La manifestazione è nata per rievocare la Prima Guerra Mondiale, in particolar modo la cruenta battaglia (denominata Strafexpedition, in italiano “spedizione punitiva”) che vide i soldati italiani e austro-ungarici scontrarsi sul Monte Novegno di Schio nel giugno 1916.

I figuranti devono restare sempre nel massimo silenzio a meno che non si simuli un’ispezione del comando o si impartiscano degli ordini. E’ prevista la lettura di brani di libri, di diari e di lettere (eventualmente canzoni) da parte di una voce fuori campo. I visitatori (accompagnati da un gruppo di venti soci dell’associazione iscritti all’albo provinciale degli accompagnatori turistici) non passano per il camminamento ma dietro allo stesso, lungo un sentiero a monte di circa tre metri di larghezza, quindi più sicuro.

Il menu preparato per i rievocatori è desunto dai libri e dai manuali storici. Le pietanze proposte vengono consumate dagli ufficiali nelle loro stoviglie in ceramica e cristallo e dai soldati nelle loro gavette. I visitatori condividono il rancio in gavetta con i rievocatori, ma in luoghi ovviamente separati.

La rappresentazione ha una durata di un’ora per ognuna delle due trincee. Si inizia da quella austro-ungarica che, in caso di massiccia affluenza di pubblico, potrà essere ripetuta più volte per gruppi diversi di visitatori. Al termine di tutta la rievocazione, questi potranno percorrere le trincee e rivolgere domande ai figuranti per eventuali spiegazioni sulle attrezzature e sulle uniformi ricostruite.

Salva in PDF