La rievocazione storica
La Corsa all’Anello è una rievocazione storica che si svolge ogni anno a Narni, dal 1969, dall’ultima settimana del mese di aprile alla seconda domenica di maggio, giorno della corsa che conclude il periodo festivo. Tale rievocazione si ispira ai festeggiamenti che nel XIV secolo si organizzavano in onore del patrono, san Giovenale, medico originario di Cartagine che intorno alla metà del IV secolo iniziò la conversione al cristianesimo dei cittadini della colonia narnese. Il giorno del patrono è il 3 maggio. La popolazione del centro storico, come avveniva nel medioevo, si divide in tre Terzieri: Mezule, Fraporta e Santa Maria, ognuno avente un preciso ambito territoriale e una specifica organizzazione interna. Il calendario dei festeggiamenti prevede riti religiosi e giochi equestri.
Gli eventi più significativi della Corsa all’Anello sono, secondo quanto raccontato da Eleonora Mancini, archeologa con formazione antropologica, consultata per la compilazione della presente scheda: l’uscita del Banditore e la lettura del Bando, la processione in onore di San Giovenale, l’Offerta dei Ceri, il corteo storico, la messa in onore del santo, la Corsa all’Anello Storica e la Corsa all’Anello Moderna. I primi due sono l’uscita del Banditore e la lettura del Bando: percorrendo a cavallo le vie cittadine, il banditore declama il bando richiamando tutta la popolazione alle celebrazioni ludiche, sportive e religiose. Successivamente è prevista l’Offerta dei Ceri. Essa è preceduta da una processione solenne, che avviene la notte del 2 maggio e che si svolge per le vie di Narni fino a giungere nella cattedrale dove i signori della città e del comitatus, unitamente ai rappresentanti delle varie corporazioni, fanno la loro Offerta dei Ceri al santo patrono. I nobili giungono in chiesa all’interno dei cortei dei terzieri. Il giorno successivo sono previste la messa in onore di San Giovenale e la processione, in abiti storici, per le vie cittadine e che precede la Corsa all’Anello Storica.
La competizione si svolge nel centro della città; nella piazza dei Priori, i cavalieri dei tre terzieri si sfidano: devono riuscire ad infilare un anello con una lancia correndo al galoppo. L’anello è tenuto sospeso da due fili sottili. La sfida prevede che i cavalieri corrano uno dopo l’altro e che il diametro dell’anello, tornata dopo tornata, diminuisca per aumentare la difficoltà della sfida. Non infilare l’anello comporta l’esclusione dalla gara. Vince il cavaliere, quindi il terziere, che alla fine infila più anelli. Ogni anno, nei giorni che precedono il corteo storico e la Corsa all’Anello, la città assiste alle benedizioni dei cavalieri dei Terzieri che disputeranno la gara moderna al Campo de li Giochi – costruito appositamente per la corsa – difendendo i colori del proprio vessillo. La benedizione dei cavalieri è uno degli eventi considerati dai narnesi fra i più suggestivi della festa: essa si svolge nelle chiese simbolo di ognuno dei tre Terzieri, San Francesco per Fraporta, Santa Maria Impensole per Santa Maria e Santa Margherita per Mezule. Al termine della cerimonia i cavalieri si recano in Cattedrale per porgere una rosa al patrono San Giovenale.
La seconda domenica di maggio, si disputa la Corsa all’Anello Moderna. La gara consiste, come già avviene per la Corsa Storica, nell’infilare con la lancia un anello sospeso, ma la sfida avviene fuori dalle mura cittadine, al Campo de li Giochi, su un circuito di gara ellissoidale e a forma di “8”. Un dispositivo elettronico sgancia automaticamente l’anello avversario quando l’altro viene preso. Ogni terziere dispone di tre cavalli e di tre cavalieri ma, a contendersi l’anello saranno solo due cavalieri alla volta, ciascuno per ciascun terziere. Al momento della partenza dagli stalli, i cavalli sono trattenuti da uno stalliere a cui è fatto assoluto divieto di incitare il cavallo. Non osservare questa regola comporta una penalità di 15 punti. Si procede quindi ad eliminazione, pertanto, per avere un vincitore, si dovranno compiere almeno tre tornate.
I vincitori di ciascun gruppo di tornate concorreranno per il premio di “Miglior cavaliere in campo” disputando un’apposita gara. Il tracciato della pista è delimitato da bandiere che comportano penalità, nel caso in cui vengano abbattute, che ammontano a 5 punti se colpite dall’esterno e a 15 se colpite dall’interno. Il cavaliere verrà eliminato se uscirà di pista, se gli dovesse cadere la lancia e se, a seguito di una caduta, si distaccherà dal cavallo. Il Terziere vincitore tiene in custodia, fino alla successiva edizione della corsa, un anello d’argento ed inoltre, esso avrà il diritto di aprire il corteo storico di ritorno alle sedi dei terzieri dopo la gara e quello serale dell’anno successivo. Al calendario degli eventi si aggiungono concerti, convegni, mostre, esibizioni di musici e danze storiche, tutti organizzati secondo un calendario mobile. Viene anche allestito, sotto le volte della loggia della Piazza dei Priori, un mercato in cui è possibile comprare oggetti realizzati utilizzando tecniche vicine a quelle impiegate per la confezione di prodotti dell’epoca di riferimento della rievocazione. Offrendo i loro prodotti, gli artigiani spiegano come gli stessi sono stati realizzati e come possono essere usati. Nello stesso spazio si svolgono esibizioni di falconeria con falchi ed altri rapaci.
Completano il programma “cene medievali” e l’offerta gastronomica delle locande dei tre terzieri. A settembre la Corsa dell’Anello Storica si ripete nel contesto di quattro giorni rievocativi – nel 2022 dal giovedì alla domenica della prima settimana del mese – programmati con l’intento di offrire approfondimenti tematici ed incontri aperti a tutti, ma indirizzati soprattutto ai rievocatori. Durante queste giornate, denominate Festival delle Arti e del Medioevo, si può partecipare a diversi laboratori come sartoria storica, teatro medievale, cornamusa, percussioni, danza antica, arti meccaniche, oreficeria, intreccio di cesti, pergamena, calligrafia, legatoria e macramè. Nel corso di tutto l’anno è possibile visitare, accompagnati da una guida, quelli che sono denominati “Ambienti medievali”, ovvero ricreazioni di botteghe, laboratori ed altri spazi, tutti legati fra loro nel Circuito Ambienti Medievali.
Periodo | Occasione
20 giorni fra aprile e maggio (dall'ultima settimana di aprile alla seconda domenica di maggio) e 4 giorni a settembre (che includono il primo fine settimana di settembre)
Area Geografica
Narni è una città di 17.966 abitanti situata su un’altura a 240 m., attraversata dalla Via Flaminia, fatto che, sin dall’epoca romana, ne fece un punto strategico importante, testimoniato dalla presenza della Rocca Albornoz (1367). La zona intorno all’attuale centro abitato era popolata già in epoca paleolitica, dominata prima dagli Osco-Umbri e successivamente dai Romani che ne fecero una colonia, denominandola Narnia (dal nome dei vicinissimo fiume Nera, chiamato allora Nar e un tempo navigabile). Narni sorge in una zona attualmente interessata da una marcata antropizzazione, segnata, negli ultimi due secoli, dall’industrializzazione, possibile grazie all’abbondanza di risorse idriche fornite dal bacino del Nera. Per quel che riguarda molti servizi, Narni fa riferimento alla città di Terni dalla quale dista una quindicina di Km, e la cui zona industriale è visibile sia dal belvedere dalla Rocca Albornoz, sia da altri punti della città. Mentre nel centro storico di Narni si concentrano molte delle attività culturali della città, inclusa la Corsa all’Anello, a Narni Scalo si è sviluppata l’attività industriale - con alcuni importanti stabilimenti chimici (come quelli che producono il linoleum) – e sono presenti diversi servizi, fra i quali la stazione ferroviaria, gli uffici pubblici del Comune e le scuole superiori.
Le caratteristiche urbanistiche ed architettoniche del centro storico di Narni la caratterizzano quale città dall’aspetto medievale, diviso in due parti dalla via Flaminia Ternana: da una parte il terziere di Mezule con la Rocca Albornoz e dall’altra, dentro le mura, i terzieri di Fraporta e Santa Maria, divisioni territoriali che si utilizzano durante tutto l’anno e non solo nel periodo interessato dalla rievocazione.
Descrizione del percorso
Per quel che riguarda la Rievocazione della Corsa all’Anello, possiamo documentare due diversi percorsi per il Corteo Storico, uno fra gli elementi più importanti della manifestazione. Il primo dei due cortei, denominato il Grande Corteo Storico, si svolge la sera del sabato che precede la Corsa Moderna e il secondo la domenica, prima di essa. Il Grande Corteo Storico inizia alle 21:00 e si snoda per le vie del centro: tutti i partecipanti in abito storico, provenendo dalle rispettive sedi, si radunano in Piazza dei Priori. Il Grande Corteo è composto dai cortei di ognuno dei tre terzieri (Mezule, Fraporta e Santa Maria) più quello dell’Associazione Corsa all’Anello. Da Piazza dei Priori, i costumanti – parola utilizzata a Narni per definire coloro che indossano l’abito storico – partono per percorrere Via Giuseppe Garibaldi e, oltrepassando la porta cittadina nei pressi della Cattedrale di San Giovenale, arrivano in Piazza Giuseppe Garibaldi. Da questa piazza, percorrono Via XX Settembre, Via Flaminia, risalendo e ripassando per Piazza e Via Garibaldi fino a raggiungere Piazza dei Priori. Da qui continueranno il percorso scendendo per Via Giuseppe Mazzini e Via Marcellina; imboccando Via del Gattamelata, risaliranno per Via Caterina Franceschi Ferrucci dalla quale arriveranno nuovamente a Piazza dei Priori, ultima tappa del percorso e da dove ogni “corteo” ritornerà presso la sua sede.
Il giorno successivo, la domenica della Corsa all’Anello Moderna, il corteo storico, alle 14:00, si formerà di nuovo in Piazza dei Priori, scenderà fino a Piazza Giuseppe Garibaldi e percorrendo Via Giuseppe Garibaldi ed oltrepassando le mura, si dirige, camminando su Via Flaminia, al Campo de li Giochi dove si svolgerà la lunga competizione che può durare diverse ore.
Notizie storico-critiche
La rievocazione storica narnese, essendo stata organizzata per la prima volta nel 1969, cronologicamente è la prima fra quelle nate del sud dell’Umbria. Sua principale ispirazione storica sono gli Statuti narnesi, la cui edizione risale al 1371 e che indicano le modalità della Corsa all’Anello, evento che, anche allora, si teneva in onore del Santo Patrono Giovenale nel terzo giorno del mese di maggio. Nel febbraio 1969, una quindicina di narnesi propose ad Ezio Corini, allora presidente dell’Associazione Pro Narni, l’idea di organizzare una rievocazione storica. L’idea fu accolta e dal primo nucleo di sessanta rievocatori e, in pochi anni, si passò a seicento “costumanti” che, da allora, animano quella che si suole definire la Corsa all’Anello “moderna”. Quest’aggettivo “serve ad indicare la modalità e le regole con cui si corre la sfida equestre al Campo dei Giochi ideata nel terzo anno di edizione della manifestazione, quindi nel 1971” (Mancini, 2020). Per organizzare la prima edizione si chiese consiglio alla responsabile del Corteo Storico di Orvieto e si affittarono a Cinecittà quelli che allora vennero definiti costumi, con l’aiuto economico di Don Mario Maurizi, parroco della Cattedrale. A seguito di questa prima edizione, si costituì un comitato della festa. Il 24 gennaio 1970 fu firmato l’atto costitutivo dell’Ente Corsa all’Anello, autonomo dalla Pro Narni e dotato di Statuto. Nella fase iniziale, la classe dirigente cittadina non manifestò particolare interesse per le attività rievocative, nonostante il notevole coinvolgimento dei narnesi. “Solo all’inizio degli Anni Ottanta la classe politica sviluppò una coscienza circa l’importanza che, a livello sociale, la Corsa all’Anello ormai rappresentava e si portò la presidenza dell’Ente Corsa in seno al primo partito cittadino. […] Il sottointeso è la festa stessa, che diventa motivo di scontro politico, dopo essersi sviluppata in assenza di interesse politico, a parte l’appoggio iniziale della Pro Narni” (Mancini, 2020). Negli anni successivi, la rievocazione continua ad avere l’appoggio della Chiesa locale che, attraverso i parroci della Cattedrale, aveva manifestato interesse nel sostenerla esplicitando il legame con essa: dopo qualche anno dalla prima edizione, si inizia a palare di “chiese di terziere” e si celebrano “messe per i defunti di terziere” o “battesimi di terziere” che non hanno valore di rito religioso, ma solo simbolico, impartiti dal priore esternamente alla chiesa. “Un punto di svolta importante si è avuto solo nel 2018 quando, con una convenzione di gestione diretta, l’amministrazione comunale decide di affidare il Palazzo dei Priori, totalmente restaurato, e il nuovissimo “Campo de li Giochi”, all’Associazione Corsa all’Anello, il vecchio Ente, permettendo, per lo meno alla struttura organizzativa centrale, di entrare nel “salotto buono” della città e nell’edificio che idealmente, […] avrebbe sempre dovuto utilizzare” (Mancini, 2020).
L’anno 2020 segna per la Festa della Corsa all’Anello un momento di sospensione obbligatoria, di astensione dalle consuete attività primaverili nei luoghi dei terzieri. Eppure, non si è registrata una totale assenza dei festeggiamenti perché tante e differenziate sono state le attività predisposte e organizzate sulle “piazze virtuali” dei social networks. Narni ha trasformato le fasi salienti della manifestazione in modo che si potessero vivere attraverso i social; infatti, già dalla prima edizione in “era covid”, dal 29 aprile al 3 maggio 2020, è stata organizzata un’edizione digitale della festa. Ad inizio pandemia, nella primavera 2020, sono stati ideati due format on line, “I racconti delle pergamene” e “Gli aperitivi delle pergamene”, che sono stati molto seguiti da Narni e da molti altri luoghi e che, viste le tante richieste, sono stati mantenuti anche una volta superata l’emergenza sanitaria. Nel 2021 la rievocazione storica è stata trasferita nuovamente on line per essere vissuta, per la seconda volta, in questa nuova modalità. Nel 2022 è stato istituito un archivio delle manifestazioni on line (conferenze, seminari, incontri, dirette Facebook, ecc.) per poterne conservare la memoria e poterne sviluppare, in futuro, i temi.
Bibliografia
Eleonora Mancini, "La Corsa all’Anello di Narni la festa di una Corsa o la corsa di una Festa?", Tesi SSDEA Università degli Studi di Perugia, AA 2019/2020.
Bruno Marone, "Narni: cercando i luoghi antichi. La toponomastica antica nel Comitato Narnese", Narni, Ente Corsa all’Anello, 2020.
Marco Matticari - Fabio Ronci (a cura di), "Narni. Corsa all’Anello", Narni, Ente Corsa all’Anello, 2018.
Patrizia Nannini (a cura di), "Guerra di storia, Storia di guerra. La guerra a Narni nel Medioevo, vita, morte e spettacolo", Narni, Ente Corsa all’Anello, 2014.
Patrizia Nannini, "Novellar de Narnia ne l’anni de fine millennio…", Terni, Thyrus, 2002.
Azelio Onofri, "La nascita del Comune di Narni e le sue istituzioni", Terni, Tipolitografia Visconti, 1993.
Oggetti significativi
Fra i beni materiali collegati alla rievocazione storica della Corsa all’Anello, quelli di maggior rilevanza sembrano essere gli abiti storici. All’epoca delle sue prime edizioni, la gara equestre era senza dubbio l’elemento più importante e quindi probabilmente l’attenzione data ai cavalli era maggiore di quella tributata all’abbigliamento dei costumanti. Col passare degli anni però, il Grande Corteo Storico ha assunto sempre maggior rilievo e, con lui, anche gli abiti storici. Per la loro confezione, manutenzione e conservazione, ogni terziere ha una propria sartoria interna specializzata alle quali si è successivamente aggiunta quella dell’Associazione Corsa all’Anello. Nel corso del lavoro di ricerca, molte informazioni circa il loro funzionamento sono state fornite da Isabella Cola, sarta “storica” che lavora, a progetto, per la sartoria dell’Associazione. Oltre ad Isabella Cola, lavora per questa sartoria un gruppo di persone che sono state formate grazie ai corsi che ogni anno l’associazione stessa organizza per formare nuovi addetti ai lavori. Ogni anno entrano in sartoria nuovi elementi ed altri se ne allontanano, ma vi è sempre un gruppo nutrito che presta il suo servizio a fianco ad una truccatrice, “storica” anch’essa. Dietro ad ogni abito c’è un approfondito lavoro di ricerca condotto su testi di storia del costume e della moda, grazie all’osservazione di opere d’arte di fattura medievale e sostenuto dalla consulenza della storica del costume Sara Piccolo Paci - professoressa presso l’IED di Firenze – che da anni lavora come consulente per diversi gruppi di rievocatori. Le stoffe degli abiti vengono scelte presso delle fabbriche di Prato che si distinguono per avere dei tessuti simili a quelli storici. Gli abiti vengono disegnati, progettati e tagliati seguendo la metodologia dell’epoca rievocata, per quanto possibile: la cucitura dei tessuti avviene anche a macchina, ma i particolari vengono rifiniti a mano, utilizzando gli scarti di stoffa per fare i bottoni. Il guardaroba dell’associazione – che ne sostiene totalmente i costi - viene rinnovato periodicamente: nel 2022 sono stati confezionati nuovi abiti per i musici; se ne cuciono di nuovi anche quando qualcuno ne fa richiesta. Al momento dell’intervista, Isabella Cola stava preparando quello del porta gonfalone, richiesto da Michele Francioli, assessore con delega alla Corsa all’Anello che, nella prossima edizione, ricoprirà questo ruolo.
Il Corteo Storico viene composto dai quattro Cortei parziali, uno per terziere più quello dell’associazione. I costumanti dei terzieri impersonano i componenti delle famiglie nobili e delle corporazioni, mentre quelli che sfilano per il corteo dell’associazione impersonano, e sono, le personalità politiche di allora e di oggi. Si vestono in abito storico il sindaco, il vicesindaco, gli assessori che lo desiderino, il parroco della cattedrale, il Presidente della Corsa all’Anello con tutti i consiglieri (segretari), i politici che ne facciano richiesta (come per la ventura edizione l’assessora regionale Eleonora Pace) e tutti i cittadini che con essi vogliano sfilare. Il Presidente dell’associazione e i segretari incarnano l’antico Podestà di Narni e la sua famiglia. La dimensione estetica è molto considerata, in quanto la bellezza guida anche la scelta dei e delle costumanti. Isabella Cola afferma: “Molti ci chiedono di sfilare con l’associazione perché vedono anche tanta bellezza”, prodotta dalla visione d’insieme dei gruppi ma anche dalla cura degli abiti, del trucco e delle acconciature. Nel Corteo si rappresentano dunque, contemporaneamente, la Narni medievale e la Narni attuale.
Aspetti immateriali
Fra gli elementi immateriali collegati alla rievocazione della Corsa all’Anello possiamo annoverare i corsi che periodicamente si svolgono per trasmettere le conoscenze relative alla realizzazione dell’evento schedato. Annualmente, l’Associazione Corsa all’Anello offre gratuitamente, a tutti coloro che vi vogliano partecipare, diverse giornate di formazione, includendo anche il materiale necessario per realizzare quanto proposto nei laboratori di sartoria storica, teatro medievale, cornamusa, percussioni, danza antica, arti meccaniche, oreficeria, intreccio di cesti, pergamena, calligrafia, legatoria e macramè.
Oltre ai contenuti acquisiti nel corso di questi incontri di formazione, possono essere considerati elementi immateriali collegati anche le nozioni e le informazioni che sono state trasmesse attraverso due attività nate in periodo pandemico per mantenere vivo il patrimonio originato dalla Corsa all’Anello. Come spiegato da Eleonora Mancini, la sospensione delle edizioni 2020 e 2021 è stata occasione per avviare attività diverse, a distanza che, una volta terminata l’emergenza sanitaria, sono state in parte mantenute, affiancando le consuete forme rievocative. «L’anno 2020 segna per la Festa della Corsa all’Anello, come per tutte feste primaverili, un momento di sospensione obbligatoria, di astensione dalle consuete attività primaverili nei luoghi dei terzieri. Eppure, non si è registrata una totale assenza dei festeggiamenti perché tante e differenziate sono state le attività predisposte e organizzate, necessariamente sulle “piazze virtuali” dei social networks. Narni non ha rinunciato a vivere le fasi salienti della manifestazione; infatti, già dalla prima edizione in “era covid”, dal 29 aprile al 3 maggio 2020, è stata organizzata un’edizione digitale della festa, pronta a far rivivere il Medioevo anche in tempi di pandemia. Per questo è stato allestito uno studio televisivo nel palazzo dei Priori, sede dell’Associazione Corsa all’Anello da dove tutti gli appuntamenti sono stati trasmessi in streaming sui canali ufficiali della Corsa. Il programma prevedeva conferenze, spettacoli, interviste, video, mostre e tour virtuali, momenti di intrattenimento ed appuntamenti gastronomici. Il Grande Corteo Storico e la gara della Corsa all’anello sono stati rivissuti e commentati con l’aiuto di storici del costume e storici della storia cittadina e cavalieri. L’interazione con il pubblico è stata assicurata dalla formula della video conferenza sulle piattaforme social. La necessità di trovare formule di coinvolgimento con i concittadini mediante i social ha portato a sperimentare nuove attività che poi sono diventate strutturali anche nelle edizioni “in presenza” e permettono anche a chi è lontano dalla città di partecipare al “tempo della festa” cittadino. Le nuove attività sono i “Racconti delle Pergamene” e gli “Aperitivi delle Pergamene”. I primi sono approfondimenti tematici e divulgativi in forma di breve racconto sulla storia medievale di Narni che escono con cadenza quindicinale, per tutto l’arco dell’anno, sul sito internet dell’associazione e sul profilo Facebook. Durante il periodo festivo, in presenza, questi diventano gli “Aperitivi delle Pergamene”, divagazioni storiche in compagnia di un bicchiere di vino. Appuntamenti in presenza e on-line durante i quali, uno per sera, si trattano i “racconti” con l’aiuto di esperti di riferimento fra storici, storici dell’arte, archeologi, antropologi, eruditi locali, ecc. Agli esperti si affianca la presenza dei produttori locali del vino “Ciliegiolo”, uvaggio tipico del territorio, recuperato e prodotto nuovamente da alcuni anni. Inoltre, sono stati proposti anche alcuni workshop, nati come brevi esperienze on line di intrattenimento per spiegare e stimolare la creatività e manualità dei concittadini chiusi in casa su ricette tipiche, ricamo, cucito ed altro. Con il tempo, i workshop sono ora diventati veri e propri corsi a cui iscriversi in presenza nell’edizione del Festival delle Arti e del Medioevo di settembre».
Criticità
Nel corso del lavoro di campo e di osservazione partecipante, dialogando con i rievocatori in situazioni informali o strutturate (interviste) non sono emerse tematiche legate alle minacce o ai rischi che può correre la rievocazione attualmente. Non sono state manifestate preoccupazioni per il futuro della Corsa e la situazione riscontrata non lascia intravedere elementi che possano minacciare lo svolgimento delle attività rievocative, seppur si è manifestata preoccupazione per il futuro numero dei rievocatori, sebbene attualmente siano in molti. Il centro storico, ovvero la parte di città coinvolta territorialmente, con i suoi tre terzieri, nella rievocazione, si sta spopolando in quanto le nuove famiglie preferiscono vivere nelle zone esterne alle mura, reputate più comode. Inoltre, la generazione che ha fornito il maggior numero di rievocatori fino ad oggi, ossia la generazione delle persone nate nell’immediato dopoguerra, che nel 1969 (anno della prima edizione della Corsa) erano giovani, ora hanno tutti un’età compresa fra il 60 e i 75 anni: essi purtroppo stanno scomparendo, lasciando spazio a giovani che, però, non li eguagliano numericamente. Sono necessarie molte leve in quanto l’organizzazione di tutta la manifestazione, - che ha, fra aprile e maggio, una durata di venti giorni - è complessa e differenziata. Legata alla necessità di un numero elevato di partecipanti attivi è la possibilità del cosiddetto burnout dei rievocatori più implicati: molti di loro lavorano tutto l’anno, quasi senza pausa, a volte sacrificando le vacanze estive, per entrambi i periodi rievocativi (aprile/maggio e settembre) e arrivano alla fine dell’edizione di settembre con grande stanchezza, tanta che rischia di compromettere la loro successiva partecipazione.
La Corsa all’Anello - nonostante le criticità ben illustrate da Michele Francioli nella sua intervista - appare come una manifestazione vitale, ben radicata nel tessuto sociale e politico narnese e gode, per la sua organizzazione e realizzazione, dell’appoggio di un gran numero di persone, probabilmente oltre il migliaio.
Misure di valorizzazione
A dicembre 2022 è stato inaugurato il Museo Multimedievale della Corsa all’Anello. Esso è inteso dai suoi ideatori e come strumento di valorizzazione della Corsa all’Anello e della sua storia. Come spiegato da Michele Francioli, assessore con delega alla Corsa all’Anello, da molti anni si pensava di allestire delle sale museali nelle quali raccontare la vita della rievocazione e dei rievocatori, grazie all’esposizione di alcuni oggetti, e per dar forma ad una memoria condivisa. Fra gli oggetti da mostrare, si pensava prima di tutto agli abiti “come la cosa più pregiata da esporre, patrimonio del terziere”, realizzati a partire dall’attivazione delle sartorie ad essi interne, dopo un primo periodo nel quale erano stati affittati a Cinecittà. Afferma Michele Francioli: “Negli ultimi venti anni, la ricerca storica ed iconografica per realizzare i vestiti, li ha trasformati in piccole opere d’arte e come tali si pensava allestirli in un museo”.
Il progetto però, fino ad ora mai realizzato, si è potuto realizzare a fine 2022 grazie ad un bando uscito un paio di anni fa che prevedeva l’uso di mezzi multimediali. Si è dunque pensato, “per non rendere il museo statico”, di cercare di trasmettere principalmente il pathos e il sentimento dei rievocatori: “Questa formula multimediale, dinamica e aggiornabile, si attaglia meglio alla caratteristica di una festa che si evolve continuamente, in maniera dinamica. Il museo di cui si è parlato per decenni non è questo ma è più adatto ai tempi”. Alla realizzazione del progetto ha lavorato – affiancato da alcuni consiglieri, dai membri e dagli esperti dell’associazione - Diego Pieroni, titolare della Dream Factory, azienda che ha realizzato i video in tre D che sono proiettati nelle sale proponendo la visione, in alcuni casi immersiva, di video intesi quasi come un “viaggio virtuale che permetta di avvicinarsi alla vita quotidiana, ai mestieri, ai costumi, ai giochi, ai riti religiosi, alle armi e ai tesori del medioevo narnese”. “Si potrà tornare indietro nel tempo e vivere un’esperienza coinvolgente, totalmente immersi nella storia” (www.corsallanello.it/news/corsa-il-museo-multimedievale-aprira-per-le-festivita-natalizie/).
Le sale del Museo Multimedievale sono indicate come: la sala del Medioevo, la sala dei Santi e dei Mestieri, la sala della Vergine, la sala della Sfida e la sala delle Armi. Nella prima sala è presentato un video che racconta la storia di Narni con le sue trasformazioni, fino ad arrivare all’epoca rievocata; nella seconda sono presenti i visori immersivi, grazie ai quali sono illustrati aspetti della storia della città e della Corsa; gli abiti storici hanno trovato spazio nella terza grande sale, sia presentati su manichini, sia nel video proiettato sul grande schermo sul quale è possibile vedere un video che racconta della creazione degli abiti delle tre Allegorie dei Terzieri, tre giovani dame che sfilano nel corteo portando i simboli dei rispettivi terzieri; nella penultima sala, situandosi nel centro, si può assistere, vedendola proiettata sulle quattro pareti, alla Corsa nel Campo de li Giochi. L’ultima sala è l’unica in cui non vi sono postazioni multimediali e nella quale sono presenti riproduzioni di armi e alcuni gadget, in un prima proposta di futuro bookshop.
Misure di salvaguardia
Come misure di salvaguardia della Corsa all’Anello, si possono segnalare alcuni documenti:
- Lo Statuto dell’Associazione Corsa all’Anello di Narni, del 2018.
- La Legge Regionale (Regione Umbria) del 29 luglio 2009, n.16, Disciplina delle manifestazioni storiche.
- La Proposta di Legge del 27 giugno 20220, il cui oggetto è la Legge di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e tradizionale della cultura popolare umbra. Disciplina sulle Rievocazioni storiche e sulle manifestazioni di rievocazione storica.
Protagonisti
La comunità che si è creata e strutturata intorno alla Corsa all’Anello è costituita dalla popolazione narnese che si riconosce come appartenente ad uno dei tre terzieri in cui è ripartito il centro storico della città più i membri dell’Associazione Corsa all’Anello (precedentemente Ente Corsa all’Anello) che partecipa dell’organizzazione dei quattro gruppi. La storia di questa comunità è ben documentata nella tesi di Specializzazione in Beni DEA di Eleonora Mancini (di cui in Bibliografia), membro molto attivo della stessa e che ne descrive le fasi vitali sin dalle sue origini.
Fin dalle prime fasi della storia della rievocazione (come descritto in Notizie Storico-Critiche), gli uffici comunali, - nonostante non “ci sia stato un sostegno nella costruzione della tradizione” (Mancini, 2020) da parte dell’amministrazione – hanno sempre lavorato per disbrigare la parte burocratica necessaria per lo svolgimento delle manifestazioni. Dopo i primi 49 anni di vita, nell’ottobre 2018, inizia quella che, da Eleonora Mancini, è definita “la fase due della Corsa all’Anello” con la concessione, da parte del Comune, della nuova sede dell’associazione all’interno del Palazzo dei Priori e del nuovo Campo de li Giochi, creato appositamente per la corsa rievocativa. La struttura organizzativa e politica cambia e non è più il Sindaco ad essere il Presidente dell’Associazione, come era fino a quell’anno: “Fin dall’inizio, ogni Terziere eleggeva venti rappresentanti che formavano il comitato che eleggeva il Capo Priore e il Priore. Insieme essi individuavano due persone, espressione del Terziere, che assumevano la carica di segretari dell’Ente Corsa all’Anello, presieduto dalla figura del sindaco. Vi era una figura intermedia, tra presidenza e segretari, il Segretario Generale, che aveva funzione di rappresentare l’insieme delle segreterie e la festa intera, una sorta di vice presidente. Con il nuovo statuto invece ogni terziere diventa una associazione e i sessanta membri dei comitati eletti ratificano l’accesso alla presidenza del candidato che ha realizzato il miglior numero di preferenze. Questo è chiamato a guidare l’Associazione Corsa all’Anello, nominando anche i responsabili di cinque delle otto segreterie individuate nel nuovo statuto. Le tre rimanenti saranno invece nominate dal Consiglio Comunale di Narni, nell’ottica del coinvolgimento dell’organismo maggiormente rappresentativo della comunità narnese. Sia la figura del Presidente che quelle dei responsabili delle otto segreterie sono frutto di auto candidature spontanee, che nel caso del presidente competeranno nell’elezione nel consiglio dei sessanta che racchiude i membri dei comitati dei Terzieri” (Mancini, 2020).
Col tempo, anche l’amministrazione comunale ha compreso che ciò è stato generato dalla rievocazione nel corso delle sue cinquantacinque edizioni: “perché l’insieme dei settori rievocativo e, soprattutto, quello turistico, costituiscono il principale motore di sviluppo su cui l’amministrazione comunale narnese punta per lo sviluppo ed il rilancio della città e del territorio per i prossimi anni, essendo venute meno le certezze occupazionali assicurate fino a circa venti anni fa dal settore industriale e soprattutto dal comparto chimico, di cui la valle del fiume Nera era la culla nella conca ternana. […] Dal 2003, per sottolineare l’importanza che l’evento festivo aveva assunto a livello culturale e turistico, esiste l’Assessorato alla Corsa all’Anello che è impegnato soprattutto in attività di promozione e, in collaborazione con quello della cultura e turismo, inizia a muovere i primi passi nelle fiere nazionali ed internazionali, di carattere turistico” (Mancini, 2020). L’attuale assessore con delega alla Corsa all’Anello è Michele Francioli, una delle persone intervistate per la redazione della presente scheda.
Apprendimento e trasmissione
I saperi legati alla Corsa all’Anello vengono trasmessi con il coinvolgimento diretto delle nuove generazioni, grazie all’esempio degli adulti e allo stimolo fornito dal partecipare a venti giorni di festeggiamenti. Si apprende anche grazie alla possibilità, per adulti e bambini, di partecipare a laboratori per imparare a sbandierare o a suonare tamburi e chiarine o a svolgere altre attività utili. Ogni terziere ha la sua scuola di tamburo, di bandiera e di danza. A settembre, la Corsa dell’Anello Storica si ripete nel contesto di quattro giorni rievocativi durante i quali si programmano attività il cui obiettivo è la trasmissione e l’apprendimento di tecniche, mestieri e conoscenze utili allo svolgimento della Corsa all’Anello. In queste giornate rievocative di settembre, denominate “Festival delle Arti e del Medioevo” (nel 2022, fra l’1 e il 4 settembre) si può partecipare a diversi laboratori come sartoria storica, teatro medievale, cornamusa, percussioni, danza antica, arti meccaniche, oreficeria, intreccio di cesti, pergamena, calligrafia, legatoria e macramè. Questi incontri di approfondimento tematico sono indirizzati a chiunque vi voglia partecipare, ma soprattutto agli stessi rievocatori, sia di Narni che provenienti da altre città o paesi.
Sempre con l’intento di facilitare lo studio e l’apprendimento della storia locale del periodo prescelto per la rievocazione, durante tutto l’anno si può partecipare alle visite guidate del percorso del Circuito Ambienti Medievali (CAM), a cui prendono parte anche le scuole locali. Il CAM è un itinerario in ambienti in cui sono state ricreate scene di vita con le loro attività quotidiane in epoca medievale, così descritto nella pagina web ufficiale della Corsa all’Anello: “Il Cam accompagnerà i visitatori alla scoperta del Medioevo della Corsa a Palazzo dei Priori, suggestiva cornice che ospita uno straordinario viaggio virtuale: la vita quotidiana, i mestieri, i costumi, i giochi, i riti religiosi, le armi, i tesori. Si potrà tornare indietro nel tempo e vivere un’esperienza coinvolgente, totalmente immersi nella storia” (https://www.corsallanello.it/news/corsa-il-museo-multimedievale-aprira-per-le-festivita-natalizie/).
Per gli anni a venire, chiunque vorrà avvicinarsi alla Corsa all’Anello approfondendo le tematiche legate alla rievocazione potrà farlo anche partecipando ai corsi dello “Studium in arte veteri” Università del Medioevo Ricostruito, il cui progetto è stato presentato il 24 aprile 2022. Lo “Studium” è stato pensato come un centro di formazione per la cultura del medioevo e della rievocazione storica e si ispira a quello che venne inaugurato nel 1305 nel convento dei Domenicani di Narni. Gli Statuti del 1371, ai quali si ispira la rievocazione tutta, testimoniano la presenza in città di maestri di arti liberali, giureconsulti, medici, fisici, chirurghi, a dimostrazione dell’alto grado di studi raggiunto.
“Similmente oggi, Narni si vuole riproporre come centro di fermento culturale del medioevo, quello ricostruito, mezzo di formazione dei rievocatori con un nuovo Studium “In Arte Veteri”, Università del Medioevo Ricostruito. Lo Studium si propone come punto di riferimento ai rievocatori locali ed ai rievocatori di altre feste storiche, sia a livello regionale che nazionale, per la crescita ed il miglioramento di quanto prodotto attualmente dalle proprie manifestazioni, strutturandosi con la stessa organizzazione delle Università medievali, e sostanzialmente le stesse finalità. Saranno presenti sia le arti puramente intellettuali (liberali) che quelle materiali (meccaniche), il tutto gestito da Rettore, Procuratori, Maestri, Cancelliere e Bidelli, avvalendosi della collaborazione di eminenti studiosi locali e non, in una Sezione scientifica esterna che fungerà da organo di consultazione. Oggi come allora” (www.corsallanello.it/studium-in-arte-veteri-universita-del-medioevo/).
Metodo Ricerca
La breve ricerca etnografica relativa alla Corsa all’Anello è iniziata il 24 aprile 2022 quando, nel pomeriggio, al Teatro Manini è stato presentato lo “Studium in Arte Veteri”, ovvero il progetto dell’Università del Medioevo Ricostruito. Alla presentazione sono andata insieme a Carlo Paolocci, presidente dell’AURS (Associazione Umbra Rievocazioni Storiche) che mi ha presentato al presidente dell’Associazione Corsa all’Anello, Federico Montesi e a Patrizia Nannini, allora segretaria del cosiddetto coreografico (il settore che si occupa degli aspetti più coreografici della Corsa: il Corteo Storico, la ricostruzione degli ambienti e la giornata medievale). La presenza di Carlo Paolocci è stata importante perché mi ha permesso di entrare immediatamente in contatto con alcuni fra gli attori principali della rievocazione. Sono tornata a Narni il 7 maggio successivo per assistere, in serata, al Grande Corteo Storico e, il giorno successivo, alla Corsa Moderna al Campo de li Giochi. Nei due giorni di maggio ho potuto prendere contatto con il Sindaco, Lorenzo Lucarelli, con il Presidente del Consiglio Comunale, Michele Francioli, con Eleonora Mancini e con molti altri membri dell’Associazione Corsa all’Anello e rappresentanti dei terzieri. Queste giornate di maggio sono state importanti in quanto mi hanno permesso di iniziare a comprendere il funzionamento dell’Associazione e dei terzieri e di individuare le persone che in seguito sarebbero divenute punti di riferimento per continuare la ricerca. A maggio ho potuto percorrere il centro storico individuando i luoghi ritenuti più significativi per la Corsa, visitare la Cattedrale, il Museo Eroli, visitare la sede dell’Associazione e la sua sartoria (dove ho conosciuto la sarta storica, Isabella Cola). Le ore trascorse al Campo de li Giochi per assistere alla Corsa all’Anello, oltre a permettermi di iniziare a comprendere le complesse regole della competizione, mi hanno consentito di osservare la suddivisione degli spazi sugli spalti, le gerarchie cittadine, assistere alle esternazioni dei tifosi, avere un’idea della complessità dell’organizzazione dell’evento.
Nel corso di queste prime esperienze di campo, ho avuto occasione di raccogliere molto materiale fra libri, opuscoli e programmi, tutti risultati molto utili in fase di scrittura e ho potuto fare un buon numero di fotografie. A settembre, sono nuovamente tornata per le giornate del Festival delle Arti e del Medioevo, fra il 2 e il 4. Nuovamente il lavoro è stato molto intenso, partecipando a tutte le attività possibili, di cui la prima è stata assistere ad un laboratorio di cornamusa; ho potuto visitare Il Circuito Ambienti Medievali (CAM), assistere al Corteo Storico, alla Corsa Storica, alle attività collaterali, come il mercato medievale e le esibizioni di falconeria, ho partecipato all’assemblea annuale dell’Associazione Corsa all’Anello e ad una mattinata di conferenze sulla peste, tema scelto come oggetto di dibattito e approfondimento per il 2022 (durante le quali è stato presentato da Eleonora Mancini il tema per il 2023, l’acqua). La sera del sabato sono stata invitata alla cena medievale, realizzata con la “chef storica” Elisabetta Carli, cuoca che lavora tutto l’anno organizzando e cucinando per cene storiche in contesto rievocativo e la sera successiva ad assistere ad uno spettacolo teatrale all’interno della Rocca Albornoz, “Dante in Narnia Purgatorio”, di Riccardo Leonelli. Nel corso delle giornate descritte non mi è stato possibile fare interviste in quanto le persone individuate come intervistabili erano occupate su diversi fronti. L’ultima visita si è verificata il 3 dicembre 2022, quando sono stata invitata da Carlo Paolocci - sostenuto ed accolto dall’Associazione Corsa all’Anello – ad esporre quanto emerso dal lavoro condotto per la redazione delle schede EVE in Umbria. Il mio intervento di restituzione è stato accompagnato da quello dello stesso Paolocci, dalle autorità (il Sindaco di Narni e il Presidente dell’Associazione Corsa all’Anello), Stefano Venarucci e Gianluca Foresi, registi specializzati in rievocazione storica, Alessia Villanucci e Daniele Parbuono. Dopo la mattinata di esposizione e discussione, nel pomeriggio è stato inaugurato il Museo Multimedievale. Tutto il tempo trascorso a Narni mi ha permesso di stabilire dei proficui rapporti con molte persone attive nel cotesto rievocativo e mi è stato possibile quindi individuare le tre persone da intervistare, identificate come particolarmente capaci di trasmettere informazioni e narrare della loro rievocazione in maniera utile per la redazione della presente scheda. Le interviste di Eleonora Mancini, Michele Francioli e Isabella Cola sono state fatte da remoto, fra dicembre e gennaio 2022, non avendo la possibilità di recarmi nuovamente a Narni in quel periodo.
Organizzatori
Patrizia Nannini (rievocatrice ed Ex Segretaria del settore coreografico)
Michele Francioli (Consigliere Comunale con delega alla Corsa all’Anello, Presidente del Consiglio Comunale)
Eleonora Mancini (collaboratrice della segreteria coreografica della Corsa all’Anello e docente di Storia dell’Arte nella scuola secondaria di secondo grado)
Isabella Cola (sarta “storica” (specializzata in abiti storici); lavora per la sartoria dell’Associazione Corsa all’Anello)
Federico Montesi (Presidente dell’Associazione Corsa all’Anello)
Lorenzo Lucarelli (Sindaco di Narni)
Daniela Perotti (segretaria dell’Associazione Corsa all’Anello)
Paola Benedetti (Vicepresidente dell’Associazione, prima donna ad avere questo ruolo nella storia della Corsa all’Anello)
Maria Cristina Angeli (Segretaria settore coreografico/spettacoli)
Emiliano Luciani (segretario delle pubbliche relazioni, del digitale, responsabile dell’archiviazione dati per l’Associazione Corsa All’anello)
Maria Lucia Mancini (rievocatrice e “truccatrice storica”)
Giullare Silvestro (alias Adrea Mengaroni, attore che si occupa di diverse attività ludico laboratoriali nel corso della rievocazione e compare, come guida virtuale, nei video prodotti per il Museo Multimedievale)
Diego Pieroni (ideatore dell’allestimento del Museo Multimedievale)
Localizzazione
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