La rievocazione storica
La rievocazione fa riferimento al pernottamento di Borso d’Este nel Castello di Lugo, nel 1471, mentre si recava a Roma per ottenere l’investitura a Duca di Ferrara da parte di Papa Paolo II. Come riconoscimento ai festeggiamenti degli abitanti di Lugo a Borso d’Este, quest’ultimo conferì alla cittadina il titolo di capitale della Romagna Estense. La Contesa Estense consiste in due diversi momenti: il primo durante i festeggiamenti di San Francesco da Paola con il “Palio di San Franceschino” ed il secondo con il “Palio Contesa Estense”, che si svolge tutti gli anni per tutta la settimana che comprende il 15 maggio, festa del patrono della città Sant’Ilaro Abate da Galeata.
Le principali attività o gare che al momento costituiscono il Palio Contesa Estense sono: il Palio degli Sbandieratori (senior e under), il Palio dei Musici, il Palio della Soave Creatura e il Palio della Caveja (fune in dialetto) composta da uno stelo di ferro e da una parte alta e piatta, la caveja veniva posta sulla parte anteriore di aratri e carri. Dalla parte piatta, detta pagella, pendevano larghi anelli). Ciascun Palio prevede una premiazione a sé stante, nella fattispecie: al Rione/Contrada vincitore del Palio viene consegnato il relativo stendardo che rimane in custodia del Rione/Contrada fino al Palio Contesa Estense dell’anno successivo. All’apertura del Palio Contesa Estense gli stendardi dei Pali vengono riconsegnati e “rimessi in gioco”. Al termine della disfida, ogni stendardo viene consegnato al vincitore della singola gara di quell’anno. I punteggi ottenuti in ogni singolo Palio vengono elaborati e determinano la classifica del Palio Contesa Estense. Al vincitore del Palio Contesa Estense viene consegnato un drappo con un dipinto a tema realizzato dalla pittrice Paola Imposimato (pittrice fiorentina).
Il periodo della manifestazione (Palio di San Franceschino e Palio Contesa Estense) è aperto il sabato pomeriggio antecedente con una Conferenza Stampa. La mattina della conferenza stampa vengono esposti dalla rocca estense gli stendardi con i colori dei Rioni/Contrada e lo stendardo di Contesa Estense. Durante la conferenza stampa, si presenta il programma e il drappo del Palio Contesa Estense, che rimarrà di proprietà del rione-contrada vincitrice, e si ha il giuramento del Podestà, dei Consiglieri Anziani, del Maestro di Campo e dei Maestri di Sfilata. Il Palio di San Franceschino consiste in una serie di giochi di piazza che possono cambiare di anno in anno. Questo Palio non rientra nel periodo storico di rievocazione di fine 1400 ma ad un periodo storico successivo dove, terminata l’organizzazione feudale, si entra nel periodo dello Stato pontificio. Le varie gare non vengono disputate tra i Rioni/Contrada ma da squadre che rappresentano le principali chiese cittadine di allora. Come già anticipato, il Palio Contesa Estense è ad oggi costituito dalle seguenti gare/pali: il Palio Sbandieratori e il Palio Giovani Alfieri. Ogni Rione presenta gli Sbandieratori, Under e Assoluti (Senior), per partecipare ai quattro esercizi in gara (Singolo, Coppia, Piccola Squadra e Grande Squadra) e il gruppo Musici (Chiarine e Tamburi) valutati per l’accompagnamento alla Grande Squadra. Al Rione/Contrada vincitore delle specialità Assoluti viene consegnato il Palio Sbandieratori, al Rione/Contrada vincitore delle specialità Under viene consegnato il Palio Giovani Alfieri. La gara viene valutata da Giudici Federali F.I.SB. in base al vigente regolamento F.I.SB. (Federazione Italiana Sbandieratori).
Il Palio Musici è costituito da tre gare e relativi punteggi: l’accompagnamento grande squadra del Palio Sbandieratori (il punteggio è dato da giudici musici FISB), l’esecuzione di un Brano Libero per soli Tamburi e esecuzione di un Brano Libero Sezione Fiati (chiarine). Gli spartiti dei Brani Liberi Tamburi e Fiati vengono composti direttamente dagli stessi atleti. La gara viene valutata da una Giuria composta da professionisti di settore (esperti di percussioni e fiati) come da regolamento delle specialità. Al Rione/Contrada vincitore del Brano Libero per soli Tamburi e del Brano Libero Sezione Fiati viene rispettivamente consegnato il Tamburo d’epoca e la Chiarina d’epoca che saranno riconsegnati e “rimessi in gioco” nel Palio Musici successivo. La competizione della “Soave Creatura” si svolge la serata del 15 maggio in concomitanza con la festa del patrono della città Sant’Ilaro Abate da Galeata. La serata inizia con il corteo di rievocazione storica. Allo squillo delle chiarine, il Gonfalone della Contesa Estense, il Massaro della Comunità, il Podestà di Lugo, il Commissario Ducale Cavalier Roberto Strozzi e infine Borso d’Este escono dalla Rocca Estense e si posizionano all’inizio della rampa di accesso alla rocca. Al cospetto di Borso d’Este, sfilano i rioni, ciascuno rappresentando figure storiche realmente vissute al loro interno insieme a personaggi più generici quali nobili e popolane, accompagnati dai tamburini e sbandieratori. Alla fine del corteo sfilano le “Soavi creature”.
Dopo un’esibizione di tutti gli sbandieratori, sempre al cospetto di Borso d’Este, inizia la competizione della “Soave Creatura”. La competizione riprende una tradizione dei frati Carmelitani, in uso sin dal XV secolo, di conferire una dote per il matrimonio ad una ragazza non abbiente, ma particolarmente meritevole per virtù e integrità. Ogni Rione/Contrada deve presentare due ragazze, di età compresa tra 16 e 23 anni. La “Soave Creatura” viene eletta per grazia e leggiadria tra le giovani ragazze in base ai meriti ottenuti in molteplici prove di abilità e virtù. Ogni Rione/Contrada presenta due ragazze (Soavi Creature), allo scopo di decretare una vincitrice individuale della contesa, ovvero la prima classificata “Soave Creatura”, e il Rione/Contrada vincitore, determinato dalla sommatoria dei punteggi totalizzati dalla coppia di ragazze. La sommatoria dei punti rientra nel conteggio per la classifica del Palio Contesa Estense. Ogni gara viene valutata da una giuria composta da due esperti professionisti come da regolamento di specialità. Le gare ad oggi disputate sono:
1) il portamento, dove si valuta il costume, l’eleganza della camminata e il livello di immedesimazione nel suo personaggio storico;
2) la sfida del gomitolo, dove ogni Soave deve realizzare un gomitolo arrotolando i fili di due diversi gomitoli con i colori del proprio Rione/Contrada;
3) la composizione floreale, dove le Soavi devono realizzare una composizione floreale valutata da esperti compositori floreali per l’abbinamento dei colori, l’aspetto geometrico e l’aspetto estetico della composizione;
4) la sfida della pagnotta, dove le Soavi devono realizzare una classica “pagnotta” impastando farina e acqua, mentre mastri fornai analizzano la grandezza, la forma e la consistenza dell’impasto.
Il Palio della Caveja si svolge il pomeriggio dell’ultima domenica a chiusura della manifestazione. Il Palio della Caveja è preceduto dalle sfilate rionali. Ogni Rione-Contrada organizza una sfilata di oltre cento figuranti che rappresentano le figure e i personaggi degli antichi borghi lughesi del Quattrocento, indossando costumi che si rifanno a miniature presenti su pergamene o tratte da testi e statuti originali dell’epoca, grazie ad una ricerca storica che si basa sugli Statuti della Terra di Lugo (D’Este, 1520; Bonoli, 1732; Soriani, 1834). I personaggi più importanti del corteo rappresentano le figure amministrative, sociali, militari, culturali e popolari realmente esistite negli antichi borghi. Ogni Rione/Contrada, partendo dalle proprie sedi, sfila per le vie cittadine fino a convogliare all’interno del Pavaglione dove, dopo un’esibizione di ogni Rione-Contrada, inizia il Palio della Caveja.
Il Palio della Caveja è un tiro alla fune incrociato, che costituisce l’ultima sfida della Contesa Estense e il suo marchio è registrato dall’Associazione Contesa Estense. Al centro del campo c’è un tavolo con una ruota di un carro agricolo, nella quale è inserito un perno. Nel mozzo della ruota viene inserita la Caveja, mentre nella ruota vengono avvolte le corde disposte a novanta gradi l’una sull’altra. In questo modo, tutti e quattro i rioni-contrada possono tirare contemporaneamente la fune. Il lato in cui cade il perno determina il vincitore della tirata. La squadra di ogni Rione-Contrada è costituita da dieci atleti, ma ad ogni “tirata” possono partecipare al massimo sei tiratori per un peso complessivo di 540 Kg. Si hanno sei tiri e la vittoria è la sommatoria dei punti delle vittorie parziali di ogni tiro. In caso di parità, si prosegue con lo spareggio fino a determinare una classifica finale.
Protagonisti
Associazione Contesa Estense APS (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
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