempora in Aquileia inizia con una serie di micro-eventi dedicati ad alcuni aspetti caratteristici della società e della cultura di epoca romana, coinvolgendo anche altri luoghi della città, come il Museo Archeologico Nazionale.
La cerimonia di apertura è rappresentata dai Fuochi di Beleno, simbolo della festa del solstizio, tra riti e danze del popolo celtico. Beleno era infatti una delle divinità più diffuse tra le genti di cultura celtica di tutta Europa. Si prosegue poi con la rievocazione dell’incontro delle delegazioni della Repubblica romana con i Celti (con i quali dopo anni daranno vita a una koinè culturale unica) fino a ripercorrere gli eventi legati al console Longino.
Il programma si concretizza poi in attività didattiche, in spettacoli dei ludi gladiatori, in proposte enogastronomiche del tempo, in momenti di danze e intrattenimento musicale, per arrivare poi al rito del sulcus primigenius, che sancì la fondazione romana della città di Aquileia. Vengono ricostruiti anche due grandi campi storici, poco distanti dall’area del mercato storico dedicata agli artigiani. Il primo è quello celtico, che si contraddistingue per la presenza di tende, suppellettili e scene di vita quotidiana.
Tra le più importanti popolazioni presenti sul territorio prima della fondazione di Aquileia c’erano i Celti Karni. Il termine Karni deriva probabilmente dalla parola in lingua celtica “karn”, ossia roccia. Il secondo campo storico è quello del castrum romano, che era l’accampamento (o fortificazione) dove risiedeva in forma stabile o provvisoria un’unità dell’esercito romano, ad esempio la legione.
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