La rievocazione storica
Il Palio si riferisce al XII secolo, mettendo in scena la rivalità tra contrade attraverso un corteo in costume. Il sabato del Palio prevede l’allestimento di un mercatino medioevale con spettacoli di saltimbanchi.
A partire dalle 20.30 si ha la sfilata in costume con 70 figuranti per contrada. Il corteo parte con la contrada vincitrice il palio dell’edizione precedente in testa fino alla piazza principale del paese. La contrada vincitrice lancia la sfida alle altre contrade con una serie di battute in rima che riportano quello che è successo durante l’anno e gli scherzi giocati tra le contrade avverse nei tre mesi precedenti il palio, durante la sua preparazione. Le rime canzonatorie terminano con uno spettacolo pirotecnico e un’esibizione di sbandieratori, provenienti da compagnie esterne a Bobbio. Vi può essere solo un massimo di cinque atleti che possono essere esterni alla contrada.
Le figure create dalle contrade in corteo determinano il punteggio per ogni contrada, insieme alle sfide che verranno giocate la domenica del palio, decretando un principe e una principessa. Queste ultime sono in totale sei e si tengono nella piazza del duomo al pomeriggio, precedute da un pranzo in ciascuna contrada.
Le sfide sono le seguenti: il palio della cuccagna; il tiro alla fune; il lancio dell’uovo, che deve essere afferrato senza che si rompa; il tiro con l’arco; la corsa delle carriole; una sfida che viene decisa di anno in anno.
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