La rievocazione storica
Il Palio di Valfabbrica – Giostra d’Italia è una competizione a cavallo inserita nel contesto della Festa d’Autunno, rievocazione storica che si svolge ogni anno a Valfabbrica. La sua epoca di riferimento è un periodo compreso fra i secoli XII e XIII. La manifestazione, che conta con la partecipazione di rievocatori in abiti d’epoca, si organizza dal 1974 e vede la realizzazione di cortei, scene di vita medievali con momenti ludici nei quali vengono proposto giochi popolari medievali disputati fra i rioni della cittadina, ma anche fra Valfabbrica e i paesi limitrofi.
Fra gli elementi principali della rievocazione vi è la giostra cavalleresca, disputata anch’essa fra i rioni che si contendono il Palio di Valfabbrica; esso sarà assegnato al vincitore da una giuria specializzata. Il Palio si corre la prima domenica di settembre e la rievocazione inizia dieci giorni prima. Tutte le attività comprese in questo periodo costituiscono “La Festa d’Autunno” che nasce dalla tradizionale Festa del SS Crocifisso, che cade la seconda domenica di settembre. Per motivi relativi soprattutto alle condizioni meteorologiche, da ormai molti anni, l’ultimo giorno della manifestazione cade invece nel giorno della prima domenica di settembre. Elemento distintivo di questa rievocazione è la realizzazione, da parte di ciascun rione, di una rappresentazione storica medievale che, come affermato dai suoi organizzatori, riporta i partecipanti indietro nel tempo.
Il Palio di Valfabbrica è un torneo cavalleresco. I cavalieri devono cimentarsi in tre diverse prove: la “corsa degli anelli”, l’“assalto al saracino” e lo “scontro diretto”, motivo per cui gli è stato attribuito – secondo quanto riportato dagli organizzatori – l’appellativo di “Giostra d’Italia”. La “corsa degli anelli” e l’“assalto al saracino” sono disputate, in maniera alternata, due volte per ciascun rione per arrivare, con la somma dei punteggi, all’eliminazione di un cavaliere. Gli altri due approdano alla fase finale disputando lo “scontro diretto”. Quest’ultima prova simula l’antica sfida tra due cavalieri che, armati di lancia, si scontrano frontalmente. Si aggiudica il Palio colui che per primo raggiunge il bersaglio per due volte che, una volta centrato, non può essere colpito dall’altro cavaliere.
Le rievocazioni storiche dei diversi rioni e la giostra sono gli eventi trainanti de La Festa d’Autunno cui, però, fanno da cornice altre iniziative, fra spettacoli e cene nelle taverne. I Rioni in cui è suddiviso il territorio di Valfabbrica sono tre. Il Rione Osteria, contraddistinto dai colori rosso e nero che ha come simbolo un’aquila. Esso deve il suo nome al primo borgo situato fuori dalle mura di Valfabbrica, considerato già zona rurale e che, in passato, era deputato alla sosta dei viandanti. Il secondo è il Rione Pedicino: i suoi colori sono il bianco e il rosso e sul suo stemma è rappresentata una torre – legata alla zona del castello – tuttora visibile all’ingresso del centro storico di Valfabbrica. Badia è l’ultimo dei tre rioni, contraddistinto dai colori giallo e nero. Esso prende il nome dell’antica Badia Benedettina di Santa Maria Assunta, ed ha come stemma un lupo, simbolo della zona adiacente all’abbazia ed allo stesso monastero.
Le attività che nel corso dei dieci giorni di festeggiamenti accompagnano la giostra e le rappresentazioni storiche sono definite dagli organizzatori della rievocazione come “ordinarie”; esse comprendono un Banchetto Medievale, la Giornata dei Bambini, una mostra fotografica storica, un accampamento medievale, i giochi popolari e, infine, una fiaccolata. Nel periodo natalizio, inoltre, i rievocatori collaborano con il comune per allestire il centro del paese. Il Banchetto Medievale è una cena in costume allestita utilizzando come “scenografie naturali” i monumenti storici del posto; durante il banchetto è possibile assistere a spettacoli “d’epoca”. Le pietanze sono preparate con ricette frutto di ricerche storiche e l’obiettivo dei cuochi è quello di offrire piatti che si avvicinino quanto più possibile a quelli preparati fra il XII e il XIII secolo, tenendo però conto del gusto dei contemporanei avventori. Nel corso della Giornata dei Bambini, i piccoli visitatori della manifestazione potranno riscoprire i giochi che i loro coetanei facevano nel Medioevo e scoprire la storia di Valfabbrica. La Mostra Storica Fotografica viene allestita per le vie del borgo; le fotografie scelte sono relative a edizioni precedenti della stessa rievocazione. L’Accampamento Medievale viene allestito grazie alla collaborazione con altre associazioni, come, fra le altre, gli “Arcieri” o gli “Spadaccini di Assisi”; viene allestito un accampamento con tende all’interno del quale è possibile partecipare a giochi medievali ed assistere a spettacoli acrobatici e di giocoleria.
Fra quelli descritti dai valfabbrichesi come «rievocazione dei giochi popolari» sono elencati la corsa al sacco, il taglio del tronco, il “ciaccalovo”, il tiro alla fune e altri, disputati tra i Rioni nel corso della manifestazione. Anche quella denominata “Fiaccolata – Memorial Alessio Calisti” è una corsa, definita “classica corsa alla fiaccola” che si corre per le vie del paese. In relazione a tutte queste attività, gli oggetti considerati importanti dagli organizzatori della rievocazione, sono quelli che attualmente, dopo quasi cinquanta edizioni, costituiscono un «patrimonio di notevole importanza, sia a livello di costumi che di oggettistica». Essi sono soprattutto gli abiti ed i loro accessori: il portavessillo, vestito nobiliare indossato da chi ha il compito di portare il vessillo raffigurante lo stemma ed i colori del proprio rione, dotato di cintura e stivali; il portabandiere, vestito nobiliare indossato da coloro che hanno il compito di portare le bandiere simbolo del proprio rione, dotati di cintura e stivali; i tamburini, vestiti con i colori del proprio rione indossati da coloro che, con i propri ritmi, annunciano l’arrivo del corteo di parte, essi sono dotati di: tamburi, cinture e stivali; abiti delle coppie nobiliari con relative donzelle, i loro vestiti sono completi di accessori come stivali, cinture, gioielli e copricapi; gli abiti degli armati che sono dotati di cinture, stivali, spade, archi, balestre, lance, scudi, elmi; i popolani, che hanno costumi più poveri.
A seconda della necessità della rappresentazione scelta, che varia di anno in anno e da rione a rione, sarà possibile vedere rievocatori nei panni di frati benedettini, vescovo, cortigiane, lebbrosi, viandanti e figure allegoriche. Sono considerati elementi importanti anche i carri che completano e arricchiscono il corteo e le ambientazioni ricostruite. Il numero di persone coinvolte nell’organizzazione della rievocazione arriva circa a cinquecento unità, mentre il numero dei partecipanti, del pubblico, si stima che arrivi a circa duemila persone.
Protagonisti
Comune di Valfabbrica (ente promotore dell’evento, organizzatore dell'evento)
FIGS Federazione Italiana Giochi Storici (ente promotore dell’evento)
FITETREC FEderazione Italiana Turismo Equestre e TREC (ente promotore dell’evento)
Localizzazione
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