La rievocazione storica
Il Palio di Ribusa è un festival del Rinascimento Calabrese e viene realizzato nel centro storico della cittadina di Stilo, catalogato fra i “Borghi più belli d’Italia”. È un evento che si svolge ormai da molti anni, ma che trova radici nella storia del paese, sin dal XIV secolo. Per ogni edizione viene scelto un tema, sempre tratto dalla vita e dalle opere del filosofo Tommaso Campanella, nativo proprio di Stilo.
“La rievocazione storica del Palio di Ribusa, si svolge nell’antico borgo di Stilo. La metafora del teatro come illusione e sogno, capace tuttavia di stupire e sembrare più affascinante della realtà”. (intervista a Francesco Sorgiovanni).
La cerimonia inaugurale prevede la consegna della bandiera al Sindaco di Stilo alla presenza dei rappresentanti degli altri cinque Comuni (ex Casali della Contea). A margine della stessa, proprio nel luogo originario indicato dai documenti storici conservati nell’Archivio Storico di Gerace (Locri), si susseguono i vari eventi come quello dell’investitura dei cavalieri, la vestizione degli stessi e, infine, la benedizione delle rappresentanze in costume rinascimentale dei singoli Casali. È il momento che dà inizio al corteggio storico, ai vari momenti di festa itinerante con punti stabili in tutto il vecchio borgo, allestito scenograficamente con bandiere e illuminato a fiaccole.
Lungo il centro storico vengono allestiti i banchi del mercato storico, così come i punti enogastronomici, ricostruiti anche nei vecchi locali e nei cortili di antichi palazzi, là dove esistenti. Negli androni dei palazzi si esibiscono gruppi di musica rinascimentale e nelle vie caratteristiche capita di fare incontri con cartomanti, giocolieri, contastorie, teatranti, Sampavulari, cioè gli incantatori di serpenti, con altri gruppi di artisti chiamati ad animare per diversi giorni la festa rievocativa di molti secoli addietro. Il Corteo storico si forma nella Piazza San Giovanni, quella antistante il palazzo comunale. Esso è formato dai gruppi rappresentanti l’antica Contea di Stilo con quelli dei cinque Casali.
Il corteo attraversa tutto il vecchio borgo di Stilo e fa sosta davanti al sagrato della Chiesa di San Francesco, “luogo solito” dove avvengono le cerimonie ufficiali. Il Sindaco della Città, in costume e a cavallo, arriva sulla piazza e sale sul sagrato, attorniato dagli armigeri, e dà apertura alle celebrazioni, dopo avere ricevuto la bandiera, segno di riconoscimento del Vicereame di Napoli per potere governare la città. Dopo i vari momenti declama il bando del Palio e apre ufficialmente la festa.
Il corteo prosegue il percorso in tutto il centro storico, allestito a festa, e dove è all’opera il mercato storico e dove sono già posizionati i gruppi statici di artisti (musici, cartomanti, contastorie, teatranti, ecc. ecc.). La giostra dei cavalli si svolge nell’apposita omonima piazza, un’area recuperata del paese quale arena dove avvengono i giochi cavallereschi. Ciò viene organizzato nel pomeriggio della giornata conclusiva (domenica). Il corteo storico parte dalla parte finale del borgo, attraversando l’unica porta medievale del paese rimasta intatta, la Porta Stefanina.
Una volta giunto nell’arena del Palio, al centro del paese, nella stessa area vengono presentati i vari Casali. Iniziano le prove di destrezza dei cavalieri, intervallati dalle esibizioni dei singoli gruppi di artisti, compresi i falconieri, con voli liberi di rapaci (Stilo ha avuto nella storia una delle prime scuole di falconeria). A conclusione, i cavalieri in sella ai propri cavalli si cimentano in una corsa ad anello per cinque giri dell’arena. Il primo arrivato si aggiudica il drappo artistico. Agli altri cavalieri vengono consegnate le monete del Palio di Ribusa, appositamente coniate.
Protagonisti
Comune di Stilo (organizzatore dell'evento)
Francesco Sorgiovanni (direttore artistico della rievocazione)
Localizzazione
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