La rievocazione storica
Il corteo storico è composto da delegazioni in costume che rappresentano i quattro quartieri storici della città: Santa Maria a Bitetto, Santo Spirito, San Leonardo e San Giorgio. È guidato dalle quattro paciere, rappresentanti le nobildonne teramane che nel 1559, dopo un lungo periodo di guerre in città, riuscirono a riportare l’ordine e istituire la pace tra le fazioni. Le delegazioni dei singoli quartieri sono precedute da gruppi di tamburini e sbandieratori. Il corteo parte intorno alle 17:00 della domenica in Albis (la domenica dopo Pasqua) dalla chiesa di San Giovanni, e si dirige verso il Santuario della Madonna delle Grazie, dove ha luogo l’offerta dei ceri da parte delle paciere. Le quattro donne guidano il corteo, accompagnate dal sindaco (che non veste l’abito storico, e indossa la fascia tricolore), e fanno il loro ingresso nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove il parroco procederà all’accensione del cero davanti ai fedeli.
Di qui il corteo raggiunge il Duomo; il gruppo è guidato dalle quattro paciere, che fanno il loro ingresso nella cattedrale accompagnate dal parroco e dagli altri prelati. Il sindaco segue il gruppo, recando tra le mani il cero che sarà offerto al vescovo e al patrono, San Berardo; colloca il cero in un candelabro posto ai piedi dell’altare, e sarà poi il vescovo a curare la sua accensione. Pur coinvolgendo le istituzioni religiose, l’evento ha una chiara connotazione civile.
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