La rievocazione storica
Il Palio rievoca la pace tra Federico da Montefeltro (Urbino) e Sigismondo Malatesta (Rimini) attuata nel 1459 nel convento francescano sul Monte Formosino, ora di proprietà privata. Il Palio prevede la sfida tra quattro contrade, le quali, tuttavia, non afferiscono a una fonte storica ma sono state create in funzione del Palio.
Queste quattro contrade – Borgo, Castello, Montebello (la parte adiacente a Pesaro) e Contado (i paesi limitrofi) – sono associazioni autonome. Nei quattro giorni del Palio, il centro storico di Mondaino è chiuso al passaggio del traffico e ospita un mercato medioevale sempre aperto. Oltre alle rappresentazioni teatrali e agli spettacoli relativi agli sbandieratori, musici e falconieri, nell’arco dei quattro giorni si ripete sia la scena della rappacificazione tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro, sia il corteo storico.
La domenica del Palio, si ha sia la corsa delle oche, incitate dai corridori delle quattro contrade, sia la gara dei balestrieri di Mondaino. Le due sfide determinano la scelta delle pedane di partenza per il Palio. Quest’ultimo consiste nel gioco dei quattro cantoni: i contendenti – due per ogni contrada – si scambiano di posto occupando, correndo, il cantone libero, passandosi il testimone cercando di concludere per primi il giro dei quattro cantoni.
L’intera manifestazione si conclude con i fuochi d’artificio alla rocca.
Protagonisti
Proloco di Mondaino (ente promotore dell’evento, ideatore dell'evento, organizzatore dell'evento)
Localizzazione
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