La rievocazione storica
L’evento ricostruisce alcuni momenti del XVI secolo . Come spiega Fabrizio Bertalotto, presidente dell’associazione culturale Poggio Oddone APS, “il territorio di Perosa Argentina si trovava in una zona di estrema importanza nel conflitto secolare tra Asburgo e Francia: era la porta di accesso alle valli alpine occidentali della penisola italica. Essendo Perosa l’ultimo baluardo sabaudo contro la Francia, il Duca di Savoia decise di interdire qualunque contatto tra alta e bassa Valle. Tale decisione, che potrebbe apparire sensata visti i tesi rapporti che il Duca intratteneva con la Francia, rappresentava una vera catastrofe per l’economia locale. Se la Valle, infatti, era divisa politicamente, essa costituiva anche un territorio uniforme e compatto dal punto di vista economico e sociale. Impedendo ai pastori di partecipare alla Fiera di Perosa, il Duca non permetteva loro di trarre profitti dal loro lavoro estivo, di stipulare contratti e comande: praticamente una sentenza di morte per la già povera economia locale. Il castellano di Cesana guidò, secondo le fonti conservate nell’archivio comunale, una delegazione di margari verso Perosa per chiedere il permesso di commerciare, portando in dono ciò che di più prezioso possedevano: il Plaisentif (da questo evento trae spunto la rievocazione de “Il dono del formaggio”). Tale soluzione si dimostrava adeguata per evitare alla Valle conseguenze gravi dal punto di vista economico. Il momento storico è cruciale per lo stato sabaudo: Emanuele Filiberto, vincitore di San Quintino, aveva recentemente riottenuto il Piemonte, occupato da Francesco I durante le guerre d’Italia (Cateau Cambresis 1559), ma Francia e Spagna mantenevano ancora uno stretto controllo sull’area strategicamente importante nelle contese tra Francia e Asburgo. I francesi controllavano ancora Pinerolo e l’intera Val Perosa e solo nel 1574 Enrico III Valois concesse al Duca la restituzione di questi territori come ringraziamento per l’accoglienza trionfale tributatagli a Torino e per la scorta di fanti e soldati sabaudi che lo accompagnò incolume fino a Lione, in una Francia dilaniata dalle guerre di religione”.
Secondo un formato variabile negli anni, generalmente concentrato in due giorni, Poggio Oddone Terra di confine rievoca questi episodi, con momenti di spettacolo (in particolare la ricostruzione del dono del formaggio) e di ricostruzione dei mestieri e delle attività tipiche dell’epoca. Momento ricorrente nelle diverse edizioni è la messa in costume con la benedizione del pane. Le attività si svolgono nei due parchi del paese e coinvolgono diverse associazioni locali.
Protagonisti
Comune di Perosa Argentina (ente promotore dell’evento)
Associazione Culturale Poggio Oddone APS (organizzatore dell'evento)
Associazione Produttori Plaisentif (organizzatore dell'evento)
Localizzazione
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