La rievocazione storica
La manifestazione è articolata su due giorni e comprende numerosi eventi, alcuni prettamente religiosi, altri invece più spiccatamente legati al contesto laico e civile; si svolge nelle giornate di sabato e domenica, a fine luglio. Il pomeriggio del sabato gli araldi a cavallo annunciano l’apertura del palio nelle singole contrade, mentre i duchi fanno il loro ingresso al borgo e sono accompagnati in corteo fino al Santuario di Maria SS. del Sabato Santo (noto anche come Prepositura di Sant’Agnese, in Via IV Novembre), dove ricevono le chiavi della città. È qui che, con solenne cerimonia, si svolge l’offerta alla chiesa dei prodotti della terra da parte delle contrade, e si procede all’accensione del cero votivo da parte della figurante che rappresenta la duchessa Isabella D’Aragona. La cerimonia si conclude con la benedizione del Palio, degli spingitori (gli atleti che spingono le botti durante il palio) e delle contrade che si sfideranno durante il palio.
In serata, in Piazza Piè di Corte, hanno luogo il Mini Antepalio delle Botti (una disfida tra le contrade per la determinazione dell’ordine di partenza delle due categorie del Minipalio, la competizione tra le due categorie juniores delle contrade: 8-11 anni e 12-16 anni), il Palio “Vecchie Glorie” (dove si sfidano i contradaioli che hanno partecipato alle vecchie edizioni del palio), e l’Antepalio delle Botti (una disfida tra le contrade per la determinazione dell’ordine di partenza del palio). Seguono poi spettacoli con giochi popolari tra le contrade: gincana con la botte (cui partecipano due concorrenti per contrada, di età inferiore agli 8 anni), tiro alla fune (cui partecipano quattro componenti per ogni contrada), corsa con i sacchi (cui partecipa un componente per ogni contrada), riempitura delle bottiglie (due componenti per ogni contrada, un uomo e una donna) e gara del magna-magna (un concorrente per contrada; la sfida consiste nel mangiare un piatto di spaghetti tenendo le mani incrociate dietro la schiena).
La domenica nel tardo pomeriggio si svolge la gincana con la botte riservata ai ragazzi sotto gli otto anni. Subito dopo prende il via il corteo storico della Pentecoste Celestiniana, che dal Viale dei Celestini (incrocio con Vi L. Ruggeri, davanti alla statua di Padre Pio) attraversa il centro storico e si conclude in Piazza Piè di Corte con l’annuncio del palio (“lo spectaculare Ludo de le Botti”) e le azioni di pesa, controllo e marchiatura delle botti: le botti non devono pesare meno di 60 chili, vengono controllate da un esperto bottaiolo per evitare manipolazioni, infine vengono marchiate per evitare una eventuale sostituzione fraudolenta. Al corteo partecipano circa 250 figuranti, in abito rinascimentale, con araldi a cavallo; il corteo si compone di quattro quadri scenici: il primo è composto da araldi, trombettieri, tamburini, sbandieratori, Capitano di Fiera, Magistrato, Alfiere con le insegne della città di Corropoli. Il gruppo annuncia la festività di Pentecoste che aveva luogo all’interno e sul sagrato dell’Abbazia di Santa Maria di Mejulano. Il secondo quadro scenico comprende i personaggi centrali della Festa di Pentecoste: Isabella Piccolomini d’Aragona duchessa di Atri e padrona di Corropoli e suo marito Andrea Matteo III duca di Acquaviva. Il terzo quadro comprende i monaci celestiniani e l’abate dell’Abbazia di Mejulano. Il quarto quadro riunisce le contrade di Corropoli, precedute dai gonfaloni. Il corteo si conclude con una esibizione dei musici e sbandieratori. A partire dalle 21:00 nel centro storico (si veda il percorso indicato nella georeferenziazione) ha luogo il Mini Palio delle Botti (nelle sue due categorie), e dalle 22:00 si svolge il Palio de le Botti.
Il palio consiste in una sfida tra quattro spingitori per ogni contrada, che debbono far rotolare botti di legno del peso di 70 chili su un percorso in salita di 900 metri. L’ordine di partenza è stabilito in base ai punteggi conseguiti durante l’Antepalio; vince il palio la contrada che riesce a compiere il percorso più rapidamente. A conclusione del palio, presso il palazzo comunale, vengono proclamati i vincitori: il capitano della contrada vincitrice viene nominato Capitano Reggente e Maestro di Fiera, e la sua contrada potrà portare in processione l’effigie della Madonna di Mejulano nella processione del 15 agosto. Dopo un’esibizione di musici e sbandieratori la manifestazione si conclude con il saluto e congedo dei duchi, accompagnati dalle chiarine e dai tamburi.
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