La manifestazione prende avvio la prima domenica di agosto con la lettura del Bando della Disfida: il bando è letto da un banditore a cavallo, accompagnato dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine, lungo le vie e le piazze della città. Subito dopo ha luogo il Palio dei Bambini: si tratta di un Giuoco dell’Oca in versione ridotta, per ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni, che si svolge in Piazza Matteotti; il Palio dei Bambini mantiene la struttura classica del Palio dell’Oca, la divisione in quattro quartieri, il lancio dei dadi. Lo stesso giorno viene aperta una taverna (in questo caso si tratta di taverna unica, in rappresentanza dei quattro quartieri) e si svolgono spettacoli e giochi popolari.

Il sabato successivo, vigilia della festa, intorno alle 17.00 fanno il loro ingresso nel centro storico i figuranti che rappresentano il corteo comunale e i quartieri; il gruppo entra in Piazza Matteotti, accompagnato da tamburi e chiarine. Nel gruppo sono presenti alcune figure principali: il Gran cerimoniere, il Guardiano dell’Oca, i Quattro paggi giocatori che portano con sé la statua dell’oca (il palio assegnato al quartiere vincitore), assieme alle guardie d’onore e ai paggi comunali. Si procede dunque alla nomina del podestà e all’investitura dei capitani, e di seguito all’estrazione dei cavalieri e all’assegnazione di arcieri e balestriere ad ognuno dei quattro quartieri (Sant’ Agostino, Sant’Andrea, Sant’Angelo e San Francesco).

Intorno alle 19, presso il duomo, si tiene la cerimonia della dell’accensione della lampada votiva dedicata ai quattro santi titolari dei quartieri: Gonfaloniere e Gran cerimoniere versano l’olio, che viene dunque benedetto, e poi si procede all’accensione della lampada, dedicata a San Geronzio, patrono di Cagli. Con il suono delle chiarine, e dopo che il Gonfaloniere ha versato l’olio nella lampada, i capitani di quartiere a turno accendono il proprio stoppino. In alcune edizioni la lettura del bando viene inserita in questa fase del cerimoniale. Subito dopo si aprono le quattro taverne di quartiere, dove vengono serviti piatti della tradizione, e nel centro storico vengono allestite ricostruzioni di arti e mestieri tradizionali e si svolgono spettacoli di animazione rinascimentale con giullari, sputafuoco, sbandieratori.

Intorno alle 22.30 prende il via il corteo storico notturno: un lungo corteo i cui figuranti rappresentano il complesso amministrativo rinascimentale; il gruppo è preceduto dai paggi portatori del palio (un’oca in ferro battuto), seguiti da Gonfaloniere, Podestà, Camerlengo Ducale, Bargello, Guardie d’Onore, Gonfalone, Notaro (che registrerà, assieme ai Capitani di Quartiere, l’andamento della Palio), Maestro di cerimonia, e dai rappresentanti delle antiche famiglie dell’aristocrazia cagliese con il loro stemmi e paggi. Tutti i figuranti sono suddivisi a seconda del quartiere di appartenenza; balestrieri, arcieri e gruppi di quartiere sfilano con le divise colorate del rispettivo quartiere. La serata prosegue con spettacoli musicali e di intrattenimento nei pressi delle taverne. Il pomeriggio della domenica, intorno alle 16, da Piazza Matteotti prende avvio il corteo che, con la stessa struttura del corteo notturno, raggiungerà l’Arena di sant’Emidio per assistere al Palio.

Il Palio consiste in una rappresentazione vivente del Gioco dell’oca, in cui i rappresentanti delle contrade si sfidano in una serie di gare di abilità: la sfida della vasca (in cui due giocatori, in equilibrio su un palo disposto lungo una vasca piena d’acqua, si sfidano nel far cadere l’avversario), la giostra all’anello, la corsa dei sacchi, il tiro alla fune, la corsa con i trampoli, il tiro con l’arco e con la balestra, etc. Le caselle da attraversare sono 54: vince la squadra che per prima riesce a raggiungere l’ultima casella con un tiro netto di dadi, avendo superato tutte le prove. A conclusione della sfida viene consegnato il palio (l’oca in ferro battuto) alla squadra vincitrice; il palio viene portato in trofeo per le vie del centro tra grida di festa e di sfottò tra i gruppi di quartiere.

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