La rievocazione storica
Le origini dello Sposalizio del mare si fanno risalire al 1445, quando l’allora vescovo di Cervia Pietro Balbo, che divenne poi papa con il nome di Paolo II (con un pontificato dal 1464 al 1471), rientrando per mare da Venezia, dove si era recato per curare i rapporti tra le due città, viene colto, con il suo seguito, da un violento temporale. Balbo lanciò un suo anello benedetto nel mare, placando così le acque e raggiungendo il porto di Cervia. A ricordo di quell’avvenimento ogni anno si sarebbe ripetuto il rito della benedizione dello Sposalizio del Mare con il lancio dell’anello in mare e con celebrazioni per tutta la giornata. Negli anni alla cerimonia di benedizione e lancio dell’anello si sono aggiunti numerosi elementi di contorno.
L’elemento rievocativo è rappresentato dal corteo storico, inserito all’interno della manifestazione a partire dai primi anni Sessanta, e teso a rappresentare le diverse potenze quattrocentesche coinvolte nella storia cervese, ovvero, da una parte la Serenissima di Venezia, e, dall’altra, la signoria dei Malatesta. La mattinata si apre con la presentazione di una città gemellata, che ha anche il compito di portare con sé l’anello che verrà utilizzato per “sposare il mare”. In seguito, si disputa un trofeo detto “dell’anello” di tiro con l’arco tra la città di Cervia e quella gemellata, per poi procedere con una sfilata di vele e barche storiche romagnole, detta anche cursa di batell (in dialetto, corsa delle barche), a cura della Tenza di Cervia, un’associazione nautico-storica.
Le esibizioni continuano con il concetto della Grande Orchestra di Cervia e la performance degli sbandieratori del Palio del Niballo di Faenza. Gli spettacoli si concludono con la messa in cattedrale celebrata dal vescovo della diocesi di Ravenna-Cervia, durante la quale viene benedetto l’anello che verrà gettato in mare. Alla cerimonia partecipano alcuni figuranti del corteo storico che parte immediatamente a conclusione della messa e scortano l’anello fino al porto canale dove viene imbarcato per lo svolgimento della cerimonia vera e propria dello Sposalizio.
Il corteo, che vede in prima fila le autorità civili e religiose, consta di quattro coppie di personaggi fondamentali, con il loro relativo seguito, ovvero: Il Podestà di Cervia e sua moglie, con la chiave d’oro di Ficocle e tre alfieri al seguito, di cui uno sventola la bandiera di Cervia; La Dama dell’anello, deputata al trasporto dello stesso; Novello Malatesta, signore di Cervia, e sua moglie, con alfiere portabandiera dello stendardo dei Malatesta; Il Doge, con gli alfieri che sventolano la bandiera di Venezia. Sempre nel corteo, sono presenti le associazioni di salinari, pescatori, gruppi religiosi e scout. La festa di Cervia è caratterizzata dalla presenza dei pescatori dell’anello che si organizzano da diversi anni in squadre e sono esclusivamente di Cervia. Una volta al porto canale il corteo ha a disposizione due imbarcazioni: la prima per il vescovo di Ravenna-Cervia, il sindaco e i figuranti con l’anello a cui è attaccato un lungo nastro, mentre nella seconda vi sono i pescatori che si contenderanno l’anello. Sono poi presenti una o più imbarcazioni per il pubblico.
Una volta arrivati in mare aperto, il vescovo pronuncia la benedizione e getta l’anello in mare. I pescatori, già in acqua, cercano di ripescare l’anello, contendendoselo mentre lo riportano a riva. Il vincitore della competizione conserva per sé l’anello e il mare è considerato “sposato”. Alla sera, si allestisce un palo della cuccagna nel porto canale, oliato e posto in obliquo in mezzo all’acqua, determinando quindi una competizione tra i cittadini cervesi che vi partecipano. Ogni bandiera raccolta dal giocatore corrisponde a un premio.
Si ritiene che la benedizione del mare, il quale viene considerato “sposato”, e la pesca dell’anello siano di buon auspicio per gli abitanti di Cervia, sia per quanto riguarda l’attività di pesca e, più in generale, il rapporto con il mare, sia per quanto riguarda, ma questo solo dal secondo dopoguerra in poi, il turismo. La cerimonia intera è molto sentita dalla comunità che partecipa in termini di spettatori. Da alcuni anni vengono messe a disposizione tre motonavi per permettere al pubblico di seguire tutto il cerimoniale, compreso il lancio dell’anello. I biglietti di ingresso alle motonavi vengono venduti a prezzo simbolico e donati in beneficenza, attirando quindi turisti da zone limitrofe e oltre.
Protagonisti
Comune di Cervia (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
Associazione Tenza (organizzatore dell'evento, esecutore dell'allestimento)
Localizzazione
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