La manifestazione rievoca l’arrivo dei primi coloni ad Arborea, alla fine degli anni Venti del XX secolo quando, in seguito al prosciugamento dello stagno di S’Ena Arrubia, giunsero intere famiglie a lavorare la terra, principalmente dal Veneto. Il corteo storico vede sfilare un carro trainato da buoi fino alla piana di Arborea dalla vicina stazione ferroviaria di Marrubiu, dove i coloni, con le loro masserizie, sono accolti dalla comunità sarda.

Come spiega uno degli organizzatori: “Gli alloggi per i nuovi arrivati sono distanti l’uno dall’altro, si dorme su giacigli di foglie di mais, mancano i servizi, c’è difficoltà di approvvigionamento del vitto, ecc. I coloni si pongono dei dubbi: ma la Sardegna non doveva essere il nuovo Eldorado? Alcuni vorrebbero tornare indietro ma poi prevale la volontà di restare ed oggi Arborea, grazie al loro lavoro, è diventata una ridente cittadina all’avanguardia nel settore agricolo e nel settore agricolo–zootecnico con la presenza di industrie di trasformazione dei prodotti.”

Musiche e canti della tradizione veneta e sarda accompagnano il corteo che inizia nei pressi di via Don Bosco, sede della pro Loco, e, dopo qualche sosta in cui si mettono in scena alcuni momenti relativi alle prime impressioni dei coloni giunti nel territorio di Arborea, transita per piazza Maria Ausiliatrice e via Sant’Anna. Un piccolo palco è predisposto dall’organizzazione per la recita di alcune parti, altri dialoghi vengono recitati sul carro costruito dall’Associazione Turistica Pro Loco Arborea.

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