La rievocazione storica
La festa cerca di ripercorrere le vicende dei personaggi chiave della battaglia altomedievale che, nel quadro delle incursioni saracene, vide vittoriosa la popolazione di Morano.
Lo svolgimento prevede che nel pomeriggio del 19 maggio un corteo con in testa il Mastrogiurato, seguito da un Giurato a piedi, dal Vice e dal Sergente, salga lungo i vicoli sino al castello normanno-svevo, dove li attendono il Castellano e il Notaro, custodi di una bandiera regia e di una bandiera bianca con l’effigie di un Moro.
Viene siglato un contratto con cui il Mastrogiurato prende in consegna le due bandiere per condurle al monastero di san Bernardino, ai confini del paese, insieme ad altri oggetti simbolici: pistola, chiavi, candele, che verranno poi posti sotto la statua di san Bernardino. Presso lo forno, infine, il Mastrogiurato inalbera la bianca bandiera del Moro.
Il mattino seguente, 20 maggio, si tiene la fiera di san Bernardino, nella quale pare che fino al 1806 il Mastrogiurato svolgesse effettivamente attività di giudice per dirimere le liti e le controversie sorte fra i partecipanti durante la fiera stessa. La Festa della Bandiera a Morano Calabro nel corso degli ultimi anni s’è via via arricchita di scenografie e insegne ai balconi, di 150 figuranti con costumi rinascimentali, sbandieratori, cavalieri e pistonieri.
Viene realizzato anche un percorso di enogastronomia e artigianato locali, rivitalizzando tutti i locali ormai in disuso, ricreando all’interno dei vicoli e delle piazzette tutte le location necessarie per la realizzazione del Festival del teatro di strada con artisti provenienti dal tutto territorio Nazionale.
Protagonisti
Comune Morano Calabro (organizzatore dell'evento)
L'associazione CultOUR MORANO (direttore artistico della rievocazione)
Katia Sartore (responsabile del corteo storico e rievocatore)
Localizzazione
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