Viene rievocato un matrimonio contadino del XIX secolo. Diciassette coppie di sposi in abiti tradizionali sfilano su carrozze (slitte) riccamente decorate e trainate da cavalli bardati dalla frazione di San Valentino a Castelrotto.
Dall’omonima chiesetta, sfrecciando fra i prati innevati, si raggiunge la piazza del paese, ove sposi e invitati vengono accolti dalla banda musicale e dall’oste che accompagna gli sposi e gli invitati al banchetto nuziale che in dialetto sudtirolese si chiama Hoazetkuchl.
Il banchetto nuziale è tutto a base di piatti tipici. Si divide in due fasi: il pranzo e la merenda. Non mancano i canederli, il gulasch, la ”padella nuziale”, la rosticciata alla contadina, le torte e i krapfen. La festa si svolge tra coccarde, piume, nastri colorati, musica, scherzi e balli ove partecipano fino a sera tutti i convenuti.